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Ambrì Piotta

L’Ambrì è finalmente costante e ordinato, Kloten battuto per 3-0

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KLOTEN – AMBRÌ

0-3

(0-1, 0-1, 0-1)

Reti: 7’36 Giroux (Aucoin) 0-1, 30’23 Lauper (Bouillon, Chavaillaz) 0-2, 48’59 Duca (Giroux, Aucoin) 0-3

Note: Kolping Arena, 4’736 spettatori. Arbitri Prugger, Vinnerborg; Huggenberger, Küng
Penalità: Kloten 5×2′, Ambrì 7×2

KLOTEN – L’Ambrì Piotta ha dovuto provarci e riprovarci per l’arco di settimane, ma finalmente il lavoro svolto e le delusioni raccolte per i troppi punti persi per strada hanno portato in quel di Kloten ad una prestazione infine costante e di buon livello su tutto l’arco dei 60 minuti.

Nelle ultime uscite, infatti, i leventinesi avevano dato prova di saper giocare un buon hockey, ma lo avevano fatto solamente balbettando e cadendo sistematicamente in momenti di vuoto pagati a carissimo prezzo.

Questo non è successo alla Kolping Arena, dove i biancoblù hanno preso in mano le redini dell’incontro sin dal primo minuto e non hanno mollato la presa sino all’ultima, che ha portato alla terza vittoria da tre punti di questo campionato, tutte ottenute oltre Gottardo.

In pista con alcune modifiche apportate da Pelletier – dentro Lhotak, Lüthi e Grieder, fuori Fuchs e Dostoinov – i biancoblù hanno giocato una delle migliori partite del campionato, questo perlomeno dal punto di vista della compattezza e dalla costanza di rendimento di tutte e quattro le linee.

L’Ambrì ha finalmente costruito il suo gioco basandolo sul pattinaggio e ponendosi quale primo obiettivo quello di far arrivare il numero maggiore possibile di puck dalle parti di Gerber… Dischi magari apparentemente innocui – come ad esempio nei primi minuti – ma pur sempre impulsi da cui poteva nascere qualcosa.

Assolutamente meritato dunque il gol dell’1-0 con cui Giroux ha aperto le danze. Il numero 10 ha fulminato Gerber dopo 7’36 con un pregevole slapshot dalla media distanza, realizzazione che si spera possa sbloccare uno sniper che nelle ultime 15 ha messo la firma solo su due gol.

Chi invece macina punti a più non posso è Adrien Lauper, capace di ottenere almeno un punto in sei delle ultime otto partite disputate. L’attaccante sta mostrando tutto il suo valore nella linea completata da Hall e Steiner, attualmente il miglior blocco offensivo della squadra, sia in termini di produzione offensiva che di mole di gioco e di “chimica” tra i suoi componenti.

Allo scoccare di metà partita Lauper ha però deciso di fare tutto da solo, rendendosi protagonista di una bella azione personale che lo ha visto far partire un polsino perfetto, dopo essersi messo nelle migliori condizioni di tirare con un bel movimento.

I biancoblù hanno così ottenuto un 2-0 meritato e che sarebbe potuto arrivare già qualche minuto prima, quando l’esuberante Stucki si era guadagnato un rigore, parato però da Gerber (che nei primi minuti del periodo centrale è stato sostituito provvisoriamente da Müller).

Contro i Flyers ha dato segnali positivi anche il powerplay, anche se solamente “a metà”. Pur non trovando il gol, il primo blocco ha finalmente dato dimostrazione di saper operare una prolungata pressione sugli avversari, facendo girare il disco ma muovendo anche i giocatori in pista, così da costringere la difesa avversaria a muoversi a sua volta e ad aprire varchi interessanti. Promettenti in questo senso alcune giocate di Steiner, posizionato sulla linea blu.

Ottimo invece il boxplay, che davvero raramente ha concesso delle chiare occasioni da rete al Kloten, questo nonostante le sette penalità rimediate nel corso della partita, alcune anche ingenue. Dove non è poi arrivata la difesa, ci ha messo sistematicamente una pezza Zurkirchen, premiato dal secondo shutout stagionale dopo un weekend che lo aveva visto concedere due gol “un po’ così” in momenti chiave contro Berna e Lugano.

In generale, comunque, l’Ambrì è apparso ordinato e concentrato, tanto che viene difficile attribuire il merito della vittoria ad alcuni giocatori in particolare, dato che la prestazione del collettivo è stata più rilevante delle giocate dei singoli. I ragazzi di Pelletier sono poi riusciti ad ottenere anche il 3-0 con capitan Duca, che ha trovato il fondo del sacco per la seconda volta in stagione dopo oltre due mesi di assenza dal tabellino dei marcatori.

I leventinesi hanno condotto in porto una vittoria “pulita”, che permette loro di avvicinarsi alla linea – i punti da recuperare sono poi solo cinque… – e nel contempo di sfatare il tabù della Kolping Arena, pista storicamente ostica.

Con questa iniezione di fiducia l’Ambrì potrebbe rilevarsi essere in un momento più positivo di quel che si creda, visto che la truppa di Pelletier ha comunque ottenuto punti in cinque delle ultime sette partite disputate. Avanti dunque guardando già al weekend, con le sfide contro Zugo alla Valascia e a Bienne che potrebbero riservare altre soddisfazioni.

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