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Interviste

Pelletier: “Nulla è ancora deciso, ma dobbiamo rimboccarci le maniche e lottare fino in fondo”

Il coach dopo la bruciante sconfitta: “Il nostro motto è ‘non mollare mai’, dovremo portarlo sul ghiaccio il prossimo weekend. Sabato abbiamo iniziato dove è finita la partita di Friborgo, era ancora nella nostra testa”

LUGANO – Era il weekend più importante della stagione, con in programma due scontri diretti fondamentali, e il Lugano ne è uscito distrutto. Due sconfitte, zero punti e un bilancio di 0-11 negli ultimi 4 tempi giocati. E come se non bastasse, i bianconeri scivolano sotto la linea, senza più avere il destino tra le proprie mani.

L’ambiente alla Cornèr Arena dopo la disfatta con il Berna è dimesso, le facce scure e con la delusione chiaramente leggibile nei volti di giocatori e staff. “Penso che abbiamo iniziato l’incontro come abbiamo finito la partita a Friborgo”, esordisce Serge Pelletier, cercando di spiegare l’inspiegabile. “Il finale di gara era ancora molto nella nostra testa e questo lo si è visto nell’inizio di partita contro il Berna”.

C’era paura tra i giocatori?
“Paura non penso. A Friborgo abbiamo terminato male il confronto dopo essere stati in vantaggio 3-1 dopo 40 minuti e questo lo abbiamo sicuramente trascinato fino all’inizio di partita di sabato sera”.

Come te lo spieghi?
“Me lo spiego con il fatto che abbiamo finito male venerdì sera e abbiamo cominciato male sabato”.

Non c’era la possibilità di dimenticare, di ripartire da zero?
“Vedendo l’inizio di partita, sembrerebbe di no”.

Dopo questo weekend non avete più il destino tra le vostre mani… Cambia qualcosa in vista delle ultime due partite?
“Penso che bisogna preparare le prossime due uscite al meglio. Sicuramente dobbiamo anche giocare in un’altra maniera, perché in questo fine settimana ormai abbiamo raccolto due sconfitte pesanti. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche per poter reagire nel prossimo weekend”.

Hai deciso di far esordire Johan Ryno al posto di Linus Klasen. Quali sono stati i tuoi ragionamenti dietro a questa scelta?
“Nell’ultimo back to back che abbiamo giocato qui alla Cornèr Arena sabato scorso contro il Ginevra abbiamo fatto molta fatica, quindi contro il Berna volevamo avere in pista delle forze fresche. Purtroppo però la mossa non ha dato i suoi frutti”.

Quali sono le tue prime impressioni su Ryno, come giudichi il suo esordio?
“Ha fatto una buona partita. Ha colpito un palo, è stato molto attivo. In generale direi che non e la scelta di aver fatto giocare Ryno che ha causato la sconfitta, ma la prestazione collettiva della squadra”.

Sui portieri invece cosa ci puoi dire? Come mai hai preferito Zurkirchen a Schlegel?
“Sui portieri posso soltanto dire che quello del Berna è stato migliore del nostro. Per quanto riguarda la scelta, già dopo l’uscita di Friborgo Schlegel stava male e anche sabato mattina non era nemmeno chiaro se sarebbe riuscito a essere in panchina per fare il backup. È stata quindi una scelta facile”.

A fine partita, sia sugli spalti che nello spogliatoio, c’era molta delusione. Te la senti di lanciare un messaggio positivo a tutto l’ambiente?
“Ci restano ancora due partite da disputare e sicuramente le giocheremo fino in fondo, con tutto l’impegno necessario. La situazione in classifica non è ancora decisa, ormai bisogna lottare fino alla fine. Il motto del Lugano è “non mollare mai” e quindi bisogna metterlo sul ghiaccio a partire dal prossimo weekend”.

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