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Interviste

Pelletier: “C’è della ruggine e poco dinamismo, ma non era affatto scontato rientrare così”

Il coach del Lugano è comunque soddisfatto con due vittorie su tre impegni: “I due giorni di riposo che avremo in occasione del Natale arrivano al momento giusto per ricaricare le batterie, ma due vittorie su tre non sono male”

LUGANO – Il suo Lugano non è chiaramente ancora al meglio, ma coach Serge Pelletier si è presentato alla stampa comunque con un sorriso soddisfatto, dopo che Heed è riuscito nuovamente a risolvere un overtime in favore dei bianconeri.

“Ancora una volta ha trovato la via per segnare il gol che ci ha portato la vittoria, ed è quello che ci aspettiamo da lui”, ha commentato l’allenatore. “Ci fa piacere essere riusciti ad allungare la nostra serie di successi nei derby, ma ora dobbiamo concentrarci per i prossimi impegni”.

Complessivamente come hai visto la tua squadra in questo terzo impegno dopo il lunghissimo stop?
“Sicuramente c’è della ruggine, ed in generale poca energia… Si vede che la squadra manca di dinamismo in alcuni frangenti della partita. I due giorni di riposo che avremo in occasione del Natale arrivano al momento giusto per ricaricare le batterie, poi speriamo di ritrovare il giusto dinamismo per il prossimo impegno”.

Considerate le condizioni, vi siete comunque comportati bene…
“Sicuramente non era scontato rientrare con così pochi allenamenti, ed inoltre con diversi giocatori che sono stati ammalati. Vincere due partite su tre è un bilancio mica male, possiamo essere soddisfatti di quanto fatto vista la situazione”.

Era un derby nell’ultimo impegno prima di Natale, ma purtroppo l’interesse degli appassionati è comprensibilmente più basso del solito…
“Una pista vuota toglie tantissimo alla festa dell’hockey che di solito viviamo nei derby ticinesi. È stato molto triste dover giocare così, e questo indubbiamente può influenzare l’interesse dei tifosi. Non penso però che ci saranno conseguenze sul lungo periodo, se guardiamo alla NHL ci sono stati diversi lockout, ma una volta che le squadre sono tornate a giocare tutto è stato come se niente fosse successo. La gente è tornata alla pista, anzi ancora più desiderosa di gustare una partita dal vivo”.

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