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Interviste

Sannitz: “In casa o fuori, nei playoff conta solo vincere!”

LUGANO – Un’intensa mattinata di allenamento, quella che ha atteso i bianconeri giovedì alla Resega. Doug Shedden ha voluto cancellare in fretta l’attitudine vista in pista nella sconfitta di Kloten, e a fine partita anche Raffaele Sannitz era cosciente che qualcosa va cambiato, anche in vista degli imminenti playoff.

Raffaele Sannitz, ripartiamo dalla sconfitta di Kloten, che a Shedden non è andata giù… Come si spiega l’attitudine passiva con cui siete scesi in pista nei primi due tempi?
“È difficile da dire, il Kloten aveva bisogno di punti quanto noi, anche se per obiettivi diversi, ma la differenza è che gli aviatori sono scesi in pista più determinati. Dopo che sono andati avanti di due reti nei primi minuti noi non abbiamo reagito e siamo rimasti un po’ a guardare ed è difficile per me capirne il motivo. Comunque Shedden si è arrabbiato parecchio, quello è sicuro, sta a noi ora imparare da questi errori e ripartire subito con un altro spirito”.

Per diversi mesi avete rincorso i primi quattro posti, che però sono sfumati proprio all’ultimo momento utile. Psicologicamente vi pesa l’idea di giocare un match in meno alla Resega nei playoff?
“Effettivamente alla Resega abbiamo vinto parecchie partite e giocato spesso molto bene, ma bisogna prenderne atto, perché alla fine nei playoff conta solo vincere, che sia in casa o meno. Però va anche sottolineato che nella nostra rimonta da novembre a febbraio abbiamo vinto tanto, sia in casa che fuori, quindi per noi non deve cambiare assolutamente nulla”.

Shedden ha sottolineato comunque la buona prova delle checker lines, e da quando c’è il canadese in panchina il Lugano gioca spesso e volentieri a quattro blocchi dando parecchio ghiaccio anche alle terze linee…
“Lui insiste e sa apprezzare quelle piccole cose che magari il pubblico vede di meno rispetto alle occasioni da gol ma che sono molto importanti, e nel suo modello di squadra le linee da gioco fisico sono fondamentali. So che sia il terzo che il quarto blocco possono giocare un ruolo determinante nei playoff e si è visto anche in queste ultime partite nonostante i risultati non siano stati tutti soddisfacenti”.

Per te è una stagione “da record”, dopo che ha i raggiunto le 10 reti segnate, e alcune di queste erano anche di pregevole fattura. Hai cambiato un po’ il tuo modo di giocare oppure è semplicemente uno di quei momenti in cui la fiducia gioca un ruolo importante?
“Non saprei dirti, magari ho tirato in porta più delle altre stagioni, ma è un momento in cui ho il bastone caldo, come qualche mese quando ho segnato 5 reti in 4 partite, un altro di quei momenti in cui va bene tutto. Sono contento di questo, significa che sto invecchiando bene, come il vino! (ride, ndr)”.

Reti, le tue ma anche quelle dei giocatori Lapierre, saranno importantissime nei playoff…
“Sì, è vero, nei playoff certe reti, magari quelle “sporche” potrebbero essere determinanti. Spero di riuscirci, ma è vero che altri giocatori proprio come Maxim sapranno dare un grande contributo quando i giochi si faranno seri”.

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