Social Media HSHS

Interviste

Romanenghi: “Ogni partita è per noi una nuova esperienza, siamo mancati nei duelli”

L’attaccante sin dalla prima partita ha ricevuto più ghiaccio: “Giocare in boxplay mi aiuta a prendere ritmo. Il preseason mi ha dato fiducia e ora voglio trasferire quella produttività anche in campionato”

LUGANO – L’inizio è stato promettente, con il primo tempo chiuso sul 2-0, ma per finire il debutto stagionale del Lugano è terminato con una sconfitta, con il Losanna capace di imporsi 5-2 davanti agli oltre 6000 spettatori della Cornèr Arena.

Di cambiamenti se ne sono visti molti sul ghiaccio, ma un’interessante novità l’abbiamo potuta vivere anche al termine della partita. Per la prima volta, sia a Lugano che in generale in Svizzera (unitamente allo Zugo), una società ha aperto gli spogliatoi ai media. Qui, in un’atmosfera decisamente più rilassata, abbiamo incontrato Matteo Romanenghi, uno dei protagonisti di questa ancora giovanissima stagione.

“Penso che abbiamo avuto davvero un ottimo inizio, trovando azioni, tanto ritmo e anche gol”, racconta il numero 70 bianconero. “Dopo le prime due reti ci siamo forse un po’ spenti e dopo è stata dura reagire. Alla fine abbiamo ancora avuto qualche occasione, ma non è bastato”.

Vi è mancata un po’ di cattiveria nello slot, davanti ma soprattutto dietro? Le reti del Losanna sono arrivate tutte da quella zona…
“Cattiveria non direi, però penso che siamo mancati un po’ nei duelli uno contro uno, il fatto di arrivare sul disco prima dell’avversario. Per il resto però sono dell’opinione che, anche in attacco, eravamo presenti davanti alla porta, creandoci pure tante occasioni, peccato che non siano entrate”.

Avete giocato contro un avversario che alle spalle aveva già quattro partite ufficiali in CHL. Questa cosa l’avete sentita o non è stato un fattore?
“Magari leggermente si sentiva, però sinceramente non ho visto una grande differenza tra noi e il Losanna. Però appunto, sarebbe stato ideale sfruttare le occasioni che abbiamo avuto in modo di allungare un pochettino e non calare così tanto sui loro gol”.

Fin qui si è parlato molto di pazienza. Adesso, dopo un mese e mezzo di lavoro sul ghiaccio, a che punto siete? Quanto avete già assimilato del nuovo sistema?
“Penso che continueremo ad assimilare, ogni partita sarà un’esperienza nuova. In ogni caso non è facile, ma nonostante ciò penso che siamo già ad un buon punto. Non dimentichiamo comunque che il nostro primo avversario era uno dei favoriti, una delle pretendenti al titolo. Non è quindi stato semplice, loro sono un’ottima squadra, ma ci rifaremo la prossima partita”.

A livello personale il cambio di allenatore sembrerebbe averti fatto molto bene. Dopo i quattro gol in preseason anche venerdì hai trovato relativamente tanto spazio, venendo schierato regolarmente pure in boxplay…
“Penso che questo ultimo punto mi aiuti molto, perché l’anno scorso, non giocando in nessuna situazione speciale, era difficile trovare il ritmo tra un cambio e l’altro, spesso capitava di dover star fuori dieci minuti filati ed era un po’ complicato. Non avevo niente contro l’allenatore precedente, però sicuramente il cambio mi ha fatto bene. I gol in preseason mi hanno dato fiducia, adesso c’è da trasferire questa produttività in campionato e spero di fare un’ottima stagione”.

Riuscire ad essere più produttivo è uno dei tuoi obiettivi questa stagione?
“Sì, sicuramente, è il punto numero uno che mi sono prefissato. Adesso non devo comunque mettermi troppa pressione su questo aspetto, in preseason i gol sono arrivati facendo le cose che mi chiede l’allenatore. In ogni caso essere nel vivo della partita e avere il ritmo fa tanto”.

Click to comment

Altri articoli in Interviste