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Ambrì Piotta

L’Ambrì Piotta è un cantiere, ma il Vitkovice è piegato per 4-3

I biancoblù hanno battuto in rimonta i cechi, ma i ragazzi di Cereda sono chiamati a un deciso passo avanti sul piano del gioco

L’Ambrì Piotta è un cantiere, ma il Vitkovice è piegato per 4-3

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AMBRÌ – VITKOVICE

4-3

(2-3, 1-0, 1-0)

Reti: 0’59 Puzic 0-1, 5’36 D’Agostini (Emmerton) 1-1, 9’53 Szturc (Krenzelok) 1-2, Lhotak (Lauper, Stucki) 2-2, 12’23 Rastislav 2-3, 39’27 Berthon (Emmerton) 3-3, 46’46 Lauper (Fora) 4-3

Note: Raiffeisen BiascArena, 680 spettatori. Arbitri Oggier, Prugger; Bürgi, Castelli
Penalità: Ambrì 10×2′ + 1×10′ (Bianchi), Vitkovice 17×2′ + 2×10′

BIASCA – A poco più di due settimane dall’esordio in campionato, l’Ambrì Piotta ha affrontato alla Raiffeisen BiascArena i cechi del Vitkovice, e Luca Cereda ha potuto per la prima volta – dopo l’esordio contro i Rockets – contare su Cory Emmerton, finora impegnato con la Nazionale canadese.

Biancoblù con qualche logico riassetto al line up visto il ritorno del centro canadese, con Zwerger e Lhotak a fargli da ali nel secondo blocco. Al fianco di Taffe c’erano ancora Lauper e D’Agostini, Hrabec e Stucki in terza con Müller al centro e Kostner a far da perno a capitan Bianchi e Berthon in quarta.

Senza Plastino ma di nuovo con Moor dopo l’amichevole disputata con i Rockets, l’Ambrì Piotta ha avuto un’entrata in materia invero piuttosto complicata, dato che da azione di ingagio offensivo il Vitkovice ha potuto sfruttare un piazzamento difensivo biancoblù alquanto disastroso quanto basilare, portandosi in vantaggio dopo soli 59”.

Per tutto il primo tempo le squadre hanno avuto diverse occasioni offensive, maturate in power play (buoni movimenti biancoblù, D’Agostini in gol e molto attivo) e sui molteplici errori di piazzamento di entrambe le compagini, statiche davanti ai portieri, soprattutto l’Ambrì e scarsamente attive nella copertura di una zona neutra molto libera.

Poco o nulla è cambiato nel periodo centrale, perlomeno dal lato tecnico, in quanto su quello fisico c’è stato un aumento degli interventi duri e scomposti, soprattutto da parte del Vitkovice, il che ha permesso all’Ambrì Piotta di giocare una moltitudine di 5 contro 3, pur cavando ben poco dal buco nonostante buone occasioni per i “soliti” Zwerger e D’Agostini, stavolta poco precisi.

I maggiori pericoli per il Vitkovice sono arrivati quando l’Ambrì ha cominciato a giocare il disco maggiormente sul portiere, producendo più occasioni che non in fase ripartenza e di costruzione nel terzo offensivo.

Le difficoltà maggiori i biancoblù le hanno vissute in costruzione del gioco, con difficoltà in uscita dal terzo sul forecheck alto e diversi passaggi andati a perdersi tra pattini e bastoni in zona neutra. In questo ambito è sembrato esserci ancora uno slegamento tra i reparti, permettendo al Vitkovice di partire spesso con la superiorità di uomini in attacco sui puntuali errori e turn over a centro ghiaccio di Bianchi e compagni.

In un Ambrì Piotta in palla fisicamente ma che deve ancora affinare gli schemi e gli automatismi (troppi i passaggi sui pattini o andati lunghi, a volte il panico in uscita dal terzo) a dare le migliori impressioni sono stati gli spunti dell’attacco, in special modo con D’Agostini – anche se spesso un po’ pasticcione – e di Zwerger, il quale potrebbe rivelarsi veramente un’ottima sorpresa.

Da rivedere anche le situazioni speciali, con un power play macchinoso e poco produttivo, con tiratori “sbagliati” e un box play attivo ma spesso troppo stretto su Conz. Deve preoccupare un po’ di più il livello della difesa, troppo contratta e attirata facilmente fuori dagli avversari che hanno trovato ampi spazi, oltre che con poche idee e slegata nell’uscita in ripartenza.

Molti gli spunti su cui lavorare per Cereda, in attesa anche di un Taffe per il momento ancora oggetto misterioso, bravo e preciso assistman in zona slot basso, ma decisamente fuori dal gioco in 5 contro 5, limitato dalla sua lentezza di pattinaggio in un hockey che Cereda vuole basare sulla velocità in ripartenza e sull’intensità.

Restano poco più di due settimane di lavoro prima del derby di inizio campionato, ad Ambrì si deve continuare a sudare.

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