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Coppa Spengler

Il Davos è un fuoco di paglia, Ufa alla seconda finale in tre partecipazioni

DAVOS – UFA

3-4

(2-0, 0-1, 1-2)

ufa
Reti: 5′ Danielsson (Persson) 1-0, 14′ Paulsson (Lindgren, Corvi) 2-0, 28′ Pankow 2-1, 42′ Slepyshev (Kaigorodov) 2-2, 50′ Khlystov (Golovanov, Zubarev) 2-3, 53′ Danielsson (Axelsson, Persson) 3-3

Rigore: Hartikainen

Note: Vaillant Arena, 6’300 spettatori. Arbitri Nicholson, Wiegand; Fluri, Tscherri
Penalità: Davos 7×2′ + 1×5′, Ufa 8×2′ + 1×5′

DAVOS – È finita proprio sul più bello la rincorsa del Davos alla prestigiosa finale del celebre torneo casalingo. Nella prima semifinale della Coppa Spengler i padroni di casa sono infatti stati battuti per 4-3 dopo i rigori dal Salavat Ufa, al termine di una partita ricca di capovolgimenti di fronte e di continue emozioni.

I grigionesi hanno cominciato l’incontro come meglio non potevano e, soprattutto grazie ai benefici del giorno di riposo di cui hanno potuto godere, hanno immediatamente impresso un ritmo indiavolato alla contesa.

Spengler Cup Davos: Hartikainen versenkt seinen Penalty
(Photo swiss-image.ch/Photo Andy Mettler)

I russi, ancora affaticati dal match disputato 24 ore prima, hanno subito per lunghi tratti le avanzate degli uomini di Del Curto senza trovare i mezzi per venire a capo della situazione. Logica conseguenza dello strapotere fisico dei rossocrociati la rete messa a segno da Danielsson che, con un tiro tutt’altro che irresistibile, ha beffato Irwing in mezzo ai gambali.

Il gol ha ulteriormente rinvigorito i gialloblù, che dopo un ferro colpito da Corvi in contropiede hanno raddoppiato il punteggio con Paulsson, legittimando così un primo tempo gestito da assoluti dominatori.

Quando ormai pareva che la partita fosse già sul viale del tramonto, ecco il secondo tempo che non t’aspetti. La pausa ha ridato vigore all’Ufa che, beneficiando anche di un Davos che forse già dava la vittoria per scontata, ha improvvisamente cominciato a macinare gioco. Dapprima Pankov ha riaperto il match con il suo 2-1 e poi, dopo una lunga sequenza di penalità, Slepyshev ha riportato il punteggio in parità con una gran botta in situazione di 4 contro 3.

Spengler Cup Davos: Schlaegerei du Bois vs. Slepyshev
(Photo swiss-image.ch/Photo Andy Mettler)

Dopo due tempi sostanzialmente disputati a ruoli invertiti, è parso strano che in avvio di periodo conclusivo la trama fosse rimasta la stessa. Il momentum è rimasto dalla parte della truppa di Jursinov Jr, che con lo scatenato Pihlstrom ha sfiorato il gol a più riprese. Il meritato vantaggio russo è comunque caduto poco dopo, quando al 50’ Khlystov ha depositato il disco in fondo al sacco al termine di un bell’assolo portato a termine anche grazie al benestare di una difesa davosiana piuttosto disorientata.

Punti nell’orgoglio i grigionesi hanno ripreso in mano il pallino del gioco e, sugli sviluppi di un power play nato da una bagarre tra Du Bois e Slepyshev, hanno riacciuffato i rivali con il 3-3 del solito cecchino Danielsson.

Spengler Cup Davos: Claude-Curdin Paschoud vs. Antti Philstroem
(Photo swiss-image.ch/Photo Andy Mettler)

Nulla è più successo nonostante un finale di partita ed un overtime disputati a viso aperto e così per trovare il nome della prima finalista sono stati necessari i rigori. Negli shootout Genoni ed Irwing l’hanno fatta da padroni ed il solo Hartikainen è riuscito nell’impresa di battere l’estremo difensore avversario, regalando così la finale all’Ufa.

Abbandona così la competizione un Davos che non ha mai davvero convinto e che anzi, è parso spesso dover contare solo sul talento dei suoi rinforzi provenienti da Rapperswil per raggiungere la vittoria. Approda invece all’atto conclusivo il Salavat che, fatta eccezione per il disastroso primo tempo con il Ginevra, è sempre parso in costante ripresa ed in fin dei conti è stata sin qui la squadra più solida del torneo.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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