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Ambrì Piotta

L’Ambrì lotta ma non punge, a gioire è ancora il Friborgo

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ambri

AMBRÌ – FRIBORGO

0-2

(0-0, 0-1, 0-1)

friborgo
Reti: 24’10 Kamerzin (Bykov, Plüss) 0-1, 47’00 Sprunger (Plüss, Helbling)

Note: Valascia, 5’567 spettatori. Arbitri: Rochette, Wehrli; Fluri, Müller

Penalità: Ambrì 6×2′, Friborgo 8×2′

AMBRÌ – Continua il periodo difficile dell’Ambrì Piotta che, dopo essere stato battuto nel debutto alla BCF Arena, si è arreso per la seconda volta consecutiva al Friborgo. In quella che era ritenuta come una sfida fondamentale in questa serie, i burgundi si sono imposti con il punteggio di 2-0 nonostante a fare il gioco siano stati spesso i padroni di casa, risultati però molto meno bravi a graffiare quando davvero contava.

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I biancoblù – in questa occasione senza Nordlund e con Williams ed El Assaoui di nuovo sul ghiaccio – hanno impresso un buon ritmo all’incontro sin dai primi minuti ed approfittando di alcune penalità ravvicinate hanno messo sotto gli avversari. Il gol non è però arrivato e gli ospiti hanno cosi lentamente cominciato a macinare gioco, facendosi finalmente vedere dalle parti di Zurkirchen.

Apparsi più pragmatici e diretti nel loro gioco, i dragoni si sono portati in vantaggio in maniera rocambolesca con Kamerzin in avvio di secondo periodo. Sfruttando una superiorità numerica il difensore ha scagliato un disco che, dopo aver colpito Duca, si è alzato in volo ed a palombella ha beffardamente battuto il disorientato cerbero leventinese.

Lo svantaggio ha sicuramente indispettito gli uomini di Pelletier, fin li padroni del ghiaccio ma incapaci di convertire le molte occasioni avute. La reazione è stata veemente e, nonostante qualche pasticcio ed imprecisione di troppo, le continue folate offensive di Pestoni e compagni hanno più volte costretto i romandi al fallo. Ancora una volta lo sterilissimo power play biancoblù ha però fatto cilecca, fattore che su tutto l’arco dell’incontro ha praticamente deciso la partita.

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La differenza tra una squadra già di buon livello come il Friborgo ed una novellina dei playoff come l’Ambrì sta in questi dettagli che, se gestiti in maniera ottimale, fanno la differenza tra sconfitta e vittoria. Non reagire alle provocazioni, difendere con ordine e soprattutto essere freddi quando gli avversari sbagliano sono le chiavi per avere successo nel post season e sono tutti campi in cui per ora a trionfare sono i dragoni.

Pur senza strafare, Bykov e compagni hanno colpito quando serviva, sfruttando il powerplay e limitandosi a fare solo il minimo indispensabile nel resto della sfida. Dal canto suo invece la formazione ticinese ha potuto giostrare per addirittura 16’ con l’uomo in più sul ghiaccio, spesse volte fallendo addirittura anche solo ad entrare nel terzo offensivo.

Quando poi nel terzo periodo Sprunger ha spedito in rete con un bel gesto tecnico un disco vagante a due passi dalla porta, era già tempo per i titoli di coda. Dal 47’ in avanti i leventinesi hanno infatti completamente mollato la presa, rinunciando a qualsiasi tipo di reazione.

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Al di la del risultato non è tanto il gioco a preoccupare, come detto su questo piano l’Ambrì non è inferiore al Friborgo ed anzi, spesso a condurre le danze sono proprio i ticinesi. La formazione romanda ha però dalla sua più esperienza e pragmaticità, doti che nei playoff fanno la differenza. Se a questo poi si aggiunge una gestione delle superiorità numeriche semplicemente disastrosa, è facile capire come mai il Gotteron sia avanti di due nella serie.

Al di fuori di uno Zurkirchen strepitoso – se non fosse stato per lui il passivo sarebbe stato molto più pesante -, di uno Chavaillaz estremamente propositivo e del solito caparbio Duca, sono pochi i biancoblù ad essersi distinti in questa occasione.

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Escludendo un generosissimo Noreau gli stranieri hanno deluso – nonostante Williams sia apparso un po’ in ripresa – e i leader svizzeri come Mieville e Steiner hanno fornito un apporto non sufficiente. Sintomatica in questo senso la penalità cercata ed ottenuta proprio dal 77 nel finale, che ha lasciato trasparire una grande frustrazione nonostante il suo evidente impegno.

Sotto di due match e con il prossimo atto in programma nuovamente nelle caldissima BCF Arena, è innegabile che l’avventura dell’Ambrì nei playoff si trovi già ad un pericoloso bivio. Il Friborgo sembra battibile, ma per continuare a sperare servono con grande urgenza alcuni importanti accorgimenti al gioco a partire proprio dalle situazioni di cinque contro quattro.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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