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Lugano

Il Lugano analizzato da HSHS: il futuro con più classe e molti giovani

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L’inizio della stagione 2014/15 di NLA si sta avvicinando a grandissimi passi, ed anche quest’anno HSHS vi fornirà una completa panoramica su tutte le 12 squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete infatti sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto anche un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


LUGANO

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La rosa 2014/15

PORTIERI
Daniel Manzato, Elvis Merzlikins

DIFENSORI
Alessandro Chiesa, Steve Hirschi, Lorenz Kienzle, Clarence Kparghai, Marco Maurer, Riccardo Sartori, Dominik Schlümpf, Stefan Ulmer, Julien Vauclair

ATTACCANTI
Lukas Balmelli, Giacomo Dal Pian, Illari Filppula, Luca Fazzini, Linus Klasen, Diego Kostner, Raphael Kuonen, Brett McLean, Brady Murray, Sebastien Reuille, Fredrik Petterson, Matteo Romanenghi, Raffaele Sannitz, Jannick Steinmann, Eric Walsky, Julian Walker


La stagione 2013/14 è stata archiviata con l’eliminazione ai quarti di finale, ma non per forza deve essere vista tutta come negativa, anzi. La scorsa annata ha regalato al Lugano un tecnico forte, sicuro di sé, con una gran voglia di vincere e con un’idea di hockey moderna e affascinante.

Patrick Fischer ha plasmato – a volte con le mani e a volte con punta e martello –  una squadra che faticava a staccarsi dal passato, imbolsita e troppo dipendente da stanchi guerrieri dalle spade arrugginite. Dopo il travagliato e discusso inizio, i tagli, le discussioni e gli infortuni, a metà stagione il coach bianconero si è poi ritrovato tra le mani il gioiello Pettersson, che quasi da solo, con la sua energia e la voglia trascinante, ha cambiato la faccia del Lugano.

Un Lugano divenuto come per magia più aggressivo, veloce e propositivo, qualità smosse dalla terra arida anche grazie a quel terribile inizio di stagione che ha forgiato il carattere del gruppo. Archiviati con stupore, un pizzico di dolore ma altrettanta rivalsa, i “casi” Domenichelli, Fritsche e Metropolit, l’accoppiata FischerAndersson ha sostanzialmente lavorato subito sul futuro, cercando di portare il Lugano il più in là possibile, con la consapevolezza ben celata che una stagione così logorante dal punto di vista mentale e fisico non potesse garantire soddisfazioni particolarmente esaltanti, fermandosi contro il muraglione Ginevra.

Il futuro è ora, la squadra su cui hanno messo le mani, nella quale hanno scavato, tolto, smussato e aggiunto pezzi è pronta. Ringiovanita, potenziata tecnicamente e fisicamente, quella bianconera sembra ora più che mai rispetto agli ultimi anni una squadra attrezzata per lottare ai vertici con convinzione, soprattutto per disputare una regular season senza affanni e nelle prime posizioni, i playoff, si sa, sono tutt’altra cosa.

Chiesa e Steinmann sono i muscoli, la solidità, l’esplosività, Filppula e Klasen la fantasia, la tecnica sopraffina, i fiori all’occhiello. Difficile nel contesto attuale del mercato, con tante squadre competitive finanziariamente fare di più, e sul fronte stranieri basta guardare ai movimenti di Zugo, Berna, Ambrì e persino Bienne per rendersi conto che la concorrenza è più che valida.

Andando per reparto, e partendo dalle retrovie estreme, tutti attendono una stagione da protagonista di Elvis Merzlikins. Il giovane lettone, dopo un ottimo esordio in bianconero, ha trovato anche la soddisfazione dell’ottimo draft da parte dei Columbus Blue Jackets, ma questo non dovrà assolutamente distrarlo dal suo presente. Mantenerlo sui binari della crescita e con la testa ben piantata alla Resega sarà un altro compito dello staff tecnico.

Non va dimenticato che c’è un Manzato che forse non è amatissimo da buona parte dei tifosi, ma rimane comunque un ottimo portiere che garantisce prestazioni lineari e continuità, oltre ad essere una solida base su cui appoggiarsi in caso di dualismo o difficoltà, oltre al giovane Östlund che attende la sua occasione.

La difesa, contando sulla crescita di un fuoriclasse come Ulmer, sulla voglia di Schlumpf, sull’esplosività di Kparghai e – se il fisico li sorreggerà a dovere – sull’intelligenza di Hirschi e Vauclair può essere addirittura migliorata, grazie anche a un Maurer meglio integrato e a all’equilibrio che dovrà portare Chiesa, sempre che i terzi allargati non sconvolgano gli schemi della retroguardia.

Grande concorrenza in avanti, visti i 16 attaccanti a disposizione di Fischer, che da questa stagione potrà avvalersi di un reparto offensivo di prim’ordine, grazie soprattutto al ricambio degli stranieri. Partito non senza mugugni Micflikier, sono arrivati Filppula e Klasen, che promettono fantasia, concretezza e spettacolo. Da non sottovalutare l’ingaggio di Steinmann, centro potente e veloce dalle spiccate doti two way. Tutto da scoprire invece Kuonen, gran fisico e pattinaggio, ma una pur ottima stagione in LNB non può essere presa a metro di giudizio.

Si attende l’esplosione di Fazzini, la definitiva consacrazione di Kostner, ma anche il riscatto (ci sarà?) di Murray e un Walsky più presente in fase di rifinitura. Vero che mancano “sniper” veri e propri e dalla comprovata efficacia, ma un paio di nomi appena fatti potrebbero rappresentare belle sorprese.


Tiriamo le somme…

Il Lugano targato 2014/15 è sulla carta la formazione bianconera più forte degli ultimi 6-7 anni, per intenderci, sembra in linea con quello di Slettvoll e Thoresen. Se confermeranno le aspettative, Klasen, Filppula e Pettersson (con il collaudatissimo salvatore della patria McLean) formano un pacchetto di stranieri potenzialmente devastante.

È comunque palese che a Fischer manchino almeno due attaccanti svizzeri di prima fascia per ritenersi all’altezza di corazzate come gli ZSC Lions o lo Zugo, e anche per non lasciare tutto sulle spalle degli stranieri. La difesa, priva di stranieri, presenta un ottimo impianto di gioco sviluppato la scorsa stagione, durante la quale era la migliore dopo quella dei Lions, Chiesa è solo un valore aggiunto dopo la crescita avuta sotto la guida di Shedden.

I dubbi sorgono sulle solite e note fragilità di Vauclair e Hirschi, oltre a un Kparghai che per la seconda volta consecutiva salterà l’inizio stagione. La porta sembra ben difesa, ma se Manzato è “solo” un buon portiere e non un top goalie, starà a Merzlikins prendersi la sua stagione e avviare la definitiva maturazione.

Lo staff tecnico non può nascondersi, la squadra è attrezzata per puntare in alto e donare spettacolo ai suoi esigenti tifosi, anche se sembra prematuro puntare al titolo, questa stagione è “solo” un nuovo scalino risalito grazie ad una programmazione finalmente coerente e intelligente.

Se si sarà imparato dagli errori commessi e chi di dovere rispetterà le aspettative (giovani e non, stranieri e svizzeri) senza dimenticare un po’ più di fortuna con la salute, le semifinali sono un obbiettivo più che raggiungibile.

Pronostico regular season: terza posizione


La classifica di HSHS

1.Logo_ZSC_Lions ZSC LIONS
2. zugo ZUGO
3. luganoLUGANO
4. berna BERNA
5.friborgo FRIBORGO GOTTERON
6. Kloten_Flyers_Wappen.svg KLOTEN FLYERS
7. ambri AMBRÌ PIOTTA
8. davos DAVOS
9. ginevra GINEVRA SERVETTE
10. losanna LOSANNA
11. bienne BIENNE
12. rapperswilRAPPERSWIL JONA LAKERS

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