Social Media HSHS

Interviste

Ireland: “Ci siamo preparati per andare lontano, un match alla volta”

LUGANO – Battendo per 2-1 lo Zurigo in gara-6, il Lugano è riuscito nell’impresa di qualificarsi per le semifinali, estromettendo una grande candidata al titolo.

Greg Ireland nel post-partita si è presentato visibilmente soddisfatto davanti ai microfoni, dove gli è stato fatto presente come abbia disposizione un grande gruppo di ragazzi.

“Sono completamente d’accordo” conferma senza indugi l’allenatore dei bianconeri. “Si sono presi cura uno dell’altro, hanno giocato duro uno per l’altro… C’è molto sacrificio all’interno dello spogliatoio, quando giochi contro questi giganti puoi piegarti ma non spezzarti ed è quello che ha fatto questo gruppo”.

Lo Zurigo ha iniziato la partita spingendo tantissimo, ma ancora una volta il Lugano ha dimostrato di saper soffrire quando era necessario, per poi colpire nei momenti chiave. Il gol d’apertura è stato messo a segno con il primo powerplay della partita, ed è stato indubbiamente un momento importante.

“Molte volte però le situazioni sono ingannevoli, anche quando sei l’allenatore. Sei in panchina dicendoti “mio dio, abbiamo passato molto tempo nel nostro terzo!”. Poi però riguardando il video vedi che non hai concesso molto, che hai bloccato molti tiri e che gli avversari sono stati contenuti all’esterno delle zone pericolose. Specialmente nei lunghi cambi del secondo tempo mi sono chiesto se avessi dovuto usare il timeout per dare ai miei giocatori un attimo di pausa, ma i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro e la cosa più importante è stato l’impegno a bloccare tiri e giocare duro”.

Dietro a una squadra che ha saputo soffrire, come in tutta la serie Merzlikins ha giocato a livelli incredibili, risultando essere un pilastro fondamentale di questa squadra capace di infondere sicurezza in ogni momento.

“Il detto che il portiere è il 70% della tua squadra… Quando si tratta di neutralizzare il powerplay avversario, il tuo miglior penaltykiller deve essere il tuo portiere, ed Elvis è stato molto forte in tutta la serie”.

Negli ultimi due campionati la squadra capace di battere lo Zurigo nei playoff si è sempre laureata campione. Confrontato con questo fatto, Greg Ireland non si è però fatto sbilanciare…

“Non lo sapevo (ride, ndr). Però è sempre lo stesso discorso, dobbiamo concentrarci sul presente. Dal primo giorno dico che dobbiamo prendere una partita alla volta ed è quello che voglio continuare a fare”.

Aver battuto questo Zurigo, una vera corazzata indicata da molti a inizio playoff come la grande favorita per la conquista del titolo, rimane però un grande successo ed è legittimo avere l’intenzione di provare ad andare fino in fondo.

“Dobbiamo prendere una serie, una partita, un cambio alla volta”, ribadisce Ireland. “Mantenere la squadra in questa mentalità sarà molto importante. Lo Zurigo è un’ottima squadra, devo complimentarmi con loro, sono veloci e talentuosi, ma noi abbiamo fatto un ottimo lavoro e meritiamo i pieni voti per la nostra prestazione. Ora però sfideremo una squadra altrettanto, o forse addirittura un po’ più forte. Dobbiamo quindi rifocalizzarci su ciò che facciamo bene”.

Un po’ a sorpresa, l’allenatore dei bianconeri per  Gara 6 ha mandato in pista Ryan Wilson al posto di Tony Martensson

“Beh, a me piace sorprendere le persone!”, ha risposto Ireland. “Ho fatto dei cambiamenti al lineup fin da quando sono arrivato, ed il fatto di avere cinque stranieri è sempre stata una sorta di distrazione, anche se era un argomento che si sembrava non voler affrontare. Chiaramente ho detto ai ragazzi che, come leader, dovrò prendere delle decisioni… Alcune volte saranno giusta, altre finirò nel torto, ma ad ogni occasione sta al giocatore dimostrarmi che lasciarlo in tribuna non era stata una buona idea. Bisogna inoltre considerare che giocare partita dopo partita è faticoso… Martensson giovedì ha riposato e ora lo avremo a disposizione più fresco, così come lo sarebbe stato in caso di un’eventuale Gara 7. Stavolta abbiamo optato per Wilson vista la sua presenza fisica, ed abbiamo visto che nel terzo tempo ci è servita”.

Prima di questa serie, tutti erano concordi sul fatto che sarebbe stata lunga. L’impressione è che pure la semifinale con il Berna possa prendere una direzione simile.

“Assolutamente. Quando ti alleni per un incontro di boxe, ti alleni per 15 round, non per 3-4. Noi ci stiamo allenando per 15 round, per affrontare tutte le avversità e tutti i cambi di momentum. Si tratta di essere resilienti, di aspettarsi l’inaspettato e di prepararsi per l’inaspettato”.

Per concludere, all’allenatore bianconero è stato chiesto cosa si aspetta dal Berna.
“Velocità e talento da parte di una squadra profonda. Mi aspetto che cercheranno di enfatizzare questi aspetti attraverso la zona neutra e in attacco, così come ha fatto lo Zurigo”.

Click to comment

Altri articoli in Interviste