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Ambrì Piotta

L’Ambrì crolla a Langnau, la Ilfis si trasforma in un incubo

La squadra di Cereda aveva saputo girare la sfida, ma l’assetto è sempre apparso traballante. Tanti errori in copertura nella peggior prestazione dell’anno

L’Ambrì crolla a Langnau, la Ilfis si trasforma in un incubo

LANGNAU – AMBRÌ

9-4

(2-1, 4-3, 3-0)

Reti: 1’58 Koistinen (Gustafsson, Erkinjuntti) 1-0, 3’54 Neukom (Berger) 2-0, 16’33 Zwerger (Guggisberg, Plastino) 2-1, 21’11 Kuonen (Huguenin, Neukom) 3-1, 23’46 Kostner (Bianchi) 3-2, 26’55 D’Agostini (Kubalik, Emmerton) 3-3, 27’28 Kubalik (Müller, Zwerger) 3-4, 30’47 Berger (Gustafsson, Punnenovs) 4-4, 35’21 Berger (Seydoux) 5-4, 39’04 Gagnon (Erkinjuntti, Gustafsson) 6-4, 41’20 Thuresson (Huguenin, Erkinjuntti) 7-4, 42’18 Gustafsson (Erkinjuntti) 8-4, 44’26 Erkinjuntti (Gagnon, Huguenin) 9-4

Note: Ilfis, 6’000 spettatori. Arbitri Prugger, Stricker; Fluri, Gurtner
Penalità: Langnau 3×2′ + 1×5′ + 1×20′ (Koistinen), Ambrì 6×2′

LANGNAU – È una sconfitta pesantissima quella incassata dall’Ambrì Piotta sul ghiaccio dell’avversario diretto Langnau, e non solamente per un risultato di 9-4 che è andato a punire una squadra biancoblù sin troppo disattenta per poter sperare in un esito diverso.

La truppa di Cereda non è infatti mai apparsa realmente pronta a giocare una sfida da cui ci si attendevano indicazioni significative, ed ha finito per andare completamente fuori strada dopo aver iniziato a sbandare pericolosamente già nelle primissime battute della contesa.

Ai leventinesi va dato atto di aver mostrato carattere ad inizio periodo centrale, quando al 3-1 di Kuonen ha fatto seguito il gol in shorthand di Kostner e le due segnature in powerplay che hanno girato la contesa, ma i minuti in cui i biancoblù sono stati realmente in controllo delle iniziative si possono contare sulle dita di una mano.

Evidenziare come il secondo tempo sia stato decisivo è praticamente scontato. Passati in vantaggio per 4-3 grazie alle reti di D’Agostini e Kubalik nel breve volgere di 32 secondi, l’Ambrì ha avuto l’opportunità di dare un’inerzia ben diversa alla partita con una nuova superiorità di due interi minuti a 5-contro-3, ma in quella circostanza gli ospiti non sono riusciti a battere nuovamente Punnenovs, ed il momentum è velocemente sfuggito loro di mano.

Nel “momento di follia” dei Tigers, che hanno rimediato in tre minuti ben 29 minuti di penalità (5 minuti e penalità di partita a Koistinen, più altre due sanzioni minori), gli uomini di Cereda sono riusciti a ribaltare il risultato, ma la gestione degli attimi immediatamente successivi è stata disastrosa.

Superato l’ultimo boxplay, il Langnau ha rispedito al mittente la rimonta grazie alla doppietta di capitan Pascal Berger, a cui ha fatto seguito il 6-4 di Gagnon in powerplay che ha di fatto chiuso la partita.

Il tutto non è però arrivato in maniera imprevedibile, visto che la squadra di Cereda per tutto il corso dell’incontro ha evidenziato delle gravi lacune a livello di posizionamento e copertura difensiva, con il Langnau che non si è fatto pregare a sfruttare gli ampi spazi concessi davanti ad un Conz tutt’altro che perfetto ma anche lasciato troppo spesso solo.

Cereda queste difficoltà deve averle fiutate già nel primo tempo, iniziato nuovamente da incubo con due reti incassate in meno di quattro minuti, che hanno costretto il coach a chiamare immediatamente il timeout. L’Ambrì però la solidità per uscire vincenti da una serata del genere non l’ha mai ritrovata, e verosimilmente è proprio questo aspetto a rappresentare la sconfitta più grande, ovvero il fatto di non aver saputo compattarsi e giocare una partita “stretta” contro un avversario a cui bisognava mandare un messaggio.

Sul fronte offensivo i biancoblù possono lamentare un po’ di sfortuna, visto che in ben tre circostanze i ferri della porta hanno salvato Punnenovs, ma rimane comunque chiaro che non è giocando partite così “allegre” che l’Ambrì può avere successo.

Praticamente inutile il terzo tempo, iniziato con il gol di Thuresson a spazzare via ogni velleità di rimonta ospite, mentre l’ottava segnatura di Gustafsson ha nuovamente evidenziato quelle falle difensive che hanno fatto affondare il vascello biancoblù. Comprensibile che Conz a quel punto ne abbia avuto abbastanza, decidendo di ritornare arrabbiatissimo negli spogliatoi.

Luca Cereda – che alla Ilfis ha riproposto la stessa formazione di venerdì, girando però Lhotak ai Rockets e richiamando Mazzolini – avrà dunque di che riflettere dopo un weekend da cui si credeva l’Ambrì potesse uscirne con qualche punto importante.

La ricerca della continuità, soprattutto a livello mentale, rimane d’attualità in casa biancoblù, a maggior ragione dopo una prestazione come quella di Langnau. Il bilancio di cinque sconfitte nelle ultime sei partite ha creato una prima piccola scissione tra le ultime due della classe ed il terzetto formato da Losanna, Ginevra e Langnau, che devono oltre tutto recuperare una partita nei confronti dei leventinesi.

Luca Cereda avrà ora a disposizione un’intera settimana per cercare di sistemare ciò che non è funzionato nel weekend, con in particolare delle lacune a livello di intensità e concentrazione che nelle due uscite più recenti hanno fatto un passo indietro. Nel recente passato si è visto cosa è in grado di fare la miglior versione di questo Ambrì, ma in qualche circostanza di troppo il gruppo sembra scricchiolare a livello mentale, con tutte le conseguenze del caso.


IL PROTAGONISTA

Antti Erkinjunttiil top scorer dei Tigers ha vissuto una serata da protagonista, ed è stato costantemente al centro della manovra dei suoi.

Autore di un gol e ben quattro assist, ha formato una prima linea micidiale con Gagnon e Thuresson, che l’allegra retroguardia biancoblù raramente è riuscita a contenere.

 


HIGHLIGHTS

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