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Schneider ancora l’anima dei Devils, ci si aspetta tanto da Hall

A partire dal 12 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Dopo la sconfitta in finale, i San Jose Sharks torneranno in pista ospitando i rivali dei Los Angeles Kings, mentre i Chicago Blackhawks ospiteranno i St. Louis Blues in una sfida subito dagli altissimi contenuti. Per vedere in pista i campioni dei Pittsburgh Penguins bisognerà invece aspettare il giorno successivo, quando sul loro ghiaccio ospiteranno i Washington Capitals.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.

La prima stagione segnata dalla guida di Ray Shero come GM e da John Hynes come head coach ha avuto alcuni aspetti sicuramente positivi, ma in definitiva ha portato per la quarta stagione di fila i Devils a mancare l’accesso ai playoff, dopo aver disputato la finale per la Stanley Cup nel 2012.

Il limite più grande della squadra era stata la difficoltà a trovare la via del gol, risultando infatti la peggior franchigia della lega per media di gol segnati a partita, ottenendone inoltre solamente 109 a parità di effettivi sul ghiaccio.

In questo senso va interpretata la più grande mossa di mercato messa a segno da New Jersey, che ha portato al Prudential Center un attaccante puro come Taylor Hall, ottenuto dagli Edmonton Oilers in cambio del difensore Adam Larsson. Hall ritroverà a Newark il suo vecchio compagno di squadra in OHL, Adam Henrique, che fu proprio il giocatore che nel 2012 aveva ottenuto il gol decisivo per l’accesso alla finalissima.

La speranza è naturalmente quella che Taylor Hall possa superare quota 30 gol, obiettivo che sarà chiamato a ripetere anche lo stesso Henrique. Un ruolo fondamentale sarà inoltre affidato a Kyle Palmieri, destinato a giostrare verosimilmente in prima linea e capace di esprimersi su buoni livelli dopo il suo arrivo da Anaheim. I Devils sperano inoltre di avere a disposizione un Cammalleri sano ed un Travis Zajac capace di abbracciare con profitto il ruolo di primo centro.

Qualche impulso offensivo in più lo si aspetta invece dalla linea blu, con i vari Damon Severson, John Moore e Andy Greene che lo scorso anno avevano saputo ottenere solamente nove gol ed un totale di 53 punti.

La partenza di Adam Larsson in questo senso si farà sentire, e sicuramente non potrà essere rimpiazzato interamente dall’ingaggio di Ben Lovejoy, fresco di Stanley Cup con i Penguins. Certo, grazie ad un Cory Schneider strepitoso ai Devils non dispiaceva rendersi protagonisti di partite dal punteggio basso, ma dalle retrovie ci si aspettano comunque nuovi impulsi.

Tra i pali il titolare sarà naturalmente ancora l’ex biancoblù, capace di far registrare lo scorso anno il 92.4% di parate per 2.15 reti subite a partita. Il portiere con passaporto (anche) svizzero è riuscito nella missione quasi impossibile di rendere la transizione da Brodeur a lui piuttosto lineare, ed anche per l’imminente stagione rappresenterà il giocatore chiave della franchigia.

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