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Ambrì Piotta

Kostner: “All’inizio troppo rispetto per lo Zugo, ma poi ce la siamo giocata con le nostre basi”

L’attaccante è andato subito in gol: “La nostra linea oramai si trova a memoria e sappiamo il ruolo che abbiamo. A Rapperswil dovremo aggredire subito gli avversari, partendo dai punti positivi di venerdì”

AMBRÌ – Terzo debutto stagionale per l’Ambrì Piotta e sconfitta per 4-3 contro lo Zugo. Eppure è terminata tra gli applausi della Valascia la prima di campionato per una squadra che, fatta eccezione per un primo tempo da dimenticare, ha dato del filo da torcere ai vice campioni svizzeri sino alla fine.

Primo tempo da dimenticare, dicevamo, in cui lo Zugo ha portato sul ghiaccio una quantità impressionante di energia mentre i leventinesi hanno assistito impotenti al monologo ospite. Poi, la svolta. Dal secondo tempo è iniziata una nuova partita e a fare capolino sul ghiaccio – per il sollievo dei 5’611 accorsi – è stato il “solito” Ambrì, quello forgiato da Luca Cereda.

“L’approccio alla partita non è stato positivo”, ha ammesso Diego Kostner, premiato quale miglior giocatore in pista e autore al 41’ della rete del momentaneo pareggio. “Abbiamo avuto troppo rispetto per i nostri avversari e questo ci ha frenato, impedendoci di aggredirli come avremmo dovuto. Dal secondo tempo però abbiamo cambiato registro. Siamo riusciti a metterli sotto pressione e lentamente anche il forecheck è tornato a funzionare. Abbiamo recuperato tanti dischi in zona offensiva e questo ci ha permesso di costruirci diverse buone occasioni da rete. Purtroppo però i nostri sforzi non sono bastati e il risultato finale parla a favore dello Zugo”.

Che cosa è successo in quei primi venti minuti di gioco? Merito dello Zugo o demerito vostro per non essere riusciti a farvi trovare pronti?
“Direi entrambe le cose. Loro hanno iniziato molto bene mentre noi abbiamo concesso troppo spazio e siamo apparsi da subito troppo timidi. Nel secondo tempo, poi, la rete di D’Agostini ci ha trasmesso un’ondata di energia pazzesca. Arrivavamo da un primo tempo in salita in cui non eravamo riusciti ad esprimerci come avremmo voluto, dunque quel gol ha rappresentato una sorta di liberazione per tutti. Da quel momento giocare il nostro hockey è stato molto più semplice”.

Uno degli elementi positivi è stata la capacità del gruppo di ribaltare l’inerzia di una sfida che sembrava saldamente nelle mani dello Zugo. Non avete ceduto il passo alla frustrazione e con ordine siete riusciti riprendere in mano la partita…
“Sì, sono d’accordo. Nel corso della prima pausa ci siamo confrontati e questo ci ha fatto bene. Siamo tornati in pista con maggiore convinzione, più sicuri di noi stessi. Abbiamo iniziato a concentrarci sulle piccole cose come la velocità e il forecheck, le basi del nostro hockey insomma. A quel punto lo Zugo ha cominciato a commettere qualche errore e noi ne abbiamo approfittato. Ce la siamo giocata fino all’ultimo secondo e questo è sicuramente positivo. Forse avremmo meritato qualcosa di più”.

La vostra è stata la linea che ci ha provato di più, quella che ha portato molta intensità e che si è creata le migliori occasioni. Un ottimo esempio…
“Forse perché giochiamo assieme da tanti anni… Ci troviamo ormai a memoria, giochiamo in modo semplice e sappiamo perfettamente qual è il nostro ruolo. Fa piacere essere riusciti a concretizzare le occasioni create, speriamo sia di buon auspicio per il resto del campionato”.

Tasto dolente di serata è la difesa. Troppe volte gli uomini di Tagnes sono riusciti a liberarsi arrivando facilmente davanti a Manzato…
“Effettivamente in difesa abbiamo concesso troppi spazi e contro avversari così quotati finisci per pagarne le conseguenze. Per evitare che ricapitino errori di questo tipo, già da sabato dovremo cercare di aggredire il nostro avversario sin dai primissimi minuti. Togliere tempo e spazio è fondamentale per il nostro sistema di gioco, e venerdì sera in alcuni frangenti non lo abbiamo fatto a sufficienza”.

Sabato affronterete il Rapperswil, che non ha potuto contare su partite di preparazione come quelle affrontate in CHL. Pensi che questo possa giocare a vostro favore a livello di ritmo?
“Credo rappresenti un vantaggio. Personalmente ho trovato l’esperienza in Champions molto utile sotto il profilo della preparazione. Abbiamo disputato buone partite contro ottime squadre, e questo ha contribuito a farci trovare pronti per il debutto in campionato. Chiaramente contro lo Zugo le cose non sono andate come previsto, ma cerchiamo di prendere gli elementi positivi e di portarli a Rapperswil”.

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