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National League

Lo ZSC fa sua gara 6 e vola in finale a sfidare il Davos

EISHOCKEY, VIERTELFINALE, PLAYOFF, PLAY-OFF, NATIONAL LEAGUE A, NATIONALLIGA A, NLA, MEISTERSCHAFT, SAISON 2014/15, ZSC,BIEL(PHOTOPRESS/Walter Bieri )

GINEVRA – Alla fine, seppur con qualche resistenza da parte dei granata, è finita come da pronostico, con gli ZSC Lions in finale a contendere il titolo al sorprendente Davos.

Con il rientrante Derek Smith schierato al posto di Bergeron, i Lions si sono presentati alle Vernets forti di due vittorie consecutive che gli sono valse il ribaltamento della serie a proprio favore e il primo match ball per andare in finale.

McSorley ha dovuto suo malgrado far buon viso a cattiva sorte, a causa delle numerose assenze, in quanto hanno dovuto dare forfait i soliti noti Lombardi, Taylor Pyatt e Alexandre Picard, costringendo il coach canadese a schierare di nuovo D’Agostini e Tom Pyatt quali unici stranieri tra le proprie fila.

Nei primi miuti dell’incontro, anzi per quasi tutto il primo periodo, queste assenze non si sono notate, grazie soprattutto alla vena combattiva dei padroni di casa, che hanno impreversato dalle parti di Flüeler con grande foga e convinzione, ma spesso senza la necessaria lucidità. Tante le occasioni da rete – tra cui un gran palo di Douay – ma anche tanta confusione, a sottolineare come la lucidità tra le fila granata stesse forse venendo meno.

E i Lions? Sornioni, pazienti hanno atteso le loro occasioni, qualcuno pericolosa già nei primi 20’, lasciando “sfogare” i padroni di casa che spesso mettono a fuoco il primo tempo per poi mollare la presa nei restanti periodi.

Difatti la musica del periodo centrale sembrava già decisamente diversa, con un match messosi su binari equlibrati e con un ritmo più basso, ciò che favorisce lo ZSC, maestro nel creare la tempesta dal nulla. Verso metà incontro, quando ormai le misure erano state prese, una rete di Seger in power play – fuori Bezina – ha scombussolato il copione dei ginevrini e confermato quello dei pazienti Lions, da quel momento in grado di prendere per mano la partita.

Si credeva forse che la rete del pareggio di Jeremy Wick al 39’ potesse cambiare in qualche modo la faccia dell’incontro, ma la classe zurighese era troppo di fronte alla pur grande determinazione di un Ginevra anche piuttosto stanco.

EISHOCKEY, HALBFINAL, 3. RUNDE, PLAYOFF, PLAY-OFF, NATIONAL LEAGUE A, NATIONALLIGA A, NLA, MEISTERSCHAFT, SAISON 2014/15, ZSC LIONS, GENEVE SERVETTE HC, GENF,(PHOTOPRESS/Ennio Leanza)

Concetto ribadito dopo 58” del terzo periodo, quando un disco gestito malissimo in zona neutra è diventato oro per Künzle, involatosi con la compiacenza della difesa ginevrina a segnare la splendida rete del nuovo e definitivo vantaggio.

A mandare sulle ginocchia – e su tutte le furie – McSorley ci ha pensato di nuovo il power play zurighese, che al 44’, che ha sfruttato la ghiotta occasione di giocare in 5 contro 3 per 2’, grazie a Shannon, abile a marcare il definitivo 3 a 1 in favore degli ospiti.

Le occasioni non sarebbero mancate ai padroni di casa, come un 5 contro 3 a loro favore, con McSorley che ha tolto Robert Mayer per giocare in 6, ma la lucidità granata non faceva più parte di questa serata. Sforzo finale ben gestito dai Lions e 3 a 1 difeso con ordine.

Un lezione di “game plan” da parte di Crawford, che ha sì sfruttato la maggior classe dei propri uomini, ma che tatticamente ha preparato un incontro perfetto. McSorley ha contato soprattutto sulla voglia dei propri giocatori e sulla spinta del pubblico, cose che non sono mancate, ma la stanchezza e la mancanza di lucidità hanno fatto il gioco dei Lions, cinici e ordinati, capaci di colpire nei momenti giusti dell’incontro.

Il Ginevra ha lottato con orgoglio duraante queste semifinali, ma contro una corazzata come quella zurighese, il minimo passaggio a vuoto – vedasi gara 4 – viene pagato a carissimo prezzo.

Mettiamoci pure che i granata hanno sempre dovuto rinunciare a pedine fondamentali come gli stranieri e subito la sfida diventa impari. Non che lo ZSC non meritasse, ci mancherebbe, dato che ha proposto spesso un hockey di altissimo livello e una capacità tattica fuori dal comune, ma con una squadra al comlpleto chissà che il Ginevra non potesse almeno allungare la serie fino a gara 7.

Copione rispettato quindi, con i Lions che daranno battaglia al Davos in finale, per una sfida che sa di spettacolo e hockey di altissimo livello.

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