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In KHL le “piccole” fanno la voce grossa prima della pausa

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Western Conference – Dopo un lungo inseguire, i campioni in carica della Dynamo Mosca sono finalmente giunti in testa alla classifica di KHL, spodestando lo SKA San Pietroburgo di Kovalchuk e Thoresen, nonostante una sconfitta contro la Dinamo Riga.

Gli uomini di Znaroks formano una squadra estremamente solida, anche se priva di grandi scorer o star, in grado di raggiungere una regolarità di risultati impressionante. Lo SKA San Pietroburgo, nonostante qualche singhiozzamento di troppo, si mantiene in una comoda seconda posizione in Western Conference, anche se alcune prestazioni poco brillanti di Ilya Kovalchuk cominciano a far mugugnare qualcuno.

Piuttosto sorprendente, dopo le premesse della vigilia, la terza posizione occupata dal Lev Praga di Ivano Zanatta, capace di mettere in difficoltà la Dynamo Mosca e di battere il Bars Kazan nelle ultime uscite. La squadra ceca è trascinata da giocatori troppo velocemente sottovalutati, quali il fromboliere Thörnberg o il canado-portoghese Justin Azevedo, esploso tra le file del Lukko Rauma la scorsa stagione, ma anche dal portiere finnico Petri Vehanen, veterano che ha ancora molto da dire nell’hockey che conta.

Subito in scia per le posizioni che contano, seguono raggruppati in pochissimi punti Donbass Donetsk, Dinamo Riga, Medveskak Zagabria e CSKA Mosca. La squadra croata in particolare sta disputando un campionato ben al di sopra delle attese, grazie al gruppo di nordamericani guidato dall’esperienza di Cheechoo (19 reti), dall’ex bianconero Murley e Vesce. In piena mischia rimangono Atlant Mytishchi, Severstal Cherepovets e Slovan Bratislava, mentre sono già tagliate fuori dai play off Vityaz Podolsk, Spartak Mosca e Dynamo Minsk.

Eastern Conference – Poche sorprese e molta stabilità nell’altra conference di KHL, e a guidare la classifica rimangono sempre le stesse squadre. Davanti a tutti c’è il Metallurg Magnitogorsk che, grazie alle tre vittorie nelle ultime quattro partite, rinsalda la sua posizione, dato che le inseguitrici perdono il passo poco a poco.

Chi è più in difficoltà del terzetto di testa è il Barys Astana, capace di battere solo ai supplementari l’Avangard Omsk, grazie ad una rete di Rudenko a 44” dai rigori, ma solo dopo aver incassato ben quattro sconfitte consecutive. Ad approfittarne è stato il Bars Kazan, che seppure non abbia mantenuto una gran velocità di crociera – soli 6 punti in 5 incontri – è passato davanti alla squadra del Kazakistan.

Dietro, un quartetto di squadre in posizione piuttosto tranquilla in vista dei play off, prima della lotta per i giochi che contano che coinvolge Traktor Chelyabinsk, Admiral Vladivostok, Avangard Omsk e Yugra Mansiysk, tutte racchiuse in soli 5 punti a cavallo della linea.

Mantiene un lumicino di speranza il Neftekhimik Nizhnekamsk, rinforzato recentemente dall’ex miglior marcatore della SM-Liiga, l’americano Dan Sexton, ma ben difficilmente i play off saranno un obiettivo raggiungibile. Già eliminati, per contro, Amur Khabarovsk e il Metallurg Novokusnetsk degli ex “svizzeri” Ray Giroux e Kurtis Mclean.

La classifica marcatori del massimo torneo continentale è sempre guidata dal micidiale terzetto del Metallurg Magnitogorsk, composto da Sergei Mozyakin (30 reti e 36 assist), Jan Kovar (20/42) e Danis Zaripov (24/34).

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