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Nuovi leader e rinnovate certezze, il Friborgo vuole ritrovare con costanza la via dei playoff

I burgundi sono reduci da un’annata complicata, in cui sono stati fermati dai peggiori special teams della lega. Il Gotteron si ripresenta con quattro nuovi stranieri e forte del rinnovo di Berra, ma con qualche dubbio di profondità

L’inizio della stagione 2019/20 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le 12 squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


FRIBORGO GOTTERON

La rosa 2019/20

PORTIERI
Reto Berra, Ludovic Waeber

DIFENSORI
Marc Abplanalp, Benjamin Chavaillaz, Marco Forrer, Philippe Furrer, Ryan Gunderson (🇺🇸), Jeremie Kamerzin, Aurelien Marti, Ralph Stalder, Noah Schneeberger

ATTACCANTI
Daniel Brodin (🇸🇪), Andrei Bykov, David Desharnais (🇨🇦), Adrien Lauper, Lukas Lhotak, Nathan Marchon, Killian Mottet, Matthias Rossi, Sandro Schmid, Flavio Schmutz, Julien Sprunger, Viktor Stalberg (🇸🇪), Tristan Vauclair, Samuel Walser


Dopo aver mancato in maniera deludente l’accesso ai playoff nella passata stagione, il Friborgo ha corso il grande rischio di iniziare l’imminente campionato con la distrazione rappresentata da Reto Berra, il quale sembrava in procinto di partire lasciando la squadra in una posizione scomoda in prospettiva futura.

Il DS Christian Dubé è invece riuscito a battere le proposte della concorrenza ed ha trattenuto alla BCF Arena il forte portiere, garantendo solidità per i prossimi anni e lanciando un chiaro messaggio all’intero gruppo. La firma di Berra ha spazzato via ogni distrazione e dato ulteriore vigore all’ambiente, che spera presto di poter tornare tra i veri protagonisti del torneo dopo la regressione avuta a partire da quella finalissima persa nel 2013.

Individuato Mark French come il giusto condottiero per il nuovo corso – il suo rinnovo era già arrivato lo scorso settembre – il Friborgo ha operato alcuni cambiamenti importanti, a risultato di un’annata 2018/19 che ha sì presentato degli aspetti interessanti e promettenti, ma che ha pure visto la squadra evidenziare delle lacune che si sono rivelate essere letali.

La prima grande debolezza dell’ultima iterazione del Gotteron era piuttosto evidente, visto che i burgundi avevano addirittura il peggiore powerplay (14.62% di efficacia) e boxplay (77.60) dell’intero campionato, premesse che nell’hockey moderno vanno a minare tutto il resto – pur buono che sia – che si fa sul ghiaccio. Il Gotteron a parità numerica ha infatti avuto la seconda miglior difesa ed il sesto attacco, ma senza special team tutto l’impianto di gioco logicamente non ha retto.

Un limite importante è inoltre stato rappresentato dai difensori, capaci di fare il loro compito in difesa – solo Langnau e Berna avevano concesso meno tiri del Friborgo – ma estremamente limitati negli impulsi offensivi. Complessivamente dalla difesa sono arrivati appena dieci gol, cifra superiore solamente a quella del Rapperswil e a lungo andare questo ha rappresentato un limite importante.


ARRIVI
Adrien Lauper (F, Ambrì Piotta)
Jeremie Kamerzin (D, Berna)
Ryan Gunderson (D, Brynas)
David Desharnais (F, Avangard Omsk)
Viktor Stalberg (F, Avangard Omsk)
Daniel Brodin (F, Djurgardens)
Aurelien Marti (D, Berna)

PARTENZE
Sebastian Schilt (D, Langnau)
Laurent Meunier (F, ritiro)
Jonas Holos (D, Linköping)
Sandro Forrer (F, Rapperswil)
Jim Slater (F, ritiro)
Andrew Miller (F, Kunlun Red Star)
Charles Bertrand (F, Tampere)
Jacob Micflikier (F, ???)

STRANIERI
Ryan Gunderson (D, 🇺🇸)
David Desharnais (F, 🇨🇦)
Viktor Stalberg (F, 🇸🇪)
Daniel Brodin (F, 🇸🇪)


© Fribourg Gotteron Facebook

Il Friborgo in sede di mercato ha così cercato di dare una scossa importante alla squadra, cambiando tutti gli stranieri a disposizione ed ingaggiando quattro giocatori dalle peculiarità diverse tra loro, e che complessivamente dovrebbero portare quegli stimoli che in passato sono mancati.

In difesa è partito il roccioso Holos ed è stato messo sotto contratto lo statunitense Ryan Gunderson, elemento dalla mentalità decisamente più offensiva e che darà al reparto un buon dinamismo. Sono inoltre stati innestati Aurelien Marti e Jeremie Kamerzin, due giocatori usati in maniera limitata da Jalonen a Berna, ma che con maggiore ghiaccio a disposizione potrebbero trovare una dimensione interessante.

Si spera inoltre che gli infortuni non mettano più i bastoni tra le ruote ad un elemento chiave come Furrer, che dopo un’annata eccezionale a Lugano era stato fermato da una botta al costato che a gennaio lo ha messo KO per il resto della stagione.

Sul fronte offensivo invece gli elementi interessanti sono diversi, ma il vero condottiero resta capitan Julien Sprunger, miglior marcatore della passata stagione (20 gol) e che recentemente ha rinnovato sino al 2023.

Al centro la grande novità è l’arrivo di David Desharnais, playmaker brillante che dopo l’ultimo lockout era stato più volte collegato al Gotteron, e che ora dovrà portare in squadra una certa qualità e pulizia nella gestione del puck.


Nel mezzo il Friborgo ha perso un leader come Jim Slater, il cui impatto era stato importante anche nel rendere i burgundi la miglior squadra della NLA agli ingaggi, ma in termini di personalità il vuoto lasciato dall’americano promette di essere colmato dallo svedese Daniel Brodin, una vera e propria esplosione di energia ogni volta che scende in pista.

La punta di diamante della squadra sarà però Viktor Stalberg, ritornato in Svizzera dopo una parentesi piuttosto opaca in KHL. L’ex giocatore dello Zugo ha dimostrato nel recente passato di poter dominare la lega, e se a Friborgo si creerà il contesto giusto per stimolare al massimo la sua motivazione, Stalberg rappresenterà nuovamente uno degli attaccanti più letali e concreti del campionato.

© Fribourg Gotteron Facebook

I dubbi sorgono invece quando si va ad analizzare la profondità del reparto, che vede sì altri elementi d’impatto come Bykov oppure Mottet, ma viene completato da diversi giocatori dal potenziale interessante ma reduci da annate non propriamente produttive.

L’unico arrivo dal mercato svizzero è inoltre stato l’ex biancoblù Adrien Lauper, in grado di portare energia ma non quel secondary scoring che potrebbe rappresentare un problema a lungo termine.

Complessivamente il Friborgo si presenta dunque come una squadra guidata da alcuni leader dalla personalità importante, che dovranno guidare una rosa che evidenzia degli elementi ad alto impatto che saranno chiamati a fare la differenza.

Special team e le prestazioni di Reto Berra – che giocherà ancora parecchio – dovranno rappresentare le fondamenta, anche se i dragoni non sembrano ancora attrezzati per avere un lungo percorso nel posto season. Il primo passo sarà però quello di tornare stabilmente nei playoff, ed in questo senso ci sono le premesse per poter essere sopra la riga al termine della regular season.


MIGLIOR INNESTO

Viktor Stalberg: Il Friborgo ha investito parecchio per cercare l’immediato rilancio dopo la deludente passata stagione, ed è riuscita a strappare lo svedese alla concorrenza di mezza Europa.

L’ex attaccante dello Zugo è un giocatore dal potenziale eccezionale, fisicamente in grado di prendere il sopravvento sugli altri giocatori in pista e dominare il gioco. In passato fargli trovare la motivazione per dare il massimo non è sempre stato semplice, ma se French troverà il giusto feeling con lui ne vedremo delle belle.

ADDIO DOLOROSO

Jim Slater: Vero leader dentro e fuori dal ghiaccio, lo statunitense era una delle anime del Friborgo e il giocatore che a tutti sapeva mostrare la giusta via grazie al suo mix di agonismo ed esperienza.

Eccezionale agli ingaggi e capace di mettere assieme un bottino non trascurabile di punti, Slater ha deciso di appendere i pattini al chiodo lasciando in squadra un vuoto importante. A livello emotivo i dragoni sperano che Brodin possa prendere il suo posto.

FATTORE X

L’impatto degli uomini chiave: È chiaro, il Friborgo così come lo si vede adesso non è costruito per avere successo sul lungo periodo, ma ha le caratteristiche per togliersi qualche soddisfazione nell’immediato.

L’impatto dei quattro nuovi stranieri, degli svizzeri di punta in avanti e di Berra in porta sarà fondamentale. La loro sola presenza metterà in difficoltà molte avversarie durante la regular season, e se l’obiettivo principale è quello di tornare ai playoff nessuno di questi attori potrà “bucare” la stagione.


La classifica di HSHS

1. ZUGO
2. BERNA
3. __________
4. ZSC LIONS
5. _________
6. _________
7. FRIBORGO
8. _________
9. __________
10. _________
11. DAVOS
12. RAPPERSWIL

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