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Interviste

Pelletier: “Contro il Langnau mi è piaciuta tutta la squadra, lo sforzo è stato collettivo”

L’allenatore bianconero è felice dopo aver battuto i Tigers alla Cornèr Arena: “Dopo il primo tempo abbiamo cambiato alcuni dettagli e la squadra si è adattata bene. A Ginevra due test importanti”

© PhotoBrusca & LuckyVideo

LUGANO – È un coach soddisfatto Serge Pelletier dopo la seconda vittoria di questo inizio di gennaio del suo Lugano, tornato a buoni regimi dopo il passo falso di Rapperswil, con una difesa solida e un attacco che sa segnare con più uomini.

Certo, il protagonista della serata di martedì è stato Alessio Bertaggia con la sua tripletta, ma il coach bianconero spende buone parole per tutti: “Tutta la squadra ha messo in pista l’energia giusta – afferma il 55enne – si vedeva che i ragazzi volevano questa vittoria e l’hanno meritatamente ottenuta”.

Il coach di Montréal trova comunque qualche appunto da fare alla squadra, specie per qualche occasione di troppo per i Tigers nel periodo centrale: “Forse per la voglia di attaccare nel secondo periodo abbiamo causato qualche distrazione che ha favorito un paio di contropiedi pericolosi del Langnau, ma in generale l’atteggiamento è stato quello giusto e Schlegel ha fatto alcuni interventi decisivi in quei momenti”.

Il Lugano si dimostra una squadra con più soluzioni in fase offensiva, con diversi uomini in grado di andare a segno, anche qui i segnali sono stati promettenti: “In attacco durante il primo tempo abbiamo tirato tanto ma è mancato qualcosaafferma Pelletiercosì nel secondo periodo ho voluto fare degli aggiustamenti per poter sbloccare la situazione. Sono felice che quei cambiamenti abbiano dato i loro frutti.”

D’altro canto però c’è stato un box play che ha mostrato grande efficienza: “Il box play è stato veramente solido, non subire reti in quel lungo momento di inferiorità passato anche in 3 uomini ci ha dato lo slancio giusto per cambiare la partita.”

La fase di superiorità numerica del Lugano invece è funzionata un po’ a singhiozzo, non riuscendo sempre a trovare i guizzi giusti, ma l’allenatore bianconero lo ha trovato comunque positivo: “Il power play forse non ha reso come avrebbe potuto ma ho visto tanti tiri, soprattutto da parte di Heed, che sfruttavano delle veloci triangolazioni nello schema ad ombrello, ciò significa che le idee ci sono e questo è importante in vista delle due sfide consecutive di Ginevra”.

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