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Ambrì Piotta

L’Ambrì cambia volto e ottiene una spettacolare vittoria

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AMBRÌ – Ha davvero fatto vivere ogni sorta di emozioni ai suoi tifosi questo Ambrì Piotta, sabato sera a Rapperswil protagonista di una partita non entusiasmante ma comunque vincente, e domenica pomeriggio capace di regalare agli oltre 6’100 della Valascia un incontro spettacolare ed emozionante per tutti i 60 minuti.

L’hockey proposto dai biancoblù e da un ritrovato Berna – 8 vittorie nelle ultime 9 partite dopo il cambio di allenatore – ha infatti strappato applausi e sorrisi, grazie ad un ritmo spesso forsennato, spunti offensivi di pregevole tecnica, ed in generale grazie a due squadre in pista per giocarsi la partita a viso aperto.

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Serge Pelletier ha mandato in pista sostanzialmente la stessa formazione che poche ore prima aveva saputo piegare con il risultato minimo i Lakers, schierando però in porta Zurkirchen e tornando a dare una possibilità ad El Assaoui dopo alcuni turni di “punizione” per un impegno in allenamento non sempre soddisfacente.

La dimostrazione che l’Ambrì fosse una squadra ritrovata nel gioco la si è avuta sin dal primo powerplay, fase giocata in maniera decisamente migliore rispetto alle ultime uscite. I biancoblù domenica hanno infatti ritrovato il pallino del loro sistema, che attinge in maniera importante anche dalla fiducia e dalla carica adrenalinica che vanno a generare le buone occasioni da rete create, indipendentemente dal fatto che le si sfrutti o meno.

I leventinesi hanno infatti bisogno di creare per riuscire a creare ancora di più e, nell’occasione, il palo pieno di Giroux dopo qualche minuto ha indicato la via verso la porta di Bührer. Il top scorer è poi tornato a stuzzicare la difesa ospite con una strepitosa finta in contropiede, ed in generale nella prima parte di gara è tornato ad evidenziare quella pericolosità che assolutamente gli era mancata la sera prima.

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L’ottimo primo tempo dell’Ambrì è sfociato nel gol del vantaggio messo a segno dal giovane Lhotak, autore della sua seconda rete in NLA, dopo al primissima ottenuta a Zurigo. Bella la deviazione nello slot dopo tiro di Grassi, che ha permesso ai compagni di impostare una partita caratterizzata da solidità e regolarità cambio dopo cambio, con solo pochi e sporadici svarioni.

Il Berna, dal canto suo, è dovuto scendere a patti con un Ambrì davvero ben organizzato e capace di confermarsi arrembante anche nel periodo centrale, quando Pestoni – slapshot al cospetto di Bührer – e Steiner – disco ballonzolante a porta sguarnita – non sono riusciti ad ottenere il gol del probabile KO. Già, perché nel frattempo una strepitosa azione alimentata da un bel passaggio di Noreau e conclusa in rete da Reichert aveva fatto esplodere nuovamente la Valascia.

Come logica vuole, condurre in porto la vittoria contro un Berna in forma smagliante non poteva essere così facile, ed ecco dunque che gli orsi sono tornati in partita nel corso degli ultimi 20 minuti. All’Ambrì non si può fare una colpa di aver subito la reazione ospite, tanto logica quanto comprensibile, anche se bisogna però ammettere che i biancoblù sono tornati sul ghiaccio per l’ultimo tempo sin troppo molli e poco concentrati, regalando agli attaccanti avversari dischi che sarebbe stato meglio spazzare il più lontano possibile.

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I giocatori di casa devono però essersi immediatamente resi conto della situazione perché, dopo il 2-1 messo a segno da Gardner, l’Ambrì è tornato a gestire gli attacchi degli orsi con maggiore lucidità e determinazione, superando indenni anche una delicatissima fase di boxplay, arrivata solo pochi secondi dopo la prima rete ospite.

Nel finale la squadra allenata da Lars Leuenberger si è sbilanciata alla ricerca del pareggio, prestando il fianco ai contropiedi di Schlagenhauf e Pestoni, che non sono però riusciti a chiudere la partita. Ci ha così pensato il più storico degli ex, Marc Reichert, a fissare definitivamente lo score sul 3-1, insaccando a porta vuota ad 11 secondi dal termine.

Non si può inoltre non sottolineare la prestazione strepitosa di Sandro Zurkirchen, sicuro e reattivo per tutto il corso della partita ed autore anche di alcune parate da “highlight reel” che hanno strappato cori ed applausi.

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È apparso in leggera ripresa anche Jason Williams che, soprattutto in powerplay, ha saputo trovare alcune giocate sicuramente pericolose. Purtroppo uno svarione in fase d’impostazione molto pericoloso lo dobbiamo appuntare sul suo conto, ma rispetto alle ultime uscite sicuramente il numero 29 ha evidenziato dei miglioramenti.

Al termine della partita a migliorare per l’Ambrì è stata anche la classifica, che vede ora i leventinesi addirittura al secondo posto con 62 punti, risultato vertiginoso che in valle non veniva raggiunto a metà dicembre dalla storica stagione 1998/99. I ragazzi di Pelletier ora non dovranno fare altro che confermarsi nuovamente lunedì prossimo contro il Bienne, così da regalare a tutto l’ambiente un Natale al di sopra di ogni più rosea aspettativa.

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