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Interviste

Pettersson: “Così non basta, dobbiamo giocare 60 minuti!”

LUGANO – Dopo una partita molto intensa e tirata, il Lugano ha dovuto cedere all’overtime al Davos di Arno del Curto. Al termine dell’incontro abbiamo avvicinato un Fredrik Pettersson visibilmente arrabbiato per la sconfitta patita e abbiamo scambiato con lui le nostre impressioni sul match.

Fredrik Pettersson, il Lugano ha perso la sua seconda partita casalinga contro un Davos molto cinico. Come hai visto la squadra?
“Abbiamo avuto diversi alti e bassi durante questo incontro, soprattutto all’inizio… Nonostante il gol segnato non abbiamo giocato come avremmo dovuto. Vista la sconfitta non sono ovviamente molto contento di quanto abbiamo fatto”.

Il Lugano ha sofferto il gioco fisico del Davos, che vi ha condizionato soprattutto durante il secondo tempo, quando la squadra ha faticato parecchio ad attaccare. Cosa ne pensi?
“Penso che loro abbiano giocato bene, molto veloci e fisici come sono soliti fare. Credo che siamo stati soprattutto noi a non aver giocato nella maniera giusta per contrastare questo fattore… Non abbiamo fatto quello che avremmo dovuto”.

Nel terzo tempo abbiamo assistito ad una bella prova di carattere della squadra, che ha saputo rimontare lo svantaggio mostrando il suo vero volto…
“Sì, anche a Losanna abbiamo mostrato qualche sprazzo di bel gioco, ma martedì abbiamo decisamente giocato bene nel terzo tempo. Abbiamo rimontato il risultato e questo fa sempre piacere, ma dobbiamo giocare 60 minuti e non lo stiamo facendo”.

Dopo un intero preseason senza segnare, hai trovato due volte la via della rete a Losanna e una martedì. Quanto è importante per te esserti sbloccato?
“Beh le partite amichevoli le considero una preparazione, dunque non mi importa molto di segnare o no in quei casi. Ovviamente è bello poter segnare spesso, soprattutto durante le prime uscite di campionato. Bisogna tirare parecchio per segnare, almeno dal mio punto di vista. Poi bisogna però anche vincere le partite”.

Fischer ha deciso di cambiare la “linea svedese” con Klasen e Martensson, come sta andando la ricerca della chimica tra voi?
“Direi che sta procedendo bene, ci sono stati dei cambiamenti ma penso che siamo sulla strada giusta per trovare un buon assetto, come quello dell’anno scorso. Hofmann è un ottimo giocatore, pattina moltissimo, ed anche Fillpula è un buon compagno di linea, ci divertiamo insieme. Anche se ci divertiamo di più quando vinciamo”.

Venerdì arriva il Bienne alla Resega, una buona occasione per trovare finalmente la prima vittoria da tre punti…
“Assolutamente!”

Studente di comunicazione all'USI di Lugano, Diego si occupa delle interviste post-partita dalla Resega.

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