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Lugano

Il Lugano è molle e poco ispirato, chiara sconfitta dal Mannheim

Per la squadra di Ireland, legnosa e poco reattiva, la peggiore prestazione di questo preseason. Le Aquile vincono per 4-1

Il Lugano è molle e poco ispirato, chiara sconfitta dal Mannheim

ADLER MANNHEIM – LUGANO

4-1

(1-0, 2-0, 1-1)

Reti: 8’04 Eisenschmid 1-0, 27’26 Lehtivuori (Krämmer, Eisenschmid) 2-0, 38’01 Festerling (Adam) 3-0, 52’59 Fazzini (Jecker, Hofmann) 4-1

Note: Sportpark Bergholz Wil, 778 spettatori. Arbitri Hebeisen, Oggier; Obwegeser, Wolf
Penalità: Adler Mannheim 8×2′ + 1×5′ + 1×20′ (Wolf), Lugano 6×2′ + 1×5′ + 1×10′ (Lapierre) + 1×20′ (Chorney)

WIL – Fine di un intenso periodo di preparazione per il Lugano, battuto per 4-1 dall’Adler Mannheim. I bianconeri sono scesi in pista con una formazione inedita di questo preseason, senza Romanenghi e Haussener, e di nuovo con Müller in porta.

Confermato il ritorno di Lapierre al centro, andato a fare da perno a Hofmann e Fazzini in una linea offensiva vista all’opera già un paio di stagioni or sono. Diversi i cambiamenti nel line up, toccate anche le coppie di difesa, con Chorney staccato da Loeffel e andato a far paio con Riva e l’ex ginevrino accanto a Wellinger.

Un periodo di preparazione intenso si diceva, e le tossine di questi sforzi si sono fatte spazio nelle gambe dei bianconeri contro il Mannheim, ex squadra di Greg Ireland.

Già giovedì contro il Linz, Hofmann e banda erano sembrati in calo di esplosività, sabato sera al Bergholz di Wil si è vista la differenza contro una squadra avanti di una decina di giorni sulla tabella di marcia, mentre i ragazzi di Ireland sono sembrati a corto di benzina.

I bianconeri hanno faticato fin da subito a rincorrere i brillanti tedeschi, dovendo ricorrere al fallo in più di un’occasione e stentando a proporre combinazioni in velocità, spesso interrotte dal gioco fisico avversario.

Poche quindi le azioni lineari bianconere, tanto il lavoro per Müller, battuto già tre volte prima della seconda sirena e poi un’altra prima della fine del match, per un risultato finale di 4-1 a favore dei tedeschi, con Fazzini unico bianconero a segno.

Pochi i luganesi in grado di dare spunti regolari, tra i quali però un Linus Klasen sicuramente ispirato mentalmente e fisicamente, oltre al solito Hofmann, Walker e Morini, non a caso tre dei giocatori più prestanti fisicamente della rosa.

Per contro difficile dare un senso preciso a questa partita, contro un avversario che fra meno di venti giorni inizierà il campionato e con un Lugano appesantito dalla mole di lavoro delle due settimane più intense di questo preseason sul ghiaccio, il peggiore visto finora in amichevole.

Ora per i ragazzi di Greg Ireland si tratterà di recuperare energie e brillantezza nei cinque giorni che li separano dall’esordio in Champions Hockey League, con la doppia trasferta in Cechia e Slovacchia per affrontare Plzen e Banska Bystrika. Due partite che dovranno dire molto di più sui bianconeri rispetto a queste amichevoli.

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