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Ambrì Piotta

L’Ambrì Piotta è salvo, ora servono nuove basi per il futuro

Grazie a Hrabec e all’ultimo sigillo in carriera di Paolo Duca i biancoblù hanno mantenuto il posto di NLA, Langenthal battuto nella serie 4-0

© Andrea Branca

L’Ambrì Piotta è salvo, ora servono nuove basi per il futuro

LANGENTHAL – AMBRÌ

0-2

(0-1, 0-1, 0-0)

Reti: 4’17 Hrabec (Goi) 0-1, 39’00 Duca 0-2

Note: Schoren, 4’500 spettatori. Arbitri Eichmann, Massy; Kovacs, Wüst
Penalità: Langenthal 6×2′, Ambrì 4×2′ + 1xrigore (Stucki)

LANGENTHAL – Che liberazione, l’Ambrì Piotta è salvo! Al termine di una stagione tribolata e che in alcuni momenti poteva anche lasciar pensare al peggio, i biancoblù hanno infine trovato la quarta e decisiva vittoria contro un Langenthal che ha giocato con onore lo spareggio, ma che per questo ultimo confronto probabilmente non ne aveva più.

La sfida della Schoren è infatti stata probabilmente la meno complicata dal punto di vista puramente sportivo, con gli uomini di Dwyer capaci di uscire immediatamente dagli spogliatoi con la giusta mentalità, controllando poi per tutto il match un avversario che ha vissuto di un paio di fiammate, ma che negli ultimi venti minuti ha ammesso resa e soddisfazione per quanto fatto.

I gol che hanno deciso la sfida in favore dell’Ambrì Piotta proiettano invece la squadra leventinese già al futuro, che nasconde tante incertezze ma anche una grande voglia di ripartire, dopo un campionato da incubo e per moltissimi aspetti totalmente da dimenticare.

Si ripartirà da Paolo Duca, che il disco del 2-0 lo ha portato negli spogliatoi come ricordo della sua ultima rete, e che forse appoggerà su quella scrivania che c’è nel suo immediato futuro. Di tutto questo manca l’ufficialità, ma la via è tracciata.

I leventinesi ripartono però anche dalla segnatura decisiva di Roman Hrabec, che simboleggia quella carica che solo i giovani hanno dimostrato di poter portare sul ghiaccio, e da cui tutta la squadra ha ritrovato stimoli dopo mesi di grigiore.

Non ci si esalti troppo, il giovane ceco come i vari Trisconi, Goi e Stucki non potranno essere i fari della squadra per un intero campionato di NLA, ma è stato lampante quanto l’impegno e la voglia di lottare possa davvero fare la differenza, e per aver saputo prendersi tante responsabilità vanno elogiati. La nuova direzione sportiva punterà indubbiamente a dare valore ad aspetti del genere, e dalla prossima estate ci si aspetta che tutti abbiano una reale possibilità di conquistarsi il posto in squadra.

Per quanto concerne invece il ghiaccio vero e proprio, i biancoblù avrebbero potuto mettere già un’ipoteca sul match nel primo tempo, ma il powerplay ha nuovamente tradito la squadra di Dwyer. Ne è così nato un periodo centrale in cui è stato il Langenthal a farsi preferire, ma la rete di Paolo Duca ha definitivamente rispedito al mittente le speranze dei bernesi, che poi nel terzo periodo si sono resi pericolosi solamente con un rigore fallito da Füglister.

La serata di giovedì è finita in applausi, con il pubblico di casa fiero e soddisfatto della propria squadra, mentre il numerosissimo popolo biancoblù ha festeggiato a gran voce la permanenza di NLA.

Ora il club è chiamato ad alcune decisioni cruciali, a livello dirigenziale, di conduzione tecnica e di mercato, con la sensazione che i cambiamenti sotto la volta della Valascia saranno diversi.

Questa sera si può festeggiare una salvezza che per un club come l’Ambrì Piotta non va mai data per scontata, ma da domani sarà già tempo di rimboccarsi le maniche per garantire a questo club un futuro. Sempre lottando, ma con una linea precisa.

fattore2

L’ULTIMO URLO DEL CAPITANO: Il gol di Paolo Duca, arrivato anche un po’ contro l’andamento del gioco, è stato l’episodio che ha definitivamente fatto capire al Langenthal di non avere più possibilità di mettere in dubbio la salvezza dell’Ambrì Piotta.

I bernesi si sono battuti con onore e nelle prime tre sfide avrebbero anche potuto ottenere una o più vittorie, ma gli episodi hanno infine premiato la squadra più esperta.

In quella che con tutte le probabilità è stata l’ultima partita della carriera del capitano, Duca ha dato tutto ed era sul ghiaccio anche per l’ultimo cambio della stagione, prima di alzare le braccia al cielo ed aver salvato il “suo” Ambrì nell’ennesima battaglia.

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