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La Svizzera batte la Bielorussia e conquista l’Arosa Challenge

svizzera
SVIZZERA – BIELORUSSIA

3-2

(0-0, 1-2, 2-0)

bielorussia
Reti: 27’03 Moser (Bertschy) 1-0, 29’42 Razvadovski (Drozd) 1-1, 38’21 Andryushchenko (Yefimenko) 1-2, 44’58 Pestoni (Von Gunten) 2-2, 55’14 Hollenstein 3-2

Note: Arosa, 2’500 spettatori. Arbitri Vinnerborg, Wehrli; Ambrosetti, Wust
Penalità: Svizzera 5×2′, Bielorussia 5×2′

AROSA – La Svizzera ha concluso da imbattuta la sua avventura all’Arosa Challenge, superando nella “finale” la Bielorussia con il risultato di 3-2.

Glen Hanlon per contrastare la sua ex squadra – aveva allenato la selezione dal 2006 al 2014 – ha mandato in pista una formazione con diverse modifiche rispetto a venerdì. Tra i pali è stato schierato Flüeler, mentre Ambühl e Hofmann sono stati rimandati a casa come da accordi con il Davos. Non impiegato nemmeno Martschini, mentre a “debuttare” ad Arosa sono stati Haas, Bertschy e Künzle.

Il match era iniziato con un primo tempo che non ha certo brillato per le emozioni fatte registrare in fase offensiva. Dopo 20 minuti di gioco, infatti, sono state davvero poche le occasioni da rete su entrambe i fronti, con la migliore opportunità per la Svizzera che si è verificata dopo un paio di minuti, quando Blindenbacher si era ritrovato in ottima posizione nello slot per andare al tiro.


(© Berend Stettler)

Superato un powerplay in cui il solo pericolo è arrivato da un appoggio interessante di Pestoni, i rossocrociati hanno comunque sempre dato la sensazione di poter controllare il match. Rappresentativa la seconda fare di periodo, quando gli elvetici si sono trovati in boxplay per quattro minuti consecutivi, durante i quali la Bielorussia non ha però praticamente trovato alcun tiro. L’ottimo boxplay si è poi confermato anche nei minuti finali del periodo iniziale.

Il match si è fortunatamente vivacizzato nel periodo centrale, con la Bielorussia che con il passare dei minuti ha iniziato a spingere e a mettere in difficoltà la Svizzera. L’aggressività degli avversari ha creato qualche difficoltà di troppo agli uomini di Hanlon, che sono però riusciti a trovare il vantaggio con Moser proprio nel miglior momento bielorusso.

Approfittando del colpo al morale inflitto agli avversari, la Svizzera si è costruita alcune interessanti occasioni per raddoppiare, in particolar modo a metà partita, quando Pestoni ha ribadito a più riprese il puck verso la rete, ma ha sempre trovato pronto Stephan Goryachevskikh.

Ripreso il filo del discorso, la Bielorussia ha però ripreso a macinare gioco, trovando in contropiede il meritato pareggio con Razvadovski. Un po’ sfortunato invece l’episodio che ha portato al 2-1 ospite al 38’21, con Walker che ha mancato una buona occasione per andare al tiro e Andryuschcenko che ha concretizzato con un tocco nello slot sul ribaltamento di fronte.

Gli svizzeri non si sono però dati per vinti e nel terzo tempo sono tornati sul ghiaccio determinati a ribaltare le sorti della contesa. Premiato alla fine del match quale miglior giocatore in pista, Inti Pestoni ha trovato il secondo gol in altrettante partite in fase di powerplay, insaccando il puck del 2-2 dopo averci provato e riprovato nelle fasi immediatamente precedenti.

Le occasioni per ottenere il game winning goal si sono poi susseguite, grazie anche ad alcuni falli commessi dai bielorussi che hanno spianato la strada alla Svizzera. Già vicinissimi al gol con Hollenstein, in powerplay l’attaccante degli aviatori ha trovato anche sabato la giocata decisiva, pur approfittando di un autogol avversario dopo disco messo in mezzo da dietro la porta.

Nel finale la Svizzera ha poi controllato piuttosto agevolmente, regalando così il primo successo in un torneo ufficiale a coach Glen Hanlon, che da qui può ora iniziare a preparare al meglio i prossimi impegni, previsti per inizio febbraio contro Germania e Slovacchia.

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