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Il Lugano contiene il Plzen, il pareggio vale gli 1/8 di Champions

PLZEN – LUGANO

3-3

(1-1, 1-1, 1-1)

Reti: 7’51 Lev (Kracik) 1-0, 9’47 Zackrisson (Sartori, Martensson) 1-1, 26’49 Hofmann (Ulmer) 1-2, 30’39 Kodytek (Pulpan) 2-2, 47’39 Sannitz (Ryan Gardner, Bertaggia) 2-3, 59’51 Svoboda (Kratena)

Note: Home Monitoring Arena, 2’065 spettatori
Penalità: Plzen 5×2′ + 1×10′ (Pulpan), Lugano 8×2′

PLZEN – Missione compiuta per il Lugano in Champions Hockey League, i bianconeri hanno infatti pareggiato per 3-3 in terra ceca dopo la vittoria casalinga per 4-1 (valeva la somma delle reti delle due partite) contro la squadra di Michal Straka. I ragazzi di Shedden si sono così qualificati per gli 1/8 della competizione europea, dove affronteranno gli ZSC Lions, vittoriosi nella loro sfida contro i tedeschi dei Grizzly Wolfsburg.

Dopo la vittoria all’andata, i ticinesi hanno potuto affrontare la trasferta alla Monitoring Arena con una certa tranquillità, senza però dimenticare la concentrazione, e per buona parte dell’incontro Furrer e compagni hanno dimostrato di poter controllare la voglia di rimonta del Plzen.

Con Manzato in porta e sempre senza l’acciaccato Walker, il Lugano ha contenuto i primi attacchi dei cechi, trovando un paio di ottime occasioni sull’asse KlasenMartensson, salvo poi subire il vantaggio di Lev con un’incertezza di Manzato.

I bianconeri hanno reagito subito alla rete di apertura, trovando il pareggio con Zackrisson, l’uomo di coppa, e guadagnando sempre più fiducia verso la qualificazione mano a mano che il tempo passava.

Stesso parziale e pressione sempre più sulle spalle del Plzen anche dopo il secondo periodo, chiuso anche quello con un parziale di 1-1 per le reti di Hofmann e Kodyrek, ma con i bianconeri occupati spesso in box play, esercizio ancora una volta riuscito alla perfezione.

Il sigillo sulla qualificazione l’ha messo Sannitz nel terzo tempo, ancora una volta ben controllato dal Lugano, salvo a volte perdere qualche uomo e disco di troppo negli angoli e in uscita dal terzo permettendo al Plzen di alzare un po’ troppo il baricentro, ma nonostante il 3-3 di Svoboda praticamente sulla sirena, il passaggio del turno di Furrer e compagni non è sembrato quasi mai in reale pericolo.

In pista con la giusta mentalità per la prima metà di partita, il Lugano ha solo avuto qualche calo di concentrazione per pochi periodi, ma va dato atto anche al Plzen, pur inferiore agli ospiti, di averci messo la voglia e la disciplina per cercare di raddrizzare la baracca.

Il Lugano ha però impedito ai padroni di casa di portare troppi dischi su Manzato, limitando il raggio d’azione degli attaccanti con un ottimo forecheck, cadendo però in alcune già citate distrazioni nello slot davanti al proprio portiere.

Come già successo domenica contro il Bienne, il Lugano ha mostrato sicurezza nei propri mezzi e ha affrontato la sfida con il giusto piglio, pur senza far strabuzzare gli occhi o da versi sforzare al massimo per contenere i volenterosi cechi. In attesa dell’arrivo di Lapierre, il Lugano si gode il passaggio del turno, e prepara il week end per un doppio confronto contro lo Zugo che si preannuncia alquanto interessante.

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