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Interviste

Pelletier: “Abbiamo lavorato sul cambio di atteggiamento, è stata una grande risposta”

Il coach si è espresso anche su Boedker: “Ha avuto bisogno di tempo per sfruttare i metri in più a disposizione nelle piste europee… Ora usa questo spazio, mentre all’inizio non forzava la manovra verso l’interno”

© Photobruscaluckyvideo

LUGANO – Dopo la controprestazione di giovedì sera nella prima sfida contro il Ginevra, il Lugano il giorno seguente era chiamato a reagire, per dimostrare – soprattutto a sé stesso – di valere molto di più.

Detto fatto, nemmeno 24 ore dopo i bianconeri hanno annichilito le aquile 7-2, con Serge Pelletier che è evidentemente riuscito a toccare le corde giuste tra una partita e l’altra.

“Venerdì mattina ci siamo riuniti e alla squadra ho soprattutto chiesto di fare un reset, era la cosa più importante da fare per poter scendere in pista in maniera differente, migliore, rispetto alla sera prima. Faccio i complimenti al gruppo, i giocatori hanno reagito molto bene e dato una grande risposta”.

Avete cambiato qualcosa anche a livello tattico rispetto alla sera prima o si trattava davvero solo di cambiare attitudine?
“Ovviamente a livello tattico abbiamo fatto alcuni aggiustamenti, però il grosso del lavoro era indirizzato soprattutto sul cambiare atteggiamento”.

© Photobruscaluckyvideo

Avete ritrovato la stabilità difensiva, ma soprattutto per la prima volta in stagione avete segnato più di 5 reti…
“Sicuramente è bello, anche perché sette reti non le si segnano spesso. Fa piacere anche e soprattutto perché giovedì ne abbiamo incassate sei, quindi sulle due partite, se i miei calcoli sono giusti, fa 9-8 per noi (ride,ndr)”.

Dopo un inizio di gara come quello di giovedì, quanto è stato importante segnare per primi nella seconda gara?
“Il primo gol è stato sicuramente molto importante, come importante è stato chiudere il primo tempo in vantaggio, perché questo ti permette di tornare nello spogliatoio per discutere alcuni aggiustamenti con la fiducia tra le tue fila. Di sicuro questi due elementi sono stati determinanti per il resto dell’incontro”.

Tra i protagonisti spicca Boedker, autore di una doppietta. Il danese è sempre più decisivo, in cosa lo vedi cambiato rispetto ai primi mesi?
“A inizio stagione il fattore principale è stato l’adattamento alle piste più grandi, dove ti rendi conto di avere sempre tre metri di spazio in più rispetto al Nordamerica. Purtroppo nel suo gioco questi tre metri mancavano, era sempre troppo lontano dalla porta. Fare questo aggiustamento gli ha permesso di essere ora molto più pericoloso. È un giocatore che quando ha spazio lo sfrutta, ma all’inizio si “dimenticava” di forzare la manovra verso l’interno per avere successo in termini realizzativi”.

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