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Lugano

Lugano battuto ai rigori per 3-2 all’esordio dallo Slovan Bratislava

lugano
LUGANO – SLOVAN BRATISLAVA

2-3

(0-2, 1-0, 1-0; 0-0)

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Reti: 3’29 Nedorost (Vondrka) 0-1, 16’57 Stastny (Surovy) 0-2, 23’46 Schlumpf (Klasen, Pettersson) 1-2, 46’28 Vauclair (Ulmer, Steinmann).

Note: Resega, 4’500 spettatori.
Penalità: Lugano 6×2′, Slovan Bratislava 6×2′

LUGANO – Finalmente anche i bianconeri e i loro tifosi hanno potuto assaggiare il vero gusto di una partita, giocata nell’occasione della presentazione ufficiale contro la formazione di KHL dello Slovan Bratislava.

Con Kparghai convalescente, Fischer ha lasciato a riposo anche Walker, Manzato, Dal Pian e Sannitz, proponendo comunque una formazione abbastanza competitiva con diversi spunti interessanti.

Klasen e Pettersson, che da subito hanno sfoderato una magnifica intesa e alcuni numeri spettacolari, erano sorretti al centro da Walsky, il secondo blocco vedeva Filppula al centro di Steinmann e Fazzini, il terzo Mclean con l’inseparabile Kostner e Murray. Quarto blocco infine composto da Balmelli al centro, Kuonen e Reuille le ali. Diversi i giovani in squadra, tra questi anche il difensore svizzero-svedese Philip Åhlström.

Sin dal via si è notata la grande differenza di preparazione atletica delle due formazioni, dato che se il Lugano era alla prima uscita ufficiale, gli slovacchi erano in pista per la loro quinta partita amichevole del mese. Logicamente legnosi e poco reattivi, i bianconeri – con in porta inizialmente Merzlikins – si sono fatti sorprendere alla prima scorribanda avversaria, e nonostante vari tentativi di ripresa, alla prima pausa si è andati negli spogliatoi con lo Slovan in vantaggio 2-0.

Musica un po’ diversa quella del secondo tempo, nel quale il Lugano ha tirato fuori la testa e grattato la ruggine dai pattini, muovendosi bene in alcune azioni in velocità proposte dai vari Klasen, PetterssonFazziniFilppula e trovando finalmente la rete grazie a Schlumpf, che dallo slot ha centrato la porta dopo una veloce triangolazione tra i due svedesi.

Da metà partita c’è stata l’occasione di vedere per la prima volta sul ghiaccio il portiere svedese Viktor Östlund, figlio dell’ex friborghese Thomas, in possesso di licenza svizzera. Dotato di un fisico possente, il 20enne si è mosso bene tra i pali, mostrando un’ottima tecnica di base.

Per vedere un’altra rete si è dovuto attendere il terzo tempo, grazie a Vauclair che ha ribadito in rete dopo una respinta della difesa ospite. Periodo conclusivo che ha visto le due squadre piuttosto stanche, con conseguenti penalità e difese ballerine, che hanno contribuito a rendere piacevole la partita ai 4’500 giunti alla Resega. Decisione definitiva giunta ai rigori, dove il solo Filppula ha segnato per il Lugano, contro le tre marcature slovacche.

Difficile trarre spunti precisi dalla prima amichevole, ma alcuni argomenti sembrano già chiari. A partire dalle difficoltà registrate in boxplay a causa delle dimensioni aumentate del terzo, ma questa è una situazione che toccherà tutti e occorrerà solo molto allenamento.

Sui singoli da sottolineare le giocate ad occhi chiusi tra Klasen e Pettersson, separarli sembra già un delitto. Ottima la prova di Filppula, dotato di una visione di gioco a 360 gradi, capace di tagliare il gioco con passaggi rapidi, improvvisi e estremamente precisi. Nel complesso difficile giudicare altro di un Lugano in piena preparazione, le prossime partite contro Örebrö e Monaco sapranno sicuramente regalare spunti e annotazioni più precise.


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