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La Svizzera parte bene ma poi lascia strada alla Russia

Gli elvetici concludono il torneo con due vittorie e una sconfitta di fronte alla Russia. Tra gioco e convocati molte le cose egregie, segnali positivi dagli esordienti

(PPR/Alexandra Wey)

La Svizzera parte bene ma poi lascia strada alla Russia

SVIZZERA – RUSSIA

2-4

(2-1, 0-1, 0-2)

Reti: 2’11 Ilyin (Rafikov, Kayumov) 0-,1 11’54 Karrer (Riat) 1-1, 17’05 Bertschy (Kreis) 2-1, 31’16 Zemchyonok (Tkachyov) 2-2, 43’20 Abrosimov (Chibisov, Prokhorkin) 2-3, 51’38 Yudin (Prokhorkin, Rafikov) 2-4

Note: Krefeld, Königspalast
Penalità: Svizzera 8×2′ + 1×20′ + 1xrigore, Russia 5×2′ + 1×10′ + 1×20′

KREFELD – Svizzera sconfitta nell’ultimo impegno di Deutschland Cup, dopo le due vittorie di misura su Slovacchia e Germania i rossocrociati hanno dovuto cedere il passo alla Russia.

La selezione di Ilya Vorobyov, una delle due nazionali russe impegnate sul fronte europeo, si è imposta sulla Svizzera dopo un match intenso e combattuto, la cui decisione è arrivata solo nel periodo conclusivo.

La squadra di Patrick Fischer, senza Fora ma con in più Karrer in difesa, Senn in porta al posto di Flüeler, Walser al centro del terzo blocco a scapito di Albrecht e infine il rientro di Pestoni per rinunciare a Martschini e Simion.

Inizio di gara esattamente simile a come ci aveva abituato la Svizzera, con spinta e tanto forecheck, ma anche con qualche fallo figlio della foga che avrebbe potuto compromettere il buon inizio della contesa. Infatti è stata la Russia a passare per prima con Ilyin ma i rossocrociati non hanno perso il filo del discorso continuando a proporre il proprio gioco.

© SIHF Twitter

Dapprima Karrer in mischia durante un power play e poi Bertschy (tra i più in forma della Svizzera nell’intero torneo) con un preciso tiro dallo slot hanno ribaltato la sfida, in un bel primo tempo che ha visto Senn opporsi a un rigore causato da Frick.

L’intensità di pattinaggio non è però bastata, i russi hanno puntato sulla fisicità e la rapidità d’esecuzione e questo ha un po’ stracciato i piani elvetici. Il pareggio è arrivato in maniera quasi naturale per la Russia grazie a Zemchyonok a metà incontro, durante un periodo centrale molto più spezzettato e ricco di penalità.

La selezione di Vorobyov ha fatto poi la differenza definitiva nel periodo conclusivo, grazie alle reti di Abrosimov in power play al 43′ e di Yudin al 51′, inutile il forcing finale senza portiere per una Svizzera che è sembrata priva di freschezza col passare dei minuti.

Con un bilancio di due vittorie e una sconfitta, la Deutschland Cup 2018 può ritenersi conclusa positivamente dalla selezione di Patrick Fischer, non solo per i risultati ma anche per quanto si è visto sul piano del gioco e dalle risposte date dai convocati.

Sicuramente da sottolineare le prestazioni dei vari Bertschy, Herren e Pestoni sul fronte offenisivo, così come quelle di Kreis e del giovane Karrer in difesa. Se questo torneo doveva dare i primi spunti a Fischer con convocati giovani e neofiti, si può dire che un po’ di carne al fuoco è stata messa, con qualche pezzo piuttosto interessante in ottica futura.


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