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Coppa Spengler

Il Davos si guadagna la semifinale in rimonta, HPK out

I grigionesi vanno sotto 0-2 ma, complice anche qualche indecisione di Larmi, la squadra di Del Curto ribalta il risultato. In semifinale sarà derby con la Svizzera

Il Davos si guadagna la semifinale in rimonta, HPK out

DAVOS – HPK

4-2

(1-2, 2-0, 1-0)

Reti: 1’12 Palve (Karjalainen, Almari) 0-1, 5’54 Palve (Ruokonen, Lehtonen) 0-2, 12’03 Corvi (Schneeberger, Jung) 1-2, 23’43 Kousal (Aeschlimann, Schneeberger) 2-2, 26’22 Buck 3-2, 43’07 Morin (Kousal, Sallinen) 4-2

Note: Vaillant Arena, 6’300 spettatori (tutto esaurito)
Penalità: Davos 3×2′, HPK 4×2′

DAVOS – Un paio di brividi iniziali, poi anche il Davos è riuscito a qualificarsi per la semifinale di Coppa Spengler, che vedrà quindi lo “strano” derby tra la truppa di Del Curto e la Nazionale svizzera di Patrick Fischer.

Un paio di brividi iniziali, si diceva, forse anche più delle due reti dell’HPK, con quell’occasione fulminea per i finlandesi dopo soli 13 secondi dall’ingaggio d’inizio e altri salvataggi di Van Pottelberghe. Per tutto il primo tempo Ambühl e compagni hanno faticato a contenere la grinta e la velocità degli ospiti, trovando oltretutto una gabbia ben studiata per limitare le tipiche ripartenze grigionesi con il “cross pass” a tagliare di traverso la zona neutra.

È passato un buon momento prima che i gialloblù trovassero altre maniere per scardinare la difesa dell’HPK, puntando soprattutto sul forecheck alto per mandare in crisi i difensori in ripartenza nel loro terzo. A lanciare la rimonta ci ha pensato Corvi con un insidioso tiro ad incrociare sopra il gambale di Larmi, riuscendo a dimezzare lo scarto ancora nel primo tempo, fattore rivelatosi importante se non decisivo.

Ci sono volute anche delle incertezze da parte del portiere finnico per aiutare il Davos a rientrare e a girare il match, come in occasione della rete di Kousal e quella di Marc Wieser, praticamente quelle che in tre minuti hanno girato la partita.

Da quel momento l’HPK è sembrato avere le gambe tagliate, e solo a momenti con il primo blocco o in power play è riuscito a mettere alle corde il Davos, come nei minuti finali quando però il risultato era già stato portato sul 4-2 da Morin.

Onore all’HPK Hämmenlinna, che ha onorato la sua presenza alla Spengler fino in fondo, uscendo per limiti tecnici contro un Davos non senza difetti. La difesa grigionese infatti, è saltata più volte per eccessivo sbilanciamento, con mancate coperture e indecisioni tra i reparti, cosa che contro la Nazionale rossocrociata potrebbero rivelarsi molto pericolose.

Ora peò c’è da gustarsi una semifinale che promette scintille, tra due allenatori portabadiera dell’hockey offensivo.


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