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Lugano

Il Lugano cresce, a farne le spese è il Kloten battuto per 5-2

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LUGANO – KLOTEN

5-2

(1-0, 3-0, 2-2)

Reti: 13’14 Klasen (Andersson, Filppula) 1-0, 20’42 Pettersson (Filppula, Klasen) 2-0, 38’05 Pettersson (Filppula, Andersson) 3-0, 40’47 Vandermeer (Bodenmann, Hollenstein) 3-1, 48’58 Filppula (Ulmer, Hirschi) 4-1, 53’55 Bodenmann (Lemm, Hollenstein) 4-2, 56’11 Klasen (Filppula, McLean) 5-1

Note: Resega, 5’112 spettatori. Arbitri Koch, Wiegand; Bürgi, Rohrer
Penalità: Lugano 8×2′, Kloten 10×2′

LUGANO – Ripartire con una vittoria a Bienne non era così scontato, e la partita nel canton Berna ha dimostrato il perché. I numerosi nazionali sparsi in giro per l’Europa hanno impedito a Fischer di svolgere allenamenti specifici con gran parte della rosa durante la pausa, e per quanto i bianconeri abbiano dovuto soffrire per portare a casa quei tre punti, si è capito che il rientro non è stato dei più facili.

Queste settimane hanno comunque dato tregua all’infermeria, e lo staff tecnico ha potuto vedere di nuovo sul ghiaccio i rientranti Vauclair, Reuille, Maurer e Steinmann. Diverse le novità riscontrabili alla Resega nella sfida contro il Kloten, a partire dai nuovi arrivi – o anche ritorni – di Alessio Bertaggia e Calle Andersson.

I due neo bianconeri sono stati mandati subito sul ghiaccio da Fischer, con il ticinese schierato al fianco di Walsky e Filppula e lo svedese in coppia difensiva accanto a capitan Hirschi. Non erano solamente queste le novità per il Lugano, che ha ritrovato anche Murray, schierato per l’occasione in un blocco con Fazzini e McLean. A farne “le spese” per questi ingaggi e rientri sono stati Maurer, Romanenghi e Kuonen, giocatori in sovrannumero, mentre gli assenti hanno sempre i nomi di Manzato, Kostner e Balmelli, a cui si è aggiunto l’ammalato Walker.

La ripresa “lenta” dei bianconeri la si è notata anche nelle prime battute della sfida contro gli aviatori di Hollenstein, e nonostante un power play – di cui 1’13” doppio – nei primi minuti, a farsi preferire sono stati gli ospiti, per velocità e reattività. Poi il Lugano ha cominciato a mostrare più velocità e semplicità nella manovra, e pur con qualche errorino di troppo, è andato alla prima pausa in vantaggio di una rete grazie al 9° sigillo stagionale di Klasen, il più veloce a insaccare in rete un disco non trattenuto da Gerber dopo tiro di Andersson in un secondo power play.

Proprio il giovane svedese ha da subito mostrato grandi numeri: personalità, gran pattinaggio e già un’ottimo inserimento negli schemi che gli ha permesso anche di giostrare con grande naturalezza come blu-liner in power play. L’energia del motore bianconero è stata ritrovata in piane nel periodo centrale, pazzo, pieno di interruzioni e penalità, molte a favore del Kloten, ma sfruttate solo dal Lugano.

Eh sì, perché oltre al 2-0 di Pettersson con una fucilata impressionante in power play semplice dopo soli 42” è arrivato anche il 3-0 sempre del topscorer in doppia superiorità numerica al 38’. In mezzo? Praticamente 5’ ininterrotti di superiorità semplice e doppia in favore degli aviatori, che hanno visto però i bianconeri superarsi per impegno e sacrificio, con l’aiuto di un Merzlikins nuovamente perfetto.

E poi la citata terza rete bianconera, importantissima, a testimonianza di un Lugano tornato micidiale in power play e squadra vera in situazioni d’emergenza. Nemmeno la rete di Vandermeer in entrata di terzo periodo – solito difettuccio da regolare – ha scalfito il morale di un Lugano in corsa. Prima è stato Filppula – 1 gol e 4 assist per lui – con una spettacolare azione personale, e poi, preceduto dal gol di Bodenmann, è arrivato il micidiale polsino di Klasen nel “sette” di Gerber a chiudere la contesa, controllata in maniera pressoché perfetta dai bianconeri.

Partita intensa, dura e difficile da leggere, ma in questi contesti le squadre vincenti si esaltano. Box play quasi perfetto, power play al limite massimo del rendimento, grande lavoro e velocità in 5 contro 5 e grandi personalità a trascinare la squadra. Doppiette per KlasenPettersson , ma la rete e i 4 assist di Filppula (3 diretti) sono stati spettacolo per la platea della Resega.

Dietro un grande Merzlikins, aggressivo e concentrato, in mezzo tanta voglia di mettersi in luce dei giovani e i nuovi arrivi già in palla. Bertaggia ha cercato spesso la conclusione a rete e regalato velocità alla manovra. Ma a impressionare è stato soprattutto Andersson, un po’ calato nei minuti finali, ma la personalità e la naturalezza ne suo gioco promettono veramente bene.

Un Lugano partito ancora col freno a mano, ma poi in crescita continua e bravissimo a sfruttare al momento giusto le situazioni favorevoli e ad annullare quelle degli ospiti. Da correggere le prestazioni di un Kparghai piuttosto disordinato e poco puntuale, così come di un Ulmer un po’ distratto e ancora in cerca della forma migliore. Poco male, la rosa e la situazione attuale regalano tutto il tempo e la serenità per migliorarsi.

Nel frattempo godiamoci questo bel Lugano.


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