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Ambrì Piotta

Noreau: “Continuiamo a lottare, sabato a Friborgo per vincere”

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AMBRÌ – Al termine di gara 2 dei playoff, terminata con la seconda sconfitta consecutiva per i leventinesi, abbiamo avvicinato Maxim Noreau per analizzare insieme a lui il delicato momento della compagine biancoblù.

Maxim, la squadra resta sempre in partita, ma non riesce a segnare e senza reti vincere diventa difficilissimo… Come mai? Forse il Friborgo ha più esperienza in questo senso?
“Credo che il loro portiere abbia giocato veramente un’ottima partita, è stato di sicuro il loro miglior giocatore. Penso che la partita di Friborgo fosse stata vinta meritatamente da parte loro, ci hanno segnato 4 reti e ci erano superiori sul piano del gioco, specialmente nel powerplay e nel boxplay. Giovedì invece il nostro boxplay è stato migliore, anche se va detto che loro hanno davvero un ottimo powerplay. Mercoledì in allenamento dovremo lavorare sul nostro gioco in superiorità numerica, analizzando i video. Ci siamo creati delle buone occasioni, con tiri tra le gambe degli avversari, deviazioni e cose di questo tipo… Al termine della partita noi giocatori ci siamo chiusi nello spogliatoio e ci siamo detti: “ se continuiamo a giocare in questo modo ogni sera avremo delle buone occasioni”. A volte sono soltanto dei rimbalzi che non vogliono davvero entrare. Non dobbiamo abbatterci troppo e pensare che siamo sotto 2-0, sono convinto che potevamo vincere. Dobbiamo essere pronti per la prossima partita, sapevamo che dovevamo comunque vincere almeno una volta a Friborgo per passare il turno, dunque iniziamo da sabato”.

Niente da nascondere, il powerplay in questo momento sta facendo la differenza per entrambe le squadre…
“Un paio di volte non è stato eccelso, specialmente nell’entrata del terzo. Sentivamo i tifosi rumoreggiare ed avevano ragione. Quando hai 4 minuti in superiorità numerica non è normale che non ti installi nel terzo avversario e non ti crei delle opportunità. In altre occasioni invece ci siamo creati ottime chance con l’uomo in più, ma il disco non voleva saperne di entrare. Dobbiamo continuare a lottare”.

Credi che qualche tuo compagno stia pagando un po’ di inesperienza essendo ai primi playoff della sua carriera?
“Può darsi, ma d’altro canto abbiamo molti ragazzi che invece hanno una grandissima esperienza. Credo che nessuno abbia in squadra gente come Williams che ha vinto una Stanley Cup o Park, che ha moltissima esperienza e parla spesso nello spogliatoio e coi giovani in particolare. Nonostante siamo sotto per 2-0 nella serie nei playoff la sfida la si gioca sulla lunga distanza, lo si è visto anche in NHL che capitano cose inaspettate. Possiamo anche vincerne 4 di fila e chiudere la serie 4-2, l’hockey è un grande sport proprio per questo”.

Che emozioni provi a giocare i tuoi primi playoff in Svizzera, con la maglia dell’Ambrì-Piotta?
“Ho sempre detto di voler far parte di una squadra da playoff qui ad Ambrì, dunque sono molto fiero. Continueremo a lottare per vincere la serie perché tutti crediamo che essere soltanto presenti nei playoff non basti. Dal primo anno in cui sono arrivato, dove l’Ambrì ha dovuto giocare lo spareggio contro il Langenthal campione di NLB, abbiamo lottato duramente ed i tifosi devono essere fieri di questo”.

Lo hai detto, ciò che è buono nei playoff è che con una vittoria tutto può cambiare… Cosa dovete migliorare e cambiare per vincere a Friborgo?
“Dobbiamo continuare a giocare come abbiamo fatto nel terzo periodo, in modo molto semplice continuando a tirare in porta cercando di mettere traffico nello slot. Chavaillaz nel terzo tempo ha tirato qualcosa come 5 volte in porta, anche se i dischi non sono entrati è questa la via giusta. Dobbiamo giocare semplice, nella stessa maniera in cui abbiamo giocato i primi 3 mesi di campionato. Non abbiamo giocato un hockey fuori dal normale, cercavamo solo di giocare pulito e mettere il disco sulla porta sfruttando i rebound. Non a caso la nostra miglior linea è stata per gran parte della stagione quella composta da Schlaghi, Eli e Dani (Schlagenhauf, Bianchi e Grassi ndr). Questi ragazzi tiravano in porta e cercavano di creare occasioni, credo che tutta la squadra debba giocare di più così. Prima del terzo tempo è quello che ci siamo detti: “pensiamo a tirare in porta”. Non sono entrati i dischi, ma sento che sabato arriveranno le reti”.

Studente universitario in Scienze della Comunicazione all'USI, segue giornalmente lo sport a 360°. Si occupa principalmente delle interviste, seguendo da vicino l'Ambrì Piotta.

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