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National League

Più tecnica e più carattere per un Bienne che vuole fare altri passi avanti

Dopo essere entrati nelle Top 4 dello scorso campionato, i seeländer non vogliono accontentarsi. Gli innesti di elementi come Brunner, Salmela, Künzle e Riat garantiscono qualità, ma il gruppo ne risentirà?

L’inizio della stagione 2018/19 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le 12 squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


BIENNE

La rosa 2018/19

PORTIERI
Jonas Hiller, Elien Paupe

DIFENSORI
Mauro Dufner, Dominik Egli, Kevin Fey, Beat Forster, Samuel Kreis, Marco Maurer, Janis Moser, Anssi Salmela (), Raja Sataric, Kristian Suleski

ATTACCANTI
Damien Brunner, Dominik Diem, Robbie Earl (), Jason Fuchs, Michael Hügli, Mike Künzle, Fabian Lüthi, Jan Neuenschwander, Marco Pedretti, Jan Petrig, Marc-Antoine Pouliot (), Toni Rajala (), Damien Riat, Julian Schmutz, Ramon Tanner, Mathieu Tschantré


(PPR/Juergen Staiger)

Qualcuno l’aveva soprannominata “favola” quella del Bienne semifinalista in campionato, la verità è che la progressione avuta dai seeländer nelle ultime stagioni, in particolare quella passata, è il risultato di tanti fattori.

Fattori che hanno trasformato la “piccola” squadra della Eishalle (o dello Stade de glace, per la parte francofona) nella solida realtà della Tissot Arena, tutto con una programmazione di precisione tipicamente orologiera. Si era parlato di qualche anno a partire dalla promozione per raggiungere le Top 4 del torneo e almeno le semifinali, l’obiettivo – con buona pace di moltissimi scettici – è stato raggiunto in pieno e con grande soddisfazione della piazza nonostante qualche problema di guida tecnica dopo il caso Schläpfer/Nati.

Ora per la squadra di Antti Törmänen, un coach che si è “riformato” una seconda volta in patria, c’è l’esame più difficile per tradizione, ossia quello della conferma, con magari pure un miglioramento per issarsi tra le candidate al titolo. In questo caso i tifosi del Bienne possono rallegrarsi, nonostante la bellissima stagione disputata da Earl e compagni, i giallorossi sono una delle squadre che possiedono i più ampi margini di miglioramento solo partendo con le basi della scorsa stagione.

Basti pensare infatti che il Bienne aveva sì il quarto miglior attacco della lega e la terza miglior difesa, ma certi risultati sono stati raggiunti pur detenendo solo il 9° power play del torneo, l’11° box play e trovandosi come peggior squadra agli ingaggi. Numeri che fanno pensare a una corsa per la salvezza, ma proprio in questi dati può essere racchiusa la ricetta per migliorarsi notevolmente e continuare ad avere un importante impatto sul campionato di National League.


ARRIVI
Rajan Sataric (D, Rapperswil)
Mike Künzle (LW/RW, ZSC Lions)
Michael Hügli (LW/RW, Rapperswil)
Damien Riat (C/W, Ginevra)
Ramon Tanner (C/W, Bienne)
Dominik Egli (D, Kloten)
Damien Brunner (LW/RW, Lugano)
Anssi Salmela (D, Dinamo Riga)

PARTENZE
Mathias Joggi (LW, Ajoie)
Cédric Hächler (D, Rapperswil)
Benoit Jecker (D, Lugano)
Fabian Sutter (C, Kloten)
Emilijus Krakauskas (RW, Kloten)
Philipp Wetzel (RW, La Chaux-de-Fonds)
Nicholas Steiner (D, Kloten)
Jacob Micflikier (LW/RW, ???)
Valentin Nussbaumer (C/RW, Shawinigan)
Sam Lofquist (D, San Antonio Rampage)

STRANIERI
Robbie Earl (C/LW )
Toni Rajala (LW/RW )
Marc-Antoine Pouliot (C/RW )
Anssi Salmela (D, )


Ecco allora l’importanza di poter competere anche sul mercato e non solo sul ghiaccio, grazie al gruppo dei donatori che in questa stagione hanno portato ben 4 milioni di franchi per l’aumento del budget, in modo da poter allestire una squadra sempre più competitiva, spendendo però in maniera precisa e oculata.

Interessanti quindi i nomi di Damien Riat e Mike Künzle, giocatori emergenti da qualche stagione in NL, quelli dei giovani Egli (difensore da Kloten) e dell’ex U20 del Davos, Ramon Tanner.

Ciliegine sulla torta? Dapprima il passaggio definitivo allo schieramento 3+1 con gli stranieri grazie all’ingaggio di un leader come il finlandese Anssi Salmela, capace anche di ottimi numeri offensivamente, e poi quello del colpo estivo, ossia il passaggio di Damien Brunner in maglia giallorossa.

E proprio qui sta anche uno degli obiettivi della società, aumentare in leadership e talento. La leadership mancata proprio sul più bello in semifinale, quando una picconata del Lugano in Gara-3 è bastata a mandare in frantumi il castello di Törmänen, che con Salmela spera di aver portato in squadra un capitano aggiunto e un vero condottiero, un giocatore che non esita a farsi spazio a colpi di muscoli e voce grossa.

Dall’altra parte il talento di Brunner deve andare ad aumentare il picco di tecnica e fiuto del gol che scarseggia un po’ in una squadra che ha deciso di separarsi da Micflikier per fare spazio al difensore straniero e che ha nel top six uomini un po’ contati per capacità offensive.


In difesa la partenza di Lofquist per Salmela dovrebbe essere ampiamente compensata, vista anche l’incostanza dell’americano, mentre quella di Jecker può risultare più pesante, anche se gli inserimenti di qualche giovane e dello stesso finlandese – assieme all’esperienza di Beat Forster – possono garantire stabilità davanti al confermatissimo Jonas Hiller.

Al tirar delle somme, Törmänen si ritrova tra le mani una squadra più forte tecnicamente, più giovane e con più carattere, con pure più qualità nella profondità della rosa. I tanti inserimenti nuovi significano che l’ambizione cresce sempre di più in quel di Bienne e finora sembra essere andato quasi tutto come si era programmato, grazie ad oculatezza, capacità gestionali e forza del gruppo. Tra pochi giorni inizierà la grande prova del nove per Earl e compagni.


MIGLIOR INNESTO

Anssi Salmela: Aldilà dell’arrivo quasi inaspettato e “fuori programma” di Brunner (reduce comunque da un infortunio piuttosto serio) quello di Salmela sembra l’ingaggio più importante. Passati dallo schema 4+0 al 3+1 – già applicato a stagione in corso ma non definitivamente – per quanto riguarda gli stranieri il difensore finlandese potrà dimostrare che il santo è valso la candela. Grande esperienza internazionale, leadership, cattiveria e fame agonistiche, oltre indubbiamente alle grandi qualità tecniche, il 34enne sarà il braccio di Törmänen sul ghiaccio, l’uomo in più mancato nei momenti decisivi della passata stagione.

ADDIO DOLOROSO

Jacob Micflikier: Il giocatore deve ancora trovare un ingaggio, ma il rinnovo non è mai arrivato e l’ingaggio di Salmela fa il secondo indizio. Il sacrificato tra le file degli stranieri del Bienne è stato Micflikier, giocatore che ai giallorossi ha garantito comunque un buon bottino di reti e assist, forse non enorme ma sicuramente pesante vista la capacità del canadese di essere spesso decisivo dal nulla. Come già detto la sua partenza per fare spazio a Salmela può rappresentare una certa incognita e uno come il 35enne si era fatto un bello spazio anche nel cuore dei suoi tifosi.

FATTORE X

Il gruppo: Facile da dire, ma chi ha portato avanti questa squadra dalla promozione in B fino alle semifinali di NL lo ha fatto costruendo una rosa compatta e con grande unità d’intenti. Finora è funzionato, soprattutto con giocatori non di prima fascia e con diversi “vecchietti” in cerca di riscatto. Aumentare il peso tecnico e caratteriale della squadra con due personalità non sempre facili da gestire come BrunnerSalmela potrebbe non essere facile come sembra. Tutto passerà dalle capacità di Törmänen di adattare lo spirito della sua squadra forgiato nel passato ai nuovi importanti arrivi.


La classifica di HSHS

1. ZSC LIONS
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5. BIENNE
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9. __________
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