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Ambrì Piotta

L’Ambrì ottiene una vittoria fondamentale, la linea è a tre punti!

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AMBRÌ – KLOTEN

5-3

(3-1, 0-1, 2-1)

Reti: 1’26 Andersson (Leone) 0-1, 1’47 Pestoni (Giroux, Trunz) 1-1, 8’27 Hall (Lauper, Chavaillaz) 2-1, 13’18 Giroux (Bouillon) 3-1, 33’51 Liniger (Leone) 3-2, 45’36 Giroux (Hall, Bouillon) 4-2, 59’17 Mueller (Andersson, Liniger) 4-3, 59’58 Giroux (Gautschi) 5-3

Note: Valascia, 4’697 spettatori. Arbitri Massy, Küng; Kaderli, Progin
Penalità: Ambrì 3×2′, Kloten 2×2′

AMBRÌ – L’Ambrì non ha mai smesso di crederci ed ora, grazie a quattro risultati positivi consecutivi e alla fondamentale vittoria di martedì sul Kloten, i biancoblù sono ad un nulla dalla linea che delimita l’accesso ai playoff! Complice la vittoria del Lugano sul Bienne, infatti, i leventinesi si ritrovano a tre sole lunghezze dall’ottavo posto, con la squadra che si sta confermando capace di esaltarsi e di alzare sensibilmente il suo livello quando trascinata dalle emozioni.

E di emozioni non ne sono certo mancate alla Valascia, dove l’Ambrì si è reso protagonista di una partita tutt’altro che perfetta, ma che ha condotto in porto con successo grazie ad un’estrema determinazione ed unione d’intenti, unita ad un killer instinct che in passato era mancato terribilmente.

Il chiaro volto della riscossa biancoblù in questo finale di stagione è Alexandre Giroux, autore contro gli aviatori di un hat trick e capace di collezionare addirittura otto reti nelle ultime quattro partite! Il top scorer biancoblù è ora il secondo miglior realizzatore del campionato con 25 gol, alle spalle solamente del bianconero Pettersson (30).

Ciò che più conta, però, è il carattere che i biancoblù hanno saputo portare in pista, elemento che negli ultimi anni era assolutamente mancato nelle sfide “da vincere assolutamente”, ma che invece venerdì ha permesso ai ragazzi di Pelletier di andare a testa bassa verso la vittoria, incuranti dei passi falsi commessi.

Non era infatti evidente reagire al gol di Andersson incassato dopo soli 86 secondi di gioco – bel gesto tecnico il suo, ma l’azione è stata propiziata da un disco malamente perso da Birbaum – così come non era facile rispondere al Kloten dopo che gli ospiti avevano letteralmente dominato il secondo tempo.

La volontà dell’Ambrì questa volta è stata più forte, sia del Kloten che degli errori individuali, ed anzi proprio da alcune individualità si è trovata la forza di reagire collettivamente. Nel giro di 21 secondi Pestoni ha messo dentro l’1-1 con un preciso backhand che ha sorpreso Schwendener, mentre qualche minuto dopo Hall ha bruciato la difesa ospite ed infilato un 2-1 di prepotenza, dopo aver sparato a lato sul primo tiro.

Un ruolo centrale lo hanno poi avuto gli special teams, a partire dal 3-1 di Giroux – bel tiro di polso e lavoro da elogiare di Hall a coprire la visuale del portiere – che si è poi ripetuto nel terzo tempo, quando ha insaccato il 4-2 nel momento più delicato dell’incontro. L’Ambrì è così stato perfetto in superiorità, mentre in boxplay non è stata incassata alcuna rete, nemmeno nel corso di un secondo tempo vissuto in trincea.

In queste situazioni si è fatto notare il giovane Lhotak, il cui contributo è buono a cinque-contro-cinque, ma diventa ottimo in boxplay. Il numero 11 sta ripagando fiducia e rinnovo con prestazioni eccellenti, che si stanno ora sommando con incoraggiante costanza.

Chi invece nella sua prima partita da “futuro ex” è apparso un po’ opaco è stato Daniel Steiner, che non ha saputo trasformare la grande voglia in giocate efficaci. Proprio da una sua leggerezza è nato il 3-2 di Liniger, che con un pregevole slapshot ha sfruttato al meglio il disco fornitogli da Leone. Gli uomini di Simpson devono però mangiarsi le unghie per aver trovato un solo gol nella seconda frazione, durante la quale si è mosso bene anche il rientrante Zurkirchen.

Alla prima uscita da un paio di mesi a questa parte, ha impiegato almeno un tempo per ritrovare le giuste sensazioni, incassando immediatamente un gol che non gli ha facilitato l’entrata in materia, soprattutto a livello mentale. Ripreso il feeling, però, si è rivisto il “vecchio” Zurkirchen, autore di una prova solida e che dovrà rivelarsi tra i protagonisti delle prossime partite se l’Ambrì vorrà rimanere attaccato alla linea.

Il fortino eretto dal numero 39 e dalla sua difesa non è crollato nemmeno nel finale, anche se Peter Mueller ha siglato il gol della speranza con uno slapshot dalla blu. Giroux ha però firmato la tripletta a porta sguarnita, chiudendo così una partita che aveva comunque visto l’Ambrì reagire nel terzo tempo, decisamente più equilibrato del secondo.

Come già successo nel derby, Pelletier ha provato a dare nuovi impulsi ai suoi cambiando le carte in tavola e portando Hall nella linea di Giroux e Pestoni, con netti ed incoraggianti risultati. Non aveva sortito invece l’effetto desiderato il timeout chiamato ad inizio periodo centrale, con l’Ambrì che sino alla sirena non è riuscito a scrollarsi di dosso la pressione di un Kloten che ha pattinato il doppio.

Come detto, però, la volontà e determinazione dei leventinesi ha fatto la differenza, unita anche alle prestazioni positive di alcuni singoli. Bouillon appare in chiara ripresa ed inizia a farsi apprezzare, mentre O’Byrne conferisce solidità e semplicità ad un reparto arretrato che per mesi ha avuto la tendenza ad andare in confusione.

Con il Bienne che appare in netto calo, la lotta per i playoff sembra profilarsi come un affare tra Friborgo, Ambrì e Kloten. Per i biancoblù vi sono motivi per essere positivi, con la squadra che pare attraversare addirittura il suo periodo di forma migliore del campionato… In fondo, quale momento migliore di questo?

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