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Interviste

Klasen: “Questo è un punto perso, tutte le partite sono difficili”

LUGANO – Dopo la fantastica prestazione fornita contro lo Zugo, il Lugano ospitava alla Resega un Ambrì Piotta voglioso di riscatto, vista la sconfitta patita la sera prima contro gli orsi bernesi.

Al termine di un 200esimo derby ticinese, che ha visto il Lugano vincere all’ultimo decimo utile nell’overtime, abbiamo avvicinato Linus Klasen per sapere le sue impressioni sulla partita.

Linus Klasen, partiamo dal primo tempo. Il Lugano ha giocato bene questa frazione, tutto sembrava andare per il verso giusto…
“Sì, abbiamo giocato un bel primo periodo, avremmo dovuto segnare qualche gol in più, poi credo che ci siamo rilassati un po’. Loro hanno cominciato ad avere chances di segnare perchè noi glielo abbiamo permesso. Siamo però tornati bene in partita nel terzo tempo e credo che questa sia una vittoria meritata.”

… Poi c’è stato il primo campanello d’allarme (il gol non convalidato ad Aucoin sulla sirena) e un secondo tempo dove l’Ambrì ha preso il controllo del ghiaccio. Che cosa è successo?

“Abbiamo perso parecchi dischi nella zona neutra e sulla linea blu offensiva. Questo ha portato l’Ambrì ad avere parecchi contropiedi 3 contro 2. Fino al terzo tempo non siamo riusciti a cambiare l’andamento della partita, mentre da lì in poi ci siamo creati ancora qualche buona occasione per segnare.”

Il Lugano alterna prestazioni fantastiche come quella di Zugo, per poi incappare in partite come questa, dove fa molta fatica a imporre il suo gioco. Come si può incrementare la costanza?
“Se guardi la partita odierna abbiamo avuto 15 minuti di passaggio a vuoto e questo non va bene, dobbiamo giocare tutti i 60 minuti. Credo che questo capiti ad ogni squadra, abbiamo giocato degli ottimi incontri per tutti i 60 minuti come quella con il Davos e comunque non abbiamo ottenuto i tre punti. A volte va così, cerchiamo di migliorare ogni giorno e ottenere la vittoria sempre.”

Alla fine siete comunque riusciti a vincere, ma c’è la sensazione che giocando come nel primo tempo il Lugano avrebbe potuto ottenere di più. Secondo te questi sono più due punti guadagnati oppure un punto perso?
“Penso che abbiamo perso un punto, il modo in cui abbiamo giocato nei 15 minuti del terzo tempo non è abbastanza buono per una squadra come la nostra. Nonostante questo abbiamo avuto comunque delle occasioni, ma dobbiamo sicuramente giocare meglio. Bisogna giocare tutta la partita con la stessa intensità, perchè questo è un derby e tutto può accadere, come si è visto nel finale del match.”

La squadra ha qualche problema ad esprimersi soprattutto con le squadre di “seconda fascia”, ad esempio la partita contro il Bienne e anche sabato contro l’Ambrì, mentre gioca meglio contro squadre di alta classifica come Zugo e Davos. Come mai questa differenza?
“Non lo so, a volte le partite vanno così. Questo è stato il secondo match del weekend, dunque forse c’era un po’ di stanchezza, ma non ho una risposta. Noi siamo una delle squadre di vertice e ovviamente le squadre sotto di noi sono affamate di vittoria quando giocano contro il Lugano e provando a rubare dei punti. Per noi è una partita difficile ogni sera, non c’è un match semplice da giocare.”

La gente conosceva Klasen per le sue magie sul ghiaccio, ora invece conosce anche il Klasen lottatore e che dà tutto per la squadra. Dopo la partita col Davos eri uno dei giocatori più arrabbiati e questo fa vedere quanto tieni alla squadra. È una cosa che i tifosi apprezzano molto…
“Credo che durante le partite bisogna mettere pressione un po’ anche agli arbitri, non possono pensare che sia una passeggiata. Sono un giocatore che si arrabbia spesso e odio quando noi e l’altra squadra giochiamo bene, mentre gli arbitri non “giocano” così bene. Per me comunque è normale comportarmi in questo modo, sono sempre stato questo tipo di giocatore. Voglio vincere sempre e certamente la squadra è importante. Lugano è la mia casa e la mia squadra, io voglio vincere ad ogni costo.”

Le tue sensazioni riguardo al pubblico?
“Semplicemente fantastico, i migliori tifosi per cui abbia giocato.”

Studente di comunicazione all'USI di Lugano, Diego si occupa delle interviste post-partita dalla Resega.

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