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Senza una nuova arena i Calgary Flames saranno costretti a spostarsi

La franchigia canadese è a un punto morto con la Città per la costruzione di una nuova arena. L’attuale Scotiabank Saddledome risale al 1983

CALGARY – La situazione si è fatta piuttosto tesa a Calgary dopo le dichiarazioni del president of hockey operations, Brian Burke, il quale ha chiaramente fatto riferimento alla possibilità di riallocare i Flames altrove se la situazione relativa ad una nuova arena non si risolverà a breve.

Il club aveva infatti proposto un progetto da 890 milioni di dollari – denominato “CalgaryNEXT” – per la costruzione di un complesso multifunzionale, ma il tutto era stato messo in stand-by dalla Città e l’iniziativa era poi stata bollata come “morta” dal sindaco Naheed Nenshi a fine marzo.

“Non avanzeremo alcuna minaccia di spostarci in un’altra città”, aveva poi affermato il CEO dei Flames, Ken King, in aprile. “Semplicemente la squadra si trasferirà altrove e basta. Se delle persone più intelligenti di noi e in una posizione di maggior potere credono che non siamo una parte importante della vita economica, sociale e culturale di Calgary, chi siamo noi per affermare il contrario?”.

Attualmente i Calgary Flames – nati nel 1980 dalle ceneri degli Atlanta Flames – giocano le loro partite casalinghe allo Scotiabank Saddledome, impianto inaugurato nel 1983 e che è attualmente l’arena più vecchia della NHL dopo il Madison Square Garden di New York, che alcuni anni fa era però stato completamente rinnovato con un investimento attorno al miliardo di dollari.

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