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Ambrì Piotta

L’avversario odierno in amichevole dell’Ambrì Piotta, i russi del Vityaz Podolsk

La squadra di Luca Cereda incrocerà i bastoni con la formazione KHL nella serata di venerdì, nella prima delle due partite in calendario alla classica Lehner Cup organizzata a Sursee

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AMBRÌ – VITYAZ PODOLSK
EISHALLE SURSEE
Ore 19:45


Squadra giovane mai decollata

Avversario dei leventinesi in questo preseason, il Vityaz Podolsk è il perfetto esempio per chi pensa che nella KHL sia tutto dorato come i dirigenti della superlega vogliono far credere.

Mai qualificatisi per i playoff di KHL, i biancorossi sono nati nel 1997 come Vityaz Checkov, per alternare il nome con l’attuale Podolsk per due volte nel corso degli anni. Solo in una occasione, nella stagione 2006/07, il Vityaz si è qualificato per i playoff, venendo eliminato subito agli ottavi di finale in quello che era semplicemente il massimo campionato russo chiuso nei propri confini.

Un passato da bad boys

Oltre a non aver mai disputato alcuna partita di post season in KHL, la squadra dell’oblast di Mosca detiene anche un poco edificante record, quello dei giocatori più penalizzati di sempre in una stagione di KHL.

Ben dieci ex del Vityaz infatti presenziano nella top-15 dei giocatori che hanno passato più tempo sulla panca dei puniti in una singola stagione. Chris Simon, Kip Brennan, Darcy Verot (508 minuti nella stagione 2007/08!) e altri ancora, tra quei dieci erano ben nove i canadesi ingaggiati per quelli che erano dei tristi e pericolosi spettacoli sulle piste russe, con bagarre violente innescate al minimo pretesto.

Questo fino al famigerato episodio che ha coinvolto Jeremy Yablonski (che d’estate combatteva sui ring di MMA) squalificato per l’intera stagione 2011/12 per condotta violenta ed offensiva, arrivato persino a costringere Alexander Medvedev – boss della KHL – a rivedere il sistema disciplinare dopo quei fatti.

Il talento latita

Oggi il Vityaz ha per fortuna lasciato da parte questa discutibile filosofia di “spettacolo”, rimanendo tuttavia una delle squadre più modeste della KHL sia a livello sportivo che strutturale e finanziario.

Nella piccola Vityaz Arena (poco più di 5’000 posti) a spiccare oggi sono la velocità di Alexei Makeyev e Miro Aaltonen e la buona solidità del portiere Igor Saprykin.

Purtroppo per il coach Valeri Belov (ex attaccante del Coira a metà anni ’90) dopo essere rimasto orfano dei vari Roman Horak, Maxim Afinogenov e Alexei Semyonov, il talento della stella decaduta Alexander Syomin potrebbe non bastare a compensare le perdite per una squadra destinata ad un’altra stagione nei bassifondi.

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