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Ambrì Piotta

L’Ambrì se la cava dopo un terzo tempo disastroso, Lakers battuti

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AMBRÌ – RAPPERSWIL

5-4

(1-0, 4-1, 0-3)

Reti: 0’34 Steiner 1-0, 26’54 Pestoni (Giroux, Fuchs) 2-0, 31’46 Giroux (Chavaillaz, Aucoin) 3-0, 32’30 Dostoinov (Bianchi, Schlagenhauf) 4-0, 36’39 Persson (Walser) 4-1, 39’03 Giroux (Pestoni, Fuchs) 5-1, 41’37 Hürlimann (Schommer) 5-2, 44’44 Schommer 5-3, 50’51 Ryser (Schommer, Hürlimann) 5-4

Note: Valascia, 4’514 spettatori. Arbitri Koch, Wiegand; Dumoulin, Rohrer
Penalità: Ambrì 2×2′, Rapperswil 5×2′ + 1×20′

AMBRÌ – Questa volta è andata bene, ma che serva da lezione. L’Ambrì Piotta ha infatti ottenuto la vittoria al termine di un match che dopo 40 minuti doveva essere già considerato agli archivi, ma che i biancoblù hanno permesso al Rapperswil di riaprire durante l’ultimo scellerato terzo di gara.

Peccato, perché quella di martedì poteva essere l’occasione giusta per fare il pieno di fiducia in vista dei prossimi impegni, ed invece ci si ritrova quasi a dare più importanza agli errori commessi che non ai tre punti conquistati, che rimangono fondamentali e, in definitiva, l’unica cosa che conta davvero.

In pista con la stessa formazione che ha battuto il Friborgo – Masalskis tra i pali, Duca sempre infortunato nonostante alla vigilia si pensasse altrimenti – i biancoblù si sono nuovamente dimostrati squadra capace di sprigionare e sfruttare le emozioni, così come di farsi prendere completamente in balia del panico e degli eventi quando gli avversarsi inseriscono la proverbiale marcia in più.

Ne è così scaturito un match strano ed anche sul 5-1 mai veramente dominato dall’Ambrì Piotta, che ha invero saputo imporre il proprio gioco con fermezza e prepotenza solamente nei 7-8 minuti iniziali, propiziati dal gol dopo soli 34 secondi di Steiner e da una corposa serie di occasioni non sfruttare, che hanno però contribuito a generare un momentum positivo.

Con il passare dei minuti il match si è però equilibrato sempre di più, facendo “sbandare” pericolosamente l’ago della bilancia già nei primo tempo in favore del Rapperswil in diversi frangenti, nei quali Masalskis ha però risolto alcune situazioni intricate con la consueta calma.

Nel periodo centrale gli uomini di Pelletier hanno avuto il grande pregio di dimostrarsi particolarmente concreti e, come già successo a Friborgo, sono riusciti ad ottenere l’ottimo bottino di quattro reti in soli otto tiri scagliati verso Jürgen Penker, portiere austriaco ingaggiato recentemente dal Rapperswil e che alla Valascia facevo il suo debutto assoluto in NLA.

Al 26’54 Pestoni ha regalato ai suoi il doppio vantaggio, anche se grande merito va dato a Fuchs, abile nel recuperare un disco a centro pista. Da quel momento è iniziato un autentico show dell’Ambrì, che ha visto i padroni di casa ottenere altre tre reti in meno di sette minuti, “show” che ha però nascosto sotto il tappeto le diverse incertezze nel gioco biancoblù che, nonostante le reti, cambio dopo cambio erano comunque venute a galla.

Fatto sta che al 31’46 Giroux ha trovato anche il 3-0, sbloccando un powerplay che rimane comunque una debolezza evidente dei leventinesi e che anche martedì ha fatto alzare gli occhi al cielo più e più volte i 4’515 spettatori presenti alla Valascia. I successivi gol di DostoinovGiroux (il 31esimo in stagione!) sembravano aver definitivamente ucciso la partita, anche se la perla di Persson in powerplay aveva riportato un po’ tutti sull’attenti.

Non abbastanza però, perché la squadra di Pelletier si è presentata in pista per il terzo tempo con un’attitudine ed un livello di concentrazione assolutamente inaccettabili, anche per un match di playout contro l’ultima in classifica e con quattro reti di vantaggio.

Forse convinti che i Lakers avessero oramai già mollato la presa – in fondo i sangallesi giocano “per nulla”, se non per migliorare la propria forma – l’Ambrì ha smesso di svolgere anche i compiti più fondamentali. Volatilizzato il forecheck, imprecise le coperture in difesa, solo abbozzate le ripartenze e troppo approssimativi i passaggi e l’uscita dal terzo.

Nel giro di pochi attimi Hürlimann e Schommer hanno riaperto la partita, segnando due reti e facendo vistosamente cadere la squadra biancoblù nel panico, che è continuato anche dopo il timeout chiesto da Pelletier. Sempre secondi sui dischi ed intenti a rincorrere gli avversari troppo spesso, l’Ambrì è stato sostanzialmente salvato dal cronometro e da un comunque bravo Masalskis, che si è inchinato per la quarta volta davanti a Ryser ma che poi ha retto nel finale.

Ciò che conta, però, è il risultato, ed ecco che l’Ambrì si ritrova ora sopra la linea e con la possibilità di buttare il Kloten a -6 sabato sera, in una sfida di cruciale importanza nell’economia di questi playout. D’altro canto è giusto constatare che, dopo aver giocato 52 partite, vi sono ancora troppe fasi di gioco e troppi momenti nell’arco di una partita che l’Ambrì non sa affrontare nella maniera giusta, fatto questo che deve far riflettere.

Per riflettere e tirare le somme ci sarà però tempo a fine stagione. Ora si tratta “semplicemente” di concentrarsi su quanto di buono fatto in queste due partite – e di cose buone ce ne sono state, perchè cinque punti su sei non si ottengono a caso – e trovare il modo per battere assolutamente il Kloten. Tutto il resto a questo punto non conta più…

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