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Lugano

Il Lugano piega con la forza il Servette all’overtime per 2-1

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LUGANO – Meno di 24 ore dopo l’impegnativa trasferta di Berna persa all’overtime, il Lugano ha ospitato alla Resega il Ginevra-Servette. Costretto a rinunciare a Hirschi , che ha rimediato una botta al ginocchio nei minuti finali della sfida alla Postfinance Arena, Fischer ha mantenuto intatto il quartetto stranieri, lasciando fuori ancora Micflikier per far posto a Heikkinen. Oltre al capitano, ha marcato visita anche Dal Pian, ancora debilitato dal malessere accusato il giorno prima. In porta è tornato Merzlikins, dopo la pur buona prova di Manzato.

Le sfide con il Ginevra non saranno ancora annoverate tra quelle storiche del campionato svizzero, ma ciò che è sicuro è che si rivelano nella maggioranza dei casi delle vere e proprie battaglie di muscoli e di nervi. La partita domenicale della Resega non ha tradito le attese, e in un clima particolarmente caldo in pista e sugli spalti è andata in scena una spettacolare e intensa sfida dal sapore precoce di play off.

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Il risultato scaturito al 60’ è nato tutto nel primo tempo, giocato in maniera molto offensiva dal Lugano, che ha però raccolto pochi frutti dal suo lavoro. Anzi, la rete di Pettersson è arrivata a pareggiare quella Lombardi, segnata in combutta con Romy in short hand. Pettersson che già nel corso del primo periodo è stato spostato al fianco di Metropolit e Rüfenacht, componendo una linea offensiva dall’alto tasso di pericolosità e spettacolo.

La musica non è cambiata di molto nel secondo periodo, con il Servette che è uscito un po’ più allo scoperto rispetto ai minuti iniziali e che ha messo sul fisico la sfida, non sempre entro i limiti del regolamento. Occorre dire che gli arbitri hanno contribuito non poco ad innervosire la partita, fischiando senza un metro di giudizio coerente a destra e a manca perdendo spesso il controllo della situazione. Nulla di fatto nella spezzettata seconda frazione, e allora il Lugano, smentendo chi temeva una calo di freschezza, ha schiacciato forte sull’acceleratore, e anche se ha faticato a trovare vie dirette verso Stephan, spesso e volentieri la difesa ospite ha ballato non poco sulle fiammate di Metropolit e compagnia.

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In fondo il risultato di parità uscito al 60’ andava piuttosto stretto ai bianconeri, che però hanno fatto vedere di che fame erano dotati. Niente di meglio quindi che un power play nell’overtime, per permettere a Mclean di sfruttare in terza battuta un assist incredibile di Metropolit – in back hand al volo – e mettere il sigillo alla gara.

Mclean che è stato il simbolo di questo Lugano battagliero, portatore del casco di top scorer, dei galloni di capitano e match winner di giornata. Il canadese ha sofferto un po’ l’assenza delle mani buone di Micflikier, e torno a ripetere – opinione personale – che aldilà dell’impegno e del grande pattinaggio, Reuille non è sempre il jolly adatto ai primi blocchi. E chi ha mani buone, anzi straordinarie, è Metropolit, che dopo la “cura Fischer” sta giovando anche quella portata dalla vicinanza di Pettersson.

Il numero 50 ha tirato fuori dal cilindro tutta la sua visione di gioco, e i due assist perfetti sulle reti bianconere parlano da soli. Proprio il fuoriclasse svedese, vera e propria furia sui pattini, conferma sempre più la bontà del suo acquisto. Impressionante la qualità del suo hockey e la lucidità in ogni frangente della pista. Persino in power play si fa preferire a Heikkinen come blueliner, quando non è impiegato come regista.

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In contesti fisici come questi anche Maurer ha fatto vedere tutta la sua utilità, e in una difesa a onor del vero piuttosto leggerina, viste anche le assenze, ha giocato ad armi pari con i colossi ginevrini, risultando pure efficace in fase di primo passaggio. Conferma di essere in un momento d’oro anche Ulmer, che da Nummelin sembra aver imparato bene, e si conferma un eccellente portatore del disco. Merzlikins è sembrato più in forma rispetto alle sue ultime uscite, e aldilà della rete, segnata con grande classe da Lombardi, ha sfoderato ottimi interventi, restando però ben protetto dalla difesa.

Con questa vittoria il Lugano ha dato prova di grande carattere, ma anche di pazienza e intelligenza tattica. La difesa ha di nuovo confermato tutta la sua efficacia, anche in box play. Il power play ha riguadagnato punti con la rete nell’overtime, ma va detto che sviluppare un gioco fluido di fronte agli arcigni ginevrini non è per niente facile. Un’altra vittoria di squadra, che lavora per tutta la partita guidata dai suoi leader, e anche se il week end ha portato solo la metà dei punti in palio nella sostanza, la forma dice che c’è molto di cui essere fiduciosi.

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