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NHL

L’attesa è finita, il futuro vincente che gli Oilers sognavano è pronto a diventare realtà

La squadra canadese è tra le favorite per la vittoria della Stanley Cup, che non viene conquistata da una squadra canadese oramai dal 1993. McDavid è solo la punta di diamante di un gruppo eccezionale

A partire dal 4 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


EDMONTON OILERS

La rosa 2017/18

PORTIERI
Cam Talbot, Laurent Brossoit

DIFENSORI
Yohann Auvitu, Matt Benning, Eric Gryba, Oscar Klefbom, Adam Larsson, Darnell Nurse, Kris Russell, Andrej Sekera

ATTACCANTI
Drake Caggiula, Leon Draisaitl, Jussi Jokinen, Zack Kassian, Chris Kelly, Mark Letestu, Milan Lucic, Patrick Maroon, Connor McDavid, Ryan Nugent-Hopkins, Iiro Pakarinen, Anton Slepyshev, Ryan Strome, Kailer Yamamoto


Dopo aver passato praticamente un decennio a lottare tra fallimenti di ricostruzione e scelte al Draft che non hanno saputo rilanciare la franchigia come si sperava, gli Edmonton Oilers finalmente hanno dato una decisa svolta alla propria squadra, e si presentano oggi come delle legittime pretendenti alla Stanley Cup.

Il cuore pulsante di questa risurrezione – confermata dai 103 punti della passata stagione, sinonimo di prima qualificazione ai playoff dal 2006 – è naturalmente Connor McDavid, autore di 100 punti e vincitore dell’Art Ross Trophy, Hart Trophy e Ted Lindsay Award.

Il successo degli Oilers è però da ricercare in maniera altrettanto importante nel resto della squadra. Basti pensare a Leon Draisaitl, capace di trasformarsi velocemente in un élite player, oppure il portiere Cam Talbot, che dall’arrivo ad Edmonton è stato strepitoso. C’è poi anche una componente più muscolare del lineup, ben riassunta dalla presenza di Milan Lucic e Patrick Maroon, capaci di ottenere assieme ben 50 gol.

Nell’ultimo anno la difesa si è inoltre lasciata alle spalle l’etichetta di punto debole degli Oilers, ed oggi è anzi uno dei reparti arretrati più interessanti della lega. È dunque legittimo considerare i canadesi come una candidata alla Coppa, anche se la vera sfida starà ora nel ripetere i successi del recente passato, facendo se possibile un ulteriore passo avanti.

Alla conferma sono infatti chiamati diversi attaccanti. Su McDavid e Draisaitl non ci sono dubbi, ma Maroon dovrà riuscire a mantenersi sui livelli che gli hanno permesso di mettere a segno 27 reti. Interessante sarà inoltre verificare l’effetto che avrà il trade di Jordan Eberle, ceduto ai New York Islanders in cambio del più versatile Ryan Strome. Sulla carta la produttività ne risentirà – la peggior stagione del primo è stata comunque più produttiva della migliore del secondo – mentre resterà da verificare l’impatto che potranno avere i vari Anton Sepyshev, Jesse Puljujarvi (per ora girato in AHL) e Drake Caggiula.

In difesa il GM Peter Chiarelli ha portato a compimento un lavoro eccellente, portando gli Oilers dall’avere la terz’ultima peggior difesa, all’ottava migliore. Il risultato è stato possibile anche attraverso uno scambio che aveva inizialmente scandalizzato i più, ovvero quello che aveva spedito Taylor Hall ai Devils in cambio di Adam Larsson.

Quest’ultimo ha però rappresentato un vero e proprio toccasana per la difesa, ed ha dato una stabilità alla retrovia che ad Edmonton non si vedeva da anni. Sekera e Russell hanno giocato minuti importanti, mentre Klefbom ha finalmente vissuto una stagione senza infortuni e si è trasformato in un ottimo difensore. L’unico problema potrebbe essere rappresentato da una limitata profondità della rosa, che sarà subito messa alla prova vista l’assenza per infortunio di Sekera nella prima parte di stagione.

Tra i pali il titolare Cam Talbot nell’ultima stagione ha saputo spazzare via ogni dubbio, risultando essere il portiere più impiegato di tutta la lega con un totale di 73 partite disputate. Nonostante il grandissimo carico di lavoro, le sue statistiche sono state sicuramente all’altezza della situazione, piazzandosi nella Top 10 sia in termini di percentuale di parate che si reti incassate a partita. Alle sue spalle il backup è Laurent Brossoit, che potrebbe essere chiamato in causa un po’ più di frequente, così da alleggerire il carico di lavoro del compagno.

Complessivamente Edmonton si presenta con tutti gli ingredienti necessari per puntare “perlomeno” a migliorare il risultato dello scorso anno, e questo significherebbe arrivare sino alla finale di Conference. Con una rosa completa, giovane e che può vantare un’eccezionale versatilità, il futuro è decisamente promettente per gli Oilers, ed una Stanley Cup sembra proprio dietro l’angolo.


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