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Ambrì Piotta

L’Ambrì batte la capolista Berna e trova la seconda vittoria di fila

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AMBRÌ – BERNA

5-4

(1-1, 1-2, 3-1)

Reti: 10’35 Moser (Bertschy, Ritchie) 0-1, 11’01 Stucki (Bianchi, Gautschi) 1-1, 29’06 Lauper 2-1, 33’02 Bertschy (Joensuu, Blum) 2-2, 33’36 Moser (Gardner, Rüfenacht) 2-3, 40’38 Giroux (Fuchs) 3-3, 40’45 Plüss (Pascal Berger, Alain Berger) 3-4, 44’13 Steiner (Chavaillaz) 4-4, 53’23 Giroux (Pestoni) 5-4

Note: Valascia, 4’786 spettatori. Arbitri Massy, Wehrli; Borga, Bürgi
Penalità: Ambrì 2×2′ + 1×5′ + 1×20′, Berna 6×2’+ 1×5′ + 1×20′

AMBRÌ – La strada che porta ai playoff per l’Ambrì Piotta è ancora terribilmente in salita e irta di fin troppi ostacoli per essere percorsa sino alla fine, ma i biancoblù ce la stanno veramente mettendo tutta per racimolare il maggior numero di punti possibili in questo finale di stagione.

Ne è un chiaro esempio la vittoria ottenuta sul Berna, arrivata al termine di una partita pazza e piacevole da seguire, con le due squadre che hanno regalato ai 4’786 presenti alla Valascia uno spettacolo che ha saputo entusiasmare e strappare applausi, seppur in alcuni frangenti l’ordine ed il rigore tattico sono decisamente venuti meno.

I biancoblù – sempre privi di Aucoin, Grassi, Schlagenhauf, Grieder e con Masalskis e Zgraggen in sovrannumero – sono stati capaci sia del meglio che del peggio, ma in definitiva sono riusciti a trovare le risorse per risolvere a loro favore una tipologia di incontro che troppe volte nel recente passato era sfuggito di mano.

Ciò che probabilmente più importa è però che l’Ambrì ha mostrato carattere, e ne ha mostrato da vendere. Basti pensare alle tre volte in cui i biancoblù hanno recuperato nel risultato dopo essere stati in svantaggio, oppure alla scazzottata di capitan Duca a difesa del suo portiere, oppure ancora ad un Giroux capace ci segnare una doppietta dopo aver sbagliato diverse clamorose occasioni nei primi due tempi. Tutti segnali che permettono di essere positivi per l’immediato futuro, sia in vista del derby di domenica, sia guardando più in là.

Il primo fattore a cui hanno dovuto reagire i biancoblù è però stato il powerplay, con addirittura tre occasioni di giostrare in superiorità nei primi otto minuti di gioco, durante i quali è arrivata però più frustrazione che tiri in porta. Bührer non ha infatti dovuto superarsi e, quando Simon Moser ha insaccato l’1-0 praticamente alla prima puntata offensiva – da rivedere però un intervento sospetto di Bertschy su Chavaillaz – ecco che si poteva pensare alla classica serata storta.

Il Berna, nonostante fosse ancora privo di Kobasew ed Holloway, ha infatti evidenziato la capacità di punire ad ogni distrazione, sia con l’indiavolato Plüss, sia sull’arco di tutti i blocchi offensivi. Incassata la rete, la reazione è però arrivata dopo soli 26 secondi, con Stucki che ha festeggiato il rinnovo contrattuale segnando con un bel tiro, sul quale il portiere bernese ha forse qualche colpa.

Con Dostoinov penalizzato è poi arrivato, all’altezza di metà incontro, il gol in shorthand di Lauper, capace di scatenare l’entusiasmo della Valascia. L’Ambrì dal punto di vista mentale e della concentrazione dimostra però di avere ancora parecchie lacune, visto che in soli 34 secondi il Berna è riuscito a girare il match grazie ai gol di Bertschy e Moser, che hanno costretto Pelletier a chiamare il timeout per fermare l’emorragia.

Il fatto di farsi trascinare dagli eventi è stato un tratto caratteristico della squadra leventinese per tutto il corso della stagione, questo sia nel bene – l’adrenalina permette alla squadra di innalzare sensibilmente il suo livello – sia soprattutto nel male, con partite gettate al vento in pochi attimi o in momenti chiave.

Ecco che allora, per la seconda volta, il tabellino ha fatto registrare due centri a pochissimi secondi di distanza, nell’occasione solamente sette! Al 40’38 Giroux si è fatto perdonare per diverse occasioni sprecate, soprattutto a fine periodo centrale, aggirando velocemente la porta avversaria ed insaccando poi il 3-3. Un attimo più tardi, praticamente da metà pista e con una sorta di appoggio, il veterano Martin Plüss ha colto impreparato Flückiger, che si è lasciato sfuggire maldestramente il puck alle sue spalle.

L’errore poteva risultare addirittura fatale nell’economia della partita, ma è stato fortunatamente minimizzato dalla rimonta operata dai compagni. Questo non cambia però il giudizio su Flückiger, autore di una solida partita, soprattutto considerando il lungo periodo di inattività e la fondamentale parata effettuata a quattro secondi dalla terza sirena, che di fatto compensa l’errore precedente.

Il powerplay, nel frattempo, è continuato ed essere il tallone d’Achille dei padroni di casa, che hanno prodotto poco o nulla con l’uomo in più. Non a caso, infatti, per riuscire a sfruttare una superiorità ci ha dovuto pensare un passaggio illuminante di Chavaillaz, che ha tagliato in due la difesa del Berna e permesso a Steiner di presentarsi tutto solo davanti a Bührer. Il numero 77 non ci ha poi pensato due volte ed ha messo la firma sul 4-4.

Il top scorer Giroux, dopo aver segnato il suo gol numero 75 in NLA, si è tolto lo sfizio di ottenere la seconda doppietta consecutiva – la quinta in campionato, contando anche quelle sfociate in “hat trick” – consegnando così ai suoi tre punti che proiettano provvisoriamente l’Ambrì Piotta al nono posto.

Negli ultimi intensissimi secondi i biancoblù hanno infatti saputo resistere, nonostante Guy Boucher abbia richiamato in panchina Bührer, mentre Hall aveva rimediato una penalità per ritardo di gioco. Con il miglior centro della squadra – in fase difensiva in particolare – non disponibile, da notare la decisione da parte di Pelletier di mandare Lhotak in pista.

Ottima in proiezione la decisione di rinnovare sia con lui che con Stucki, mentre per quel che concerne Gautschi forse un nuovo impegno di tre anni appare eccessivo. È però anche vero che il mercato dei difensori svizzeri è estremamente complicato, soprattutto con poche risorse a disposizione. In retrovia hanno inoltre giocato una discreta partita O’Byrne e Bouillon, mentre Trunz si è reso protagonista di qualche errore di troppo, su tutti la mancata copertura sul 2-2 di Bertschy.

In questo senso Zgraggen scalpita in tribuna, ma anche per il derby Pelletier si affiderà agli stessi otto difensori visti all’opera venerdì. Sul fronte offensivo positiva la prova di Fuchs, mentre è sembrato un po’ sotto tono Pestoni, che si è però distinto con un paio di giocate delle sue.

Con questa vittoria l’Ambrì lancia dunque al meglio il derby di domenica, che promette spettacolo, anche considerando che entrambe le squadre dovrebbero arrivare la match in una buona forma fisica. I biancoblù potranno riposare nella giornata di sabato, mentre il Lugano non scende in pista da martedì.

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