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Nessuna procedura per Sprunger, ecco le spiegazioni della Lega

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Visto il polverone sollevato dalla decisione di non aprire alcuna procedura ordinaria nei confronti di Julien Sprunger per l’intervento ai danni di Daniel Rubin, la Lega ha preso posizione tramite un comunicato, che vi riportiamo di seguito in una versione da noi tradotta.

Il gesto di Julien Sprunger non è stato sanzionato sul ghiaccio. Come in tutti i casi particolarmente delicati, il Players Safety Officer (PSO) procede la sera stessa all’analisi dettagliata della scena. Il PSO ha deciso di non depositare un atto d’accusa e confermare la decisione presa dagli arbitri nel corso dell’incontro. Di conseguenza, nessuna procedura è stata aperta da parte del giudice unico. In casi delicati come questo, solamente l’azione in se viene analizzata, indipendentemente dall’autore e dalle conseguenze.

Rubin è in possesso del puck e può dunque essere caricato. L’energia principale della carica è portata direttamente al corpo e non alla testa. Sprunger non si piega e non salta; le sue braccia e la sua spalla restano vicine al corpo. Sprunger non pattina attivamente. Al momento in cui effettua la carica, non gli dà particolare intensità. Inoltre, sembra che la testa di Rubin urti violentemente il ghiaccio nella caduta. (Non è però possibile stabilire con certezza il momento esatto in cui Rubin si infortuna). Per questo motivo, l’azione non è stata oggetto di una procedura ordinaria.

Swiss Ice Hockey si dispiace profondamente di questo incidente ed augura a Daniel Rubin un pronto recupero.

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