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L’EHC reagisce al trasferimento di DiDomenico ai Senators

Con una lettera l’Alliance of European Hockey Club ha reagito alle circostanze che hanno portato il trasferimento dall’attaccante canadese Chris DiDomenico dal Langnau agli Ottawa Senators.

Nella giornata di lunedì il Langnau ha annunciato di non avere alcuna altra possibilità se non quella di rilasciare (in maniera riluttante) dai propri impegni contrattuali DiDomenico, questo nonostante l’attaccante avesse un accordo valido con i tigrotti sino al termine della stagione 2017/18.

Come affermato dal CEO del Langnau, Peter Müller, il giocatore non aveva alcuna clausola d’uscita che gli permettesse di firmare con un altro club. L’EHC in questo senso ritiene l’accaduto come un esempio di mancato onoramento dei vincoli contrattuali tra le due parti, violando così i termini e condizioni per virtualmente forzare la rescissione dell’accordo nonostante i voleri del club, confrontato con la fase decisiva della stagione.

“Dopo essere stato avvicinato dagli Ottawa Senators ed aver ricevuto da loro un’offerta nonostante il contratto in essere, il giocatore ci ha detto chiaramente di non avere più intenzione di giocare per il Langnau”, ha spiegato Peter Müller. “Abbiamo informato il giocatore che non eravamo pronti per mettere fine al suo contratto immediatamente, ma abbiamo suggerito di aspettare sino a quando il club non avesse avuto la certezza di giocare la prossima stagione in NLA. Visto i vincoli dettati dal mercato NHL questo non era però possibile, dunque abbiamo proposto a Didomenico di restare fino alla fine del campionato per poi liberarlo in vista di quello successivo. Il comportamento del giocatore però non ci ha lasciato scelta ed abbiamo dovuto rescindere l’accordo”.

Situazione questa che non ha lasciato indifferente il presidente dell’ECHC, Marc Lüthi: “Dal punto di vista legale DiDomenico è diventato free agent nel momento in cui il contratto è stato terminato, avendo poi la libertà di firmare dove meglio credeva. La sensazione dal nostro punto di vista è però quella che il giocatore non si sia sentito nell’obbligo morale di onorare l’accordo preso. È chiaro che, nel momento in cui ha realizzato della possibilità di firmare con un club NHL, abbia forzato la rescissione del contratto non rispettando i valori basilari di un accordo di lavoro, ovvero il fatto di dover restare fedele al proprio datore e comportarsi secondo quanto previsto nel contratto. Da quel che si capisce, il comportamento di DiDomenico è andato in tutt’altra direzione”.

“Nell’interesse di salvaguardare l’integrità del nostro sport e dei club europei sono stati fatti dei regolamenti, non è possibile che un giocatore all’improvviso possa rescindere tutto con il desiderio di partire. Con IIHF, NHL e NHLPA vogliamo dunque discutere il problema per assicurarci che casi come questo in futuro vengano evitati, ed inoltre si vuole stabilire se il Langnau avrebbe potuto avere altre opzioni oltre la rescissione”.

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