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Ambrì Piotta

Noreau: “Dobbiamo restare umili e ricordarci perché vinciamo”

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AMBRÌ – Al termine del successo casalingo per 5-2 sul Davos abbiamo scambiato un paio di parole con Maxim Noreau, rientrante dopo quasi un mese e mezzo fermo ai box per un problema alla schiena.

Maxim Noreau, quanto ti è mancato tutto questo?
“Mi è mancato molto, è stata davvero dura. Dovevo venire a pattinare da solo alle 9 di mattina, magari dopo che i ragazzi avevano centrato una bella vittoria come quella sullo Zurigo… poi rientravo nello spogliatoio per cambiarmi e fare workout, sempre da solo. È stata davvero dura, più a livello mentale che a livello fisico… Ti senti isolato, gliel’ho detto al coach. È stato un momento un po’ speciale, ma ora sono contento di essere tornato e soprattutto di essere tornato subito con una vittoria”.

È stata davvero una bella partita, con due squadre che hanno praticato un bell’hockey giocandosela a viso aperto…
“Sì, direi che è stato davvero un bel test. Ultimamente avevamo giocato contro squadre di bassa classifica facendo molto bene. Se però vuoi fare i play-off, non solo parteciparvi ma anche andare il più in là possibile, devi battere delle grandi squadre come il Davos. Fa davvero bene al morale e alla convinzione nei propri mezzi , non li abbiamo battuti 2-1 ma 5-2… dobbiamo continuare così anche sabato a Friborgo”.

Come sta la tua schiena?
“Alla fine ho chiesto a Diego (Scandella ndr) di concedermi una pausa perché faceva davvero caldo (molti ragazzi avevano bevuto quasi tutto dalle borracce) ed eravamo in vantaggio di due reti. Quando sei stanco rischi di farti male più facilmente… Sono contento che abbiamo saputo gestire il risultato alla fine e sarò pronto per domani”.

Il primo tempo per te è stato davvero pazzo: hai assistito la prima rete di Giroux, hai fatto un errore che ha concesso a Paulsson il pareggio e poi hai segnato la rete del 2-1…
“Dopo la loro prima rete sono uscito e mi son detto: “m***a, è stata colpa mia”. Me ne sono tornato in panchina e sentivo la responsabilità di dover fare qualcosa per rimediare, anche se magari non subito. Fortunatamente sono riuscito a rimediare in fretta. Non volevo arrivare a fine partita sapendo di aver fatto un paio di bei cambi salvo poi aver fatto un grosso errore che danneggiava tutta la squadra. Ero davvero contento dopo la mia rete e penso lo abbiate notato dalla mia esultanza, dopo mi son sentito meno nervoso”.

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Sei rientrato tu, che sei un ottimo blueliner, e la squadra ha segnato due reti in power-play…
“Credo che alla squadra sia mancato soprattutto un destro sulla linea blu. Abbiamo Giroux e Nordlund che sono due ottimi giocatori, ma sono entrambi sinistri. Al momento credo però che tutti stiano giocando bene come unità: Steini (Steiner ndr) è davvero pericoloso, sta sempre davanti alla porta creando problemi al portiere e ai difensori, Giroux ha un gran tiro, Park fa dei passaggi grandiosi e Nordlund pure. Siamo bravi come unità, io non sono rientrato facendo qualcosa di strabiliante. Se guardi la mia rete è stata un semplice tiro in porta con i ragazzi che sono andati a coprire la visuale al portiere. Abbiamo un sistema e dobbiamo concentrarci soltanto ad attuarlo al meglio”.

Cosa mi dici invece di questo Ambrì? Siete secondi ad un punto dalla vetta…
“Sì, è davvero pazzesco, ma ne abbiamo parlato molto nello spogliatoio. Dobbiamo restare umili. Si possono vincere partite come queste, ma non dobbiamo dimenticarci che non vinciamo le partite perché scendiamo sul ghiaccio facendo passaggi incredibili, tic-tac-toe o finte varie, ma perché lavoriamo duro e giochiamo bene in backcheck. La nostra terza linea, con i giovani e Schläghi (Schlagenhauf ndr) è un ottimo esempio: giocano in modo incredibile ma non fanno nulla di straordinario. Lavorano duro e questa è la nostra identità. Vogliamo essere una squadra difficile da affrontare e la gente deve sapere che quando viene alla Valascia non giocherà delle partite facili. Giochiamo a viso aperto, colpiamo alle balaustre e diciamolo, un ottimo goaltending aiuta molto”.

Bisogna restare concentrati mentalmente anche perché sabato andate a Friborgo e martedì arriva il Lugano alla Valascia, ottime squadre difficili da affrontare…
“Dobbiamo assicurarci di essere furbi anche fuori dal ghiaccio. Oggi faceva molto caldo e dobbiamo recuperare liquidi e mangiare bene. Credo che i ragazzi siano un po’ disidratati ora, perlomeno io lo sono e dovrei bere un po’ d’acqua (ride ndr). Lo sappiamo, le ultime 5 partite prima della pausa sono davvero toste ed importanti contro squadre forti. Il derby di martedì sarà di sicuro speciale come gli altri. È il mio terzo anno qui ed ho oramai imparato che non è una partita facile. È intensa, ci sono un sacco di emozioni e dovremo essere pronti. Però come ha detto Serge in un’intervista che ho visto, dobbiamo prendere partita per partita, non ci diciamo “faremo i play-off” dopo una bella partita, non andiamo domani a Friborgo guardando la classifica e calcolando “se li battiamo diventiamo primi, ecc…”. Noi giochiamo la nostra partita e credo che questo sia il motivo per il quale abbiamo tutto questo successo. Non guardiamo cosa accadrà fra 2 o 3 settimane, ma soltanto a domani”.

Studente universitario in Scienze della Comunicazione all'USI, segue giornalmente lo sport a 360°. Si occupa principalmente delle interviste, seguendo da vicino l'Ambrì Piotta.

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