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Ambrì Piotta

Lerg rifinisce il capolavoro di Kubalik, l’Ambrì piega i Lions

I biancoblù sono compatti e vincono all’overtime, rispedendo al mittente la rimonta dello Zurigo. Hat trick del top scorer, biancoblù ora sesti in classifica

© Berend Stettler

Lerg rifinisce il capolavoro di Kubalik, l’Ambrì piega i Lions

ZSC LIONS – AMBRÌ

3-4

(1-2, 1-0, 1-1; 0-1)

Reti: 3’48 Kubalik (Zwerger) 0-1, 6’39 Kubalik (Zwerger, Müller) 0-2, 9’55 Ulmann (Schäppi) 1-2, 33’15 Backman (Bodenmann, Hollenstein) 2-2, 44’43 Bachofner (Suter, Pettersson) 3-2, 57’37 Kubalik (Plastino) 3-3, 61’47 Lerg (Novotny) 3-4

Note: Hallenstadion, 9’155 spettatori. Arbitri Stricker, Eichmann; Castelli, Haag
Penalità: ZSC Lions 2×2′, Ambrì Piotta 5×2′

ZURIGO – È stata una peripezia di emozioni, ma alla fine ha avuto la meglio l’Ambrì Piotta, che ancora una volta ha saputo lavorare incessantemente e colpire poi con i propri uomini migliori, compensando le lacune di un match giocato su ambo i fronti in maniera non esaltante.

La differenza rispetto al passato la squadra di Cereda la sta però facendo proprio in queste occasioni, grazie ad uno standard di squadra – a livello di compattezza, ma con gente come Kubalik anche in termini di qualità – che permette di arrivare ai risultati anche nelle serate meno brillanti.

© Berend Stettler

Non si fraintenda, i biancoblù non hanno giocato una brutta partita, ma dopo un ottimo inizio hanno sembrato via via perdere di mordente, lasciando maggiori spazi ad uno Zurigo che con il passare dei minuti ha trovato un pizzico di lucidità in più. Complessivamente la squadra allenata da Aubin – quanto durerà ancora? – continua comunque a deludere per una disarmante mancanza di organizzazione e linearità nel proprio gioco, e la vittoria dell’Ambrì in questo senso è la conseguenza per aver nuovamente letto male alcune fasi chiave della sfida.

In vantaggio per 3-2 e con due degli ultimi tre minuti da giocare in powerplay, lo Zurigo ha infatti mostrato tutta la sua fragilità prestando il fianco al contropiede concluso magistralmente da Kubalik in shorthand, che ha mandato tutti all’overtime firmando un hat trick semplicemente da applausi.

© Berend Stettler

L’attaccante ceco è stato il protagonista della sfida assieme a tutta la sua linea, che specialmente nella prima parte di gara ha fatto venire il mal di testa ai Lions, firmando due reti in sei minuti con altrettante combinazioni da rivedere. I padroni di casa in quella fase avevano reagito in maniera piuttosto casuale con Tim Ulmann – la sua incursione ha portato Conz a deviare il puck nella sua porta – ma i biancoblù possono recriminare per non aver trovato quel terzo gol che avrebbe spostato di nuovo gli equilibri.

La squadra di Cereda nel primo tempo ha avuto il merito di resistere a ben tre fasi in boxplay, ponendo le basi per quella che sarebbe potuta essere una vittoria entro i 60 minuti, ma non ha avuto il sufficiente killer instinct per infilare la terza segnatura, questo nonostante delle ottime occasioni capitate sui bastoni dei vari Zwerger, Lerg, Bianchi oppure Trisconi.

© Berend Stettler

Il passare del tempo e la prossimità nel risultato hanno così fatto bene a Noreau e compagni, che hanno trovato il pareggio al 33’15 – a quel punto meritato – e poi il gol del sorpasso con Bachofner. I biancoblù come detto non si sono però arresti, ed hanno dato fondo alle loro energie – anche mentali – per ribaltare la contesa.

Con una veloce ripartenza Novotny e Lerg hanno confezionato la vittoria, con l’americano a segno al termine di un match invero un po’ in ombra. Da sottolineare invece il grande lavoro della linea di Kostner, Trisconi e Bianchi, mentre in difesa il rientrante Fora ha giocato 15 minuti ritrovando via via il feeling con la partita, pur con qualche comprensibile sbavatura.

© Berend Stettler

Non è forse stato un Ambrì bellissimo, dunque, ma una volta conclusa la sfida è più facile guardarsi indietro ed apprezzare tutte le piccole cose che i biancoblù hanno fatto bene per ottenere questi due punti. L’unità e la fiducia nei propri mezzi rimangono le caratteristiche principali, alimentate da alcuni singoli che stanno raggiungendo livelli strepitosi, ma sorretti dalla compattezza di un sistema altrettanto fondamentale.

La giornata iniziata con le conferme in merito alla costruzione della Nuova Valascia è dunque terminata con il sorriso, anche se nello spogliatoio leventinese – ne siamo sicuri – si resta con i piedi per terra per ricordare ciò che sta permettendo questi risultati. Poi ci sono i numeri, che parlano di otto vittorie nelle ultime dieci partite, di un attuale sesto posto e della possibilità di chiudere il 2018 in maniera eccezionale. Nel frattempo il Davos penultimo è a -22, una bella polizza assicurativa.


IL PROTAGONISTA

Dominik Kubalik: Il ceco dell’Ambrì Piotta è semplicemente eccezionale, ed ogni tiro che parte dal suo bastone sembra destinato a finire in fondo al sacco.

Grazie all’hat trick di martedì sera è salito a quota 34 punti in 26 partite, confermandosi top scorer della lega con sei lunghezze di vantaggio di Arcobello.

Alla voce “reti segnate” condivide invece il bottino di 14 gol con altri quattro giocatori, ma se si confermerà così caldo anche nei prossimi due match potrebbe anche prendersi il primato in tempo per Natale. Attualmente è il giocatore più forte della lega.


GALLERIA FOTOGRAFICA


© Berend Stettler (Clicca le frecce per scorrere le fotografie)

HIGHLIGHTS

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