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Lugano

Il Kloten si impone per 3-2 su un Lugano legnoso e poco fresco

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LUGANO – KLOTEN

2-3

(1-2, 1-1, 0-0)

Reti: 3’35 Praplan (Santala, Von Gunten) 0-1, 4’37 Brunner (Furrer) 1-1, 15’34 Lemm (Hollenstein) 1-2, 21’29 Hirschi (Reuille) 2-2, 34’43 Von Gunten (Santala) 2-3

Note: Resega, 2’000 spettatori. Arbitri: Fischer, Kurmann; Espinoza, Kohler
Penalità: Lugano 8×2′ + 1×10′ (Walker), Kloten 7×2′ + 1×10′ (Olver)

LUGANO – Penultimo appuntamento amichevole per il Lugano che, affrontando due volte il Kloten, si prepara negli ultimi giorni di preseason, in attesa di debuttare in campionato contro lo Zugo.

Patrick Fischer piano piano recupera tutti gli infortunati – fuori ancora Sartori e Morini – e può tornare a schierare anche Vauclair contro gli aviatori, per il debutto del numero 3. Per la sfida agli aviatori il coach luganese ha schierato Manzato in porta e riproposto un cambiamento avvenuto la scorsa stagione in sporadiche occasioni ma riprovato a Colonia nell’ultimo match contro i padroni di casa, ossia la separazione degli svedesi, con Pettersson spostato in seconda linea e Brunner avanzato con Klasen e Martensson.

Un esperimento – ripetuto – che non ha dato segnali particolari, se non per la prima rete stagionale di Brunner, e se tra l’ex Devils, Martensson e Klasen le cose sono sembrate funzionare abbastanza bene, nel secondo blocco Pettersson è parso meno a suo agio, abituato ad altri automatismi e movimenti.

Movimenti in cui il Lugano è sembrato meno fresco dell’avversario, nonostante i bianconeri abbiano spesso cercato la soluzione in velocità con scambi di prima ed elusivi. I Flyers sono sembrati comunque ben organizzati e, approfittando di una certa “legnosità” nelle gambe dei difensori ticinesi, hanno saputo spesso operare un fore checking molto aggressivo costringendo i bianconeri per diversi cambi dentro il proprio terzo.

Lugano più pungente a sprazzi, Kloten maggiormente manovriero e “avvolgente”, ma la partita è stata sostanzialmente equilibrata proprio per i momenti di diverso dominio sui due fronti. Partita giocata spesso anche a disparità numerica, e di nuovo, se le cose migliori il Lugano le ha mostrate con un box play  molto aggressivo e organizzato, in superiorità numerica Klasen e compagni devono ancora trovare gli schemi giusti, con un power play fluido solo a momenti.

Sul lato fisico i bianconeri hanno mostrato una certa mancanza di freschezza rispetto al Kloten, e ciò ha impedito un forcing finale in un terzo tempo noioso e spezzettato, ma non può essere ritenuto un problema dopo i forti carichi di lavoro a cui si sono sottoposti nelle ultime settimane per essere pronti all’11 settembre.

C’è ancora lavoro da fare per Fischer, soprattutto nel power play e negli automatismi offensivi in generale. Insomma, questa amichevole non ha detto di più delle precedenti, ma ha permesso allo staff tecnico di mettere in pista una squadra finalmente quasi al completo.

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