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Ambrì Piotta

L’Ambrì soffre ma può sorridere, Kubalik strappa i tre punti

I biancoblù non riescono ad imporre il loro ritmo, ma il ceco è strepitoso e decide la partita nel finale. Terzo successo filato e quinto posto per l’Ambrì

L’Ambrì soffre ma può sorridere, Kubalik strappa i tre punti

AMBRÌ – RAPPERSWIL

2-1

(0-0, 1-0, 1-1)

Reti: 29’23 Zwerger (Guerra, Kubalik) 1-0, 50’06 Hüsler (Schmuckli, Ness) 1-1, 58’28 Kubalik (Dotti) 2-1

Note: Valascia, 5’511 spettatori. Arbitri Koch, Urban; Pitton, Haag
Penalità: Ambrì 6×2′, Rapperswil 2×2′

AMBRÌ – Non è stato semplice, ma in fondo nessuno si era illuso di poter archiviare con leggerezza la sfida contro il fanalino di coda Rapperswil. La neopromossa si è infatti presentata alla Valascia decisa a dare battaglia, e sull’arco di tutto l’incontro ha impedito all’Ambrì Piotta di dettare i ritmi con costanza. Anzi, i sangallesi sono arrivati al 60esimo raccogliendo abbastanza argomenti validi per poter sperare addirittura nei tre punti, ma poi è intervenuto Kubalik.

Il casco infuocato dei leventinesi ha giocato nuovamente una partita strepitosa, e quando in shorthand si è ritrovato quel bastone ballonzolante sulla blu, è partito a tutta velocità verso Nyffeler ed ha fatto esplodere la Valascia, ben frequentata per applaudire un terzo successo consecutivo che vale il quinto rango in classifica.

Non è stato semplice, si diceva, ma è stato sufficiente. L’Ambrì Piotta è uscito vincitore da una sfida complicata dal punto di vista delle aspettative, e sviluppatasi tra la consapevolezza di essere superiori all’avversario e le concrete difficoltà di imporre il proprio gioco, anche grazie a dei Lakers a cui va dato atto di essere scesi in pista con il coltello tra i denti.

Sorretti da un bravo Nyffeler, il “Rappi” è caduto per la prima volta alla mezz’ora, quando Zwerger ha permesso all’Ambrì di smettere di litigare con un gol che a quel punto era meritato. Il suo tiro di polso è arrivato in powerplay, con il 50% giornaliero in superiorità che porta i leventinesi ad aver sfruttato complessivamente un quarto delle chance di giostrare con l’uomo in più. Nessuno in tutta la lega ha sinora fatto meglio.

Gli special teams si sono poi rivelati determinanti anche nello spettro opposto, ovvero il boxplay, capace di uscire immacolato da delle situazioni decisamente complicate a cavallo tra la fine del secondo tempo e l’inizio del terzo. In quel frangente l’Ambrì si è visto sanzionato dagli arbitri in ben quattro circostanze sull’arco di altrettanti minuti, portando anche a due fasi delicate a 3-contro-5.

I leventinesi si sono comportati bene, sorretti da un Conz ancora in ottima serata e che sta dimostrando di poter fare uno step in più rispetto alla passata regular season. I suoi interventi si sono rivelati particolarmente preziosi soprattutto – e paradossalmente – dopo il gol di Zwerger, che non ha sbloccato l’Ambrì Piotta, ma ha avuto l’effetto esattamente opposto.

Nella seconda metà di periodo centrale la missione dei leventinesi non è infatti stata quella di trovare un raddoppio che avrebbe rasserenato gli animi, ma bensì condurre in porto il vantaggio alla pausa. Contratti, poco precisi e a volte sopraffatti dalla foga avversaria, gli uomini di Cereda hanno costretto il loro coach ad usare anche un timeout a pochi minuti dalla sirena, ma le cose non sono mai realmente migliorate.

Il pareggio dei Lakers è stato solo rimandato, ed è arrivato meritatamente ad una decina di minuti dal termine, quando Hüsler ha deviato in maniera decisiva – e al limite del regolamento – un tiro partito dal bastone di Schmuckli.

A quel punto la sfida sembrava volgere in favore degli uomini allenati da Jeff Tomlinson, che hanno provato a spingere alla ricerca della vittoria, sino a costringere Novotny al fallo in un momento delicatissimo del match. Un disco sfuggito ad Iglesias sulla blu ha però rovinato tutto per gli ospiti, puniti in maniera un po’ ingenerosa da un Kubalik che ha salvato la serata dei leventinesi.

Quella di venerdì sera è però stata probabilmente la più incompleta tra le ultime uscite dell’Ambrì Piotta, e solamente un paio di individualità di spicco – Conz e Kubalik su tutti – hanno impedito al Rapperswil di andare a punti.

Da un lato è chiaro che il boato della Valascia non basta per attutire il suono campanello d’allarme che ricorda ai ragazzi di Cereda di non smettere mai di lavorare, ma dall’altro avere successo anche nelle serate meno ispirate è un segnale interessante.

“Negli ultimi anni una partita del genere l’Ambrì l’avrebbe persa”, è l’immancabile commento nei corridoi della Valascia, ed in fondo è vero. In passato non c’era però nemmeno un fuoriclasse come Kubalik, ed è negli uomini chiave che questa squadra è più forte rispetto alle sue precedenti iterazioni. Lo è però anche alle sue basi, a cui si guarda quando alcuni meccanismi si inceppano, perché probabilmente quei 20 tiri bloccati valgono tanto quanto le giocate che finiscono nelle highlights.

La costanza resta una chimera da raggiungere, ma è più semplice lavorarci con altri tre punti in tasca.


IL PROTAGONISTA

Dominik KubalikScontato, ma doveroso. Il ceco ha aggiunto una nuova strepitosa prestazione al suo curriculum, ed ora con sette reti ed un totale di 13 punti è il top scorer dell’intera NLA.

L’attaccante è un costante pericolo per tutti, sempre pronto a lasciar partire il suo tiro micidiale (già 53 conclusioni effettuate, primo in tutta la lega) oppure a ripartire con un pattinaggio esplosivo e dominante. Ha scaldato le mani di Nyffeler in diverse circostanze e l’ha poi battuto nel momento migliore. In una serata balbettante a livello di squadra, manda a casa i 5’500 della Valascia con il sorriso sulle labbra.


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HIGHLIGHTS

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