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Ambrì Piotta

Novotny: “Tanta voglia di mettermi al servizio di una realtà a cui sono molto legato”

Il veterano ha trovato il gol nel derby amichevole: “Sono soddisfatto di come il mio corpo sta reagendo allo stress del ghiaccio. Dopo la partita di venerdì eravamo delusi, abbiamo risposto con una prova solida”

BIASCA – Dopo la sonora sconfitta rimediata venerdì contro il Friborgo, l’Ambrì Piotta ha dato un chiaro segnale di riscossa in occasione del primo derby amichevole di questo preseason.

Contro i bianconeri si è visto un Ambrì radicalmente diverso, con gli uomini di Cereda bravi a reagire dopo ciascun vantaggio ospite grazie ad un’attitudine positiva e battagliera, specie a partire dal secondo tempo.

“Eravamo tutti molto delusi dalla prestazione di venerdì”, ci ha confidato Jiri Novotny, autore della seconda rete biancoblù. “Bisognava subito voltare pagina e per farlo occorreva una partita solida. A mio giudizio abbiamo disputato una buona prova contro una buona squadra. Chiaramente non fa mai piacere perdere, soprattutto a pochi secondi dalla terza sirena, ma questo è l’hockey. Non dimentichiamoci però che si trattava di un’amichevole, e partite come questa vengono giocate allo scopo di perfezionarsi in vista dei giochi che contano: il campionato”.

Sabato la solidità difensiva ha rappresentato un punto di forza e ha mostrato una svolta rispetto all’uscita contro il Gottéron…
“È vero, uno degli elementi sui quali volevamo porre l’accento era proprio l’apparato difensivo. Contro il Friborgo non eravamo riusciti a contenere i loro attacchi e a giocare in modo pulito e semplice, mentre nel derby lo abbiamo fatto. La solidità mostrata sul ghiaccio ha poi favorito diverse costruzioni offensive pericolose, a dimostrazione di quanto la difesa rappresenti il perno di una squadra. Siamo soddisfatti ma naturalmente c’è ancora del lavoro da fare”.

Finalmente avete potuto simulare un weekend “vero” di campionato con due partite in meno di ventiquattrore. Come è andata?
“È stato utile. Le gambe hanno risposto bene e il gruppo è parso pronto, sia mentalmente che fisicamente. Come è accaduto sabato, spesso e volentieri è più facile esprimersi al top della forma nella seconda partita del weekend. Avere un po’ di ritmo nelle gambe permette di scendere in pista con maggiore scioltezza e contro il Lugano, sin dai primi cambi, si è visto un Ambrì meno contratto”.

In poco tempo il tuo futuro è passato da un’ipotetica nuova avventura con i Ticino Rockets ad un’altra stagione con l’Ambrì Piotta. Come hai vissuto questa situazione?
“Fino a qualche settimana fa tutto faceva presagire che avrei trascorso la mia stagione con i Rockets. Ora il futuro parrebbe volermi alla Valascia. La voglia di mettermi a disposizione dei giovani razzi era tanta, così come lo è ora di fronte alla possibilità di dare una mano all’Ambrì, una realtà alla quale mi sento molto legato. Sono contento di essere tornato e, soprattutto, sono molto soddisfatto di come il mio corpo stia reagendo allo stress del ghiaccio. Insomma, sento di essermi ripreso bene dall’infortunio, cosa non scontata alla mia età”.

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