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Lugano

Larry Huras saluta e se ne va: “lo spirito dello sport è morto”

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LUGANO – In mattinata si è tenuta all’Hotel Delfino di Lugano la conferenza stampa di Larry Huras, in cui l’ex tecnico dei bianconero ha illustrato alla stampa presente la sua visione delle cose prima di prendere il volo verso il Nordamerica.

Huras ha sostanzialmente riassunto in grandi linee il percorso intrapreso nella sua seconda avventura a Lugano, indicandone gli aspetti positivi e negativi, dicendosi comunque molto fiero della squadra e sottolineando i miglioramenti riscontrati nel corso della sua gestione. Proprio per questo il canadese si è detto incapace di comprendere il suo allontanamento.

“Alla fine della stagione eravamo tutti arrabbiati perchè sentivamo che potevamo fare meglio – si può leggere su RSI.ch – Ma ciò fa parte del processo di crescita. Ho parlato con i giocatori a uno a uno analizzando i playoff. Fa male pensare che la squadra che ho voluto io sarà in pista l’anno prossimo guidata da qualcun’altro”.

“Non voglio criticare il club, il presidente e il direttore sportivo. Non è facile essere dirigente in questa squadra. Io credo nel Lugano, amo il club e sono fiero del lavoro svolto in questo periodo. Oggi il Lugano è una squadra vincente, tutti lavorano insieme con impegno e sacrificio”.

“Voglio ringraziare tutti i dirigenti, i giocatori, i tifosi (eccezionali i fan in Ticino, mi mancheranno) e i giornalisti. Solo il futuro ci dirà cosa succederà e se la decisione del club sarà stata quella giusta. Avrò ora l’occasione di passare più tempo con la mia famiglia”.

RSI.ch

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