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Ambrì Piotta

L’Ambrì rovina tutto nel finale, la pausa arriva nella frustrazione

Quinto KO consecutivo per l’Ambrì, ora decimo. Non basta la doppietta di Hofer e il doppio vantaggio a metà terzo tempo, il Ginevra segna tre volte in 94 secondi

L’Ambrì rovina tutto nel finale, la pausa arriva nella frustrazione

GINEVRA – AMBRÌ

6-4

(1-2, 1-1, 4-1)

Reti: 1’30 Lerg (Kubalik, D’Agostini) 0-1, 5’51 Trisconi (Guerra) 0-2, 13’03 Fransson (Romy, Bozon) 1-2, 21’37 Hofer (Müller, Guerra) 1-3, 26’34 Kast (Tömmernes, Skille) 2-3, 49’46 Hofer (Zwerger, Kubalik) 2-4, 55’14 Wick (Richard, Bezina) 3-4, 56’06 Wick (Tömmernes, Richard) 4-4, 56’48 Rod (Fransson, Romy) 5-4, 59’23 Richard (Fransson, Mayer) 6-4

Note: Les Vernets 6’096 spettatori. Arbitri Salonen, Schukies; Altmann, Wolf
Penalità: Ginevra 3×2′, Ambrì 1×2′

GINEVRA – Se le partite durassero 55 minuti, ora staremmo parlando di un Ambrì Piotta tornato alla vittoria giusto in tempo per la pausa, al termine di un match a Les Vernets giocato in maniera solida e combattiva. Purtroppo però le sfide vanno giocate sino in fondo – lo sa bene Luca Cereda, che predica costanza da inizio torneo – e l’epilogo di sabato sera è lì a ricordare in maniera crudele ai biancoblù cosa può succedere quando si smette di lavorare.

Sino al 55’14 l’Ambrì sembrava infatti poter condurre in porto una vittoria meritata, grazie alla bella rete di Hofer ad una decina di minuti dal termine che aveva consegnato nelle mani degli ospiti una lussuosa polizza assicurativa. Il doppio vantaggio non è però bastato. Dal gol dell’aggancio di Jeremy Wick a quello del sorpasso di Noah Rod sono passati appena 94 secondi, spezzone di pura follia in cui i leventinesi hanno incassato addirittura tre gol.

Una doccia fredda da cui l’Ambrì non si è più ripreso – ma con tre minuti da giocare c’era ben poco margine per reagire – e che costringe la squadra di Cereda ad una pausa decisamente amara. Cinque sconfitte consecutive ed un weekend estremamente frustrante hanno ridimensionato questa prima fase di torneo – che rimane comunque positiva – e porta i leventinesi al decimo posto in classifica, scavalcati proprio dal Servette.

Peccato, indubbiamente, perché per gli altri 55 minuti di gara l’Ambrì Piotta ha saputo farsi preferire, sfruttando anche una serata onestamente poco brillante di Romy e compagni, imprecisi e distratti soprattutto nella prima metà di gara.

L’Ambrì Piotta ne ha approfittato portandosi sul 2-0 dopo 5’51 di gioco, grazie alla prima rete in NLA di Bryan Lerg – buona prova la sua – e alla rete di Noele Trisconi, tra i migliori biancoblù in pista così come il compagno di linea Incir. Tra qualche fischio dei sostenitori locali, i biancoblù sono poi andati vicini al 3-0 in più di una circostanza, con in particolare Müller e Zwerger a far scorrere brividi freddi sulla schiena di Descloux.

Un po’ dal nulla il Servette si è invece sbloccato con Fransson, che ha sfruttato il bel lavoro preparatorio di Romy e qualche incertezza a livello di posizionamento dei leventinesi. Ad inizio periodo centrale un bel contropiede orchestrato da Müller e rifinito da Hofer ha però ristabilito il distacco, mettendo anche fine alla serata di Descloux – non particolarmente colpevole – sostituito da Mayer.

Il Ginevra, trovato il secondo gol con Kast, ha provato ad aumentare il ritmo della contesa alla ricerca del pareggio, ma l’Ambrì in quella delicata fase ha ben gestito le sollecitazioni avversarie, adattandosi senza troppi affanni al cambio di marcia degli uomini di McSorley. Poi il già citato 2-4 di Hofer – doppietta per lui – ed il successivo crollo collettivo, che ha vanificato quanto di buono costruito sino a quel momento.

Un epilogo amarissimo e che fa male, questo nonostante la buona prestazione di alcuni elementi. Lerg in queste prime due uscite si è dimostrato giocatore dinamico e dalle buone mani, anche se c’è da lavorare agli ingaggi, sabato sera nettamente insufficienti con soli 8 faceoff vinti al fronte di 22 persi (26%). Buona anche la prova di Kneubuehler, sicuramente la migliore in maglia biancoblù, mentre ha evidenziato qualche incertezza di troppo Guerra.

Da segnalare inoltre l’assenza per infortunio (parte alta del corpo) di Novotny, in dubbio anche per la convocazione in Nazionale e la cui assenza ha permesso il rientro di Plastino. La situazione ha portato Cereda ad utilizzare di fatto soli tre centri, con Lerg che ha fatto spesso da jolly “rimbalzando” da un blocco all’altro risultando il giocatore più impiegato in assoluto (21’57”).

La prossima partita è ora in calendario tra una decina di giorni, ed imporrà all’Ambrì Piotta di farsi trovare immediatamente pronto, visto che alla Valascia arriverà il Lugano. Per gli uomini di Cereda c’è parecchio su cui lavorare, ed il periodo di pausa potrebbe far bene, anche se sarà un peccato non poterlo affrontare alla presenza di Michael Fora, il cui arrivo ha alterato alcuni equilibri che attendono ora di essere ristabiliti.


IL PROTAGONISTA

Henrik TömmernesIl difensore svedese non è solamente il top scorer del Ginevra, ma è il vero condottiero di una squadra che sinora ha trovato diverse difficoltà, ma che lui sta cercando di guidare verso zone più calme della classifica.

Anche sabato sera ha dato un contributo costante, fornendo due assist fondamentali in momenti chiave della sfida. Per l’Ambrì la sua presenza sul ghiaccio significava dover prestare particolare attenzione ad ogni varco, perché Tömmernes è in grado di vedere spazi con quel secondo di anticipo rispetto agli avversari.


HIGHLIGHTS

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