LUGANO – Dopo l’importante successo della truppa di Shedden e Curcio al cospetto di un Berna ormai in crisi, abbiamo avvicinato il giovane portiere dei sottocenerini Elvis Merzlikins, il quale ci ha confidato le sue sensazioni sulla partita vinta per 6-3.
Elvis Merzlikins, è arrivata la vittoria, ma dopo il 4-0 avete sofferto più del dovuto… Cosa è successo?
“Dal mio punto di vista non è stata una buona partita. La squadra davanti a me ha giocato davvero molto bene e per fortuna non ho ricevuto molti tiri. Sono molto arrabbiato con me stesso perché non credo meritassi nemmeno di essere in pista, ho giocato veramente male e il secondo gol che ho preso non è accettabile. Avrei dovuto svegliarmi prima. È stato comunque difficile entrare in partita ed avere fiducia con così pochi tiri, preferisco riceverne quaranta piuttosto che dieci o venti”.
Fino ad oggi hai comunque avuto un’ottima stagione, puoi ritenerti soddisfatto…
“Sì, sono molto felice. Sto giocando abbastanza bene e sto aiutando la squadra a vincere in certi momenti delle partite. L’unico match che credo non sia andato abbastanza bene, anche se abbiamo vinto, è appunto questo contro il Berna… Ripeto, quel secondo gol preso non può succedere e sono felice che sia capitato sul 4-1 e non sull’1-1, ad esempio”.
Il gol di cui parli è anche un po’ figlio di quei mini-blackout che ancora accusate, come successo anche a Friborgo…
“Sì purtroppo si verificano queste situazioni, come anche a Losanna con quei due gol in pochi secondi. Non so quale sia il problema ed anche a me non fa piacere subire una rete e poi un’altra pochi secondi dopo, però questi blackout sono diminuiti ed un miglioramento c’è stato. Migliorare tutto subito non è possibile, cercheremo di progredire piano piano”.
Martedì a parità numerica è andata bene, ma in powerplay avete fatto parecchia fatica.. Cosa ne pensi, nonostante tu lo veda da lontano?
“Da quello che vedo io dalla mia porta il powerplay sta andando molto meglio rispetto all’inizio di stagione. Ci sono molti più passaggi precisi, più veloci e i giocatori si smarcano più spesso… Questo possiamo chiamarlo powerplay perchè prima, mi spiace dirlo, era un disastro. I giocatori erano magari nervosi e non capivano cosa fare. È vero che martedì non è andato benissimo ma le partite scorse andava alla grande… Ci sono serate in cui non funziona ma comunque sta migliorando”.
Come ti stai trovando con Shedden e Curcio in queste prime settimane?
“Diciamo che per me gli allenatori più importanti sono Leo Luongo e Michael Andreasson, però da quello che vedo sono dei coach bravi e seri. Non ho nulla contro Patrick Fischer, è grazie a lui se ora sono in prima squadra, però Doug è un allenatore completamente diverso… Ha qualche anno in più di esperienza e mi piace, va bene così”.
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