LANGNAU – È una vittoria che arriva come una piccola liberazione per l’Ambrì Piotta, che nella delicata sfida di Langnau è riuscito finalmente a ritrovare la via della rete ed ha poi saputo avere la meglio in un finale di partita insidioso, andando a battere all’overtime un avversario che nel recente passato era risultato indigesto alla squadra di Cereda.

Con alle spalle oltre due partite senza gol ed un powerplay che ha visto i suoi ingranaggi incepparsi nel momento peggiore – sono ora 18 le superiorità numeriche consecutive non sfruttate – i leventinesi hanno mostrato un buon carattere soprattutto nel rispondere al pareggio di Huguenin, giustificando da lì alla fine la vittoria in una partita comunque molto equilibrata.

Non c’è infatti troppo rammarico per aver lasciato per strada un punticino, soprattutto considerando la dinamica di una sfida che non ha mai preso una direzione precisa, ma che ha piuttosto visto le due squadre sfidarsi a viso aperto e a volte in maniera anche un po’ confusa, ma mai rinunciataria.

L’Ambrì il suo miglior momento l’ha vissuto nel periodo centrale, quando in seguito al bel gol di Kostner – che ha interrotto un digiuno di 152’19’’ – i biancoblù avevano saputo prendere in mano le redini del gioco, tenendo il puck in profondità dalle parti di Punnenovs e costruendosi anche alcune belle occasioni per raddoppiare. La più grande è capitata sul bastone di Fora, con il capitano che non ha trovato la mira giusta al rientro da una penalità, mentre nel primo periodo era stato in particolare Zwerger a rendersi minaccioso.

La linea dell’austriaco – completata da Müller e Rohrbach – è parsa perdere un po’ di efficacia nella seconda metà di gara, mentre hanno dialogato bene Flynn e Kostner, che stanno scoprendo un’intesa interessante. Qualche buona giocata l’ha poi proposta anche Horansky, ma in maniera ancora troppo incostante.

Complessivamente i leventinesi non hanno invece avuto particolari momenti di vuoto, anche se nel terzo tempo il Langnau ha approfittato del baricentro un po’ più arretrato degli ospiti per cercare con maggiore insistenza il pareggio. La manovra dei Tigers non è stata particolarmente convincente – i pericoli principali sono arrivati da Maxwell e Nilsson – ma sul secco tiro di Huguenin poco ha potuto Ciaccio, che nell’occasione è stato inavvertitamente coperto da Grassi.

La risposta più importante l’Ambrì l’ha però data proprio sull’1-1, quando anziché mostrare le incertezze di chi teme la sconfitta, ha messo un punto esclamativo sulla propria volontà di cercare la vittoria. Certo, c’è ancora del lavoro da fare come ben riassume la conclusione di Flynn nel finale – da ottima posizione, ma troppo fiacca – ma nel complesso la reazione mostrata in tempi così brevi è stata da apprezzare.

Un bello spunto di Kostner ha poi risolto la serata per i leventinesi, premiando l’attaccante italiano per essere stato non solo il migliore dei suoi nell’occasione, ma complessivamente anche in diverse delle uscite più recenti.

Portando a casa due punti – e concedendone uno agli avversari – l’Ambrì ha dunque aumentato di un minimo il divario in classifica con i Tigers, ed anche se di questi tempi osservare la graduatoria è diventata una pratica che si è quasi dimenticata, buttarci un occhio ogni tanto è un po’ come voler tornare presto alla normalità. Alla squadra di Cereda questa è ad ogni modo una vittoria che farà bene, perché anche in una stagione come questa è dal giusto carattere che si inizia a costruire una certa continuità nelle prestazioni.

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IL PROTAGONISTA

Diego Kostner: Grazie alla sua doppietta la squadra ha trovato una vittoria importante, interrompendo un lungo digiuno di reti e riuscendo nel contempo a battere finalmente il Langnau.

Per trovare la sua ultima prova da due reti bisogna tornare ai playout del 2018, ma la soddisfazione è frutto dell’ottimo lavoro già evidenziato nel corso delle più recenti uscite, in cui l’italiano è stato costantemente tra i migliori in pista.

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HIGHLIGHTS