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Ambrì Piotta

L’Ambrì batte il Ginevra ai rigori e completa un weekend da 5 punti

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AMBRÌ – GINEVRA

3-2

(2-0, 0-1, 0-1)

Reti: 5’27 Hall (Birbaum, Bianchi) 1-0, 7’10 Grassi (Dostoinov, Kinrade) 2-0, 27’24 Taylor Pyatt (Tom Pyatt, Antonietti) 2-1, 55’20 Simek (Picard, Tom Pyatt)

Rigori: Giroux, Tom Pyatt, Steiner, Romy, Giroux

Note: Valascia, 6’062 spettatori. Arbitri Stricker, Wehrli; Mauron, Rohrer
Penalità: Ambrì 4×2′, Ginevra 7×2′

AMBRÌ – L’Ambrì Piotta in questo inizio di stagione è chiamato a resistere e a stringere i denti, con l’obiettivo di superare nel miglior modo possibile un periodo caratterizzato da infortuni di peso, dalla ricerca fondamentale del difensore straniero che completerà la rosa, e dalle prestazioni di alcuni giocatori chiave che ancora tardano ad arrivare.

Ciò che non tarda ad arrivare, però, sono i punti, che danno a giocatori e staff tecnico modo di respirare e lavorare con un po’ più di serenità, questo nonostante anche il gioco espresso sabato sera alla Valascia evidenzi qualche aspetto di troppo ancora da sistemare.

È scontato in questo senso partire dal powerplay, nuovamente a secco nonostante le tante opportunità avute – e guadagnate, perché diverse volte il Ginevra al fallo è stato costretto – con l’Ambrì che ha avuto la dimostrazione di quanto il gioco con l’uomo in più sia importante proprio dai loro avversari. Gli uomini di McSorley hanno infatti segnato entrambe le loro reti in superiorità numerica, cosa che ai biancoblù sarebbe bastata fare probabilmente una sola volta nel periodo centrale per ipotecare seriamente il match.

Per la seconda volta in campionato con Flückiger tra i pali sin dal primo minuto, Pelletier ha mescolato un po’ le carte nonostante la vittoria di venerdì a Bienne. Importante in questo senso lo spostamento di Lauper in prima linea, mentre Bianchi è andato a dare man forte nel secondo blocco, relegando Lhotak a tredicesimo attaccante e capitan Duca in quarta linea. In difesa dentro Zgraggen al posto di Grieder.

Le nuove combinazioni sono apparse efficaci durante il corso del primo tempo, decisamente il migliore giocato dall’Ambrì Piotta, alimentato anche da due reti trovate in rapida successione. Al 5’27 Hall si è confermato giocatore preziosissimo, vincendo un ingaggio offensivo e piazzandosi poi immediatamente nello slot, trovando una deviazione perfetta che ha fatto secco il debuttante Robert Mayer.

Nemmeno due minuti più tardi i leventinesi hanno raddoppiato grazie all’energia sprigionata da Grassi, anche sabato tra i migliori dei suoi. Il numero 12 ha aggirato la gabbia, si è liberato di un ginevrino con un pregevole gioco di bastone, e ha poi completato l’opera insaccando il 2-0.

I problemi per l’Ambrì Piotta erano però dietro l’angolo, e da ricollegare ad un calo fisico e di pattinaggio piuttosto netto, il tutto unito ad un Ginevra – ne va dato atto – che ha continuato a macinare gioco a testa basta senza dare cenni di resa. Il rammarico sta nel non aver segnato la terza rete nel periodo centrale, durante il quale i biancoblù hanno potuto usufruire di ben quattro powerplay.

L’unica arma in superiorità al momento pare però essere lo slapshot di Giroux, diventato prevedibile e che evidenzia una cerca mancanza di fantasia. L’assenza di Pestoni sicuramente non aiuta, ma ci si attende molta più vivacità da Aucoin, che al posto di dare impulsi alla manovra pare addirittura rallentarla. Un po’ meglio il gioco del numero 29 in cinque-contro-cinque, ma da lui ci si aspetta ben altro, ed anche in tempi piuttosto brevi.

Chi invece si è comportato addirittura meglio di quanto ci si potesse aspettare è stato Flückiger, apparso calmo e in posizione durante tutto il corso del match. Per lui – alla prima partita alla Valascia – non si trattava di un match facile da affrontare, considerando un avversario come il Ginevra che basa il suo attacco sul traffico davanti alla porta nel tentativo di generare deviazioni, rebound e gol in mischia… Insomma, un incubo per un portiere!

La squadra di McSorley si è comunque meritata i due gol messi a segno, arrivati al termine di fette di partita in cui il Ginevra ha saputo mettere sotto senza giri di parole i padroni di casa. Il 2-1 è caduto al 27’24 per mano di Taylor Pyatt, mentre il pareggio è arrivato a meno di cinque minuti dalla terza sirena con Simek, rimandando l’appuntamento con i primi tre punti alla Valascia.

In Valle un abbonamento costante lo si è invece avuto con supplementari e rigori, con tutti gli incontri sinora giocati in casa dall’Ambrì che sono terminati oltre i tempi regolamentari. Se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, dunque, questo significa che imporsi alla Valascia non è facile per nessuno.

Per rompere l’equilibrio ci sono dunque voluti gli shootout, anche se nel finale di terzo tempo Giroux ha avuto sul bastone il disco della vittoria, mentre nell’overtime Simek ha goffamente vanificato un tre-contro-zero inciampando su se stesso. Per la seconda volta nel giro di 24 ore Giroux si è eretto a protagonista, superando Mayer in due occasioni e regalando il secondo punto in palio all’Ambrì Piotta. Per i biancoblù a bersaglio anche Steiner, mentre sull’altro fronte erano riusciti nell’esercizio solo Tom Pyatt e Romy.

L’Ambrì ha così concluso un ottimo weekend a livello “matematico” con un bottino di cinque punti, conquistati in un quadro generale in cui la squadra biancoblù ancora non convince. Traducendo, i leventinesi hanno tanto potenziale inespresso, che si spera possa esplodere mentre i punti continuano comunque ad arrivare.

Come detto, Aucoin può e deve assolutamente dare di più. Kinrade ha invece giocato la sua peggior partita in biancoblù, commettendo troppi errori in fase di impostazione, di copertura ed anche in powerplay, dove è apparso poco a suo agio sulla blu. Un impatto maggiore lo dovrà avere anche Dostoinov, sicuramente volenteroso ma ancora poco incisivo.

Si è invece immediatamente sentita la presenza di Elias Bianchi, bravo già a Bienne ad entrare subito nel ritmo dopo l’infortunio e a metterci il fisico come suo solito. Già menzionato Grassi, buona anche la prestazione di Kobach, che il suo compito lo porta sempre a termine senza tirarsi indietro.

L’Ambrì può comunque essere fiero per aver stretto i denti ed aver trovato comunque il modo di vincere due partite in cui ci sono stati diversi passaggi a vuoto. Il fatto di aver comunque ottenuto punti importanti – sono quattro i risultati utili consecutivi – consente di essere positivi, considerando anche l’assenza di pedine importanti come Pestoni e Gautschi.

L’occasione per ottenere la prima vittoria piena alla Valascia arriverà già martedì, quando il Rapperswil farà visita ai biancoblù.


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